>>>io<<<
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mercoledì 13 giugno 2007
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un film orribile!!!!!!!!
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un film orribile!!una noia mortale,mai visto un film così brutto,avrei voluto scappare dalla sala dopo la prima mezzora,e hanno anche il coraggio di chiamarli "effetti speciali"quelli all'interno del film?Sembrava di vedere un film di 50 anni fa,se avete problemi di stitichezza ve lo consiglio vivamente!!!!!!! ........... :((((((
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francesca
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giovedì 7 giugno 2007
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la piccola eufelia
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La protagonista del film si trova divisa tra un mondo reale e terrificante e in quello fantastico,fiabesco a cui desira ardentemente tornare. Tuttavia potra farlo solo superando tre prove a cui dara prova di coraggio e determinazione.Un film entusiasmante ricco di colpi di scena.
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kano
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martedì 5 giugno 2007
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mamma mia che bello!
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Ho letto qualche recensione di chi si lamentava di essere andato a vedere un horror o un fantasy e trovarsi davanti a un polpettone! Chi diceva che non e' un film per bambini... dico io, ma come si fa a dire queste cose? Cronache di Narnia???
Il film e' bellissimo! Io l'ho visto per caso, non so se in italiano e' stato doppiato, negli Stati Uniti e' stato lasciato in spagnolo coi sottotitoli, cosa stupenda. (Appena torno in Italia lo noleggio).
Penso che il fantasy c'entri davvero poco con questo film, piuttosto si vuol contrapporre la fervida immaginazione di una bimba immersa nel suo mondo di favole e che vive una brutta storia in un periodo terribile, al mondo reale che parallelamente va avanti con tutta la sua durezza e crudelta'.
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Ho letto qualche recensione di chi si lamentava di essere andato a vedere un horror o un fantasy e trovarsi davanti a un polpettone! Chi diceva che non e' un film per bambini... dico io, ma come si fa a dire queste cose? Cronache di Narnia???
Il film e' bellissimo! Io l'ho visto per caso, non so se in italiano e' stato doppiato, negli Stati Uniti e' stato lasciato in spagnolo coi sottotitoli, cosa stupenda. (Appena torno in Italia lo noleggio).
Penso che il fantasy c'entri davvero poco con questo film, piuttosto si vuol contrapporre la fervida immaginazione di una bimba immersa nel suo mondo di favole e che vive una brutta storia in un periodo terribile, al mondo reale che parallelamente va avanti con tutta la sua durezza e crudelta'. Il film e' di una sensibilita' ed una poesia rare nel cinema moderno contraddette puntualmente con scene truci, che riportano alla cruda realta' e che rendono il film unico e a parer mio bellissimo.
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kiron
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domenica 27 maggio 2007
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l'etica di ofelia
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Forse questo è un film che non andrebbe recensito - proprio perchè e come non dovrebbero esere mai recensite le immagini, le poesie, le favole e i sogni. Forse bisognerebbe parlarne, assumendosi appieno la responsabilità e il rischio della notevole soggettività di quel parlare e dire. Ed è proprio già qui che si può cogliere un grande merito di questo film: quello di pro-vocare risposte che sono e-vocazioni, intrise di sentimenti, emozioni, angosce e...anche pensieri.
Assumendo quindi i rischi di questo dire, non esito a dichiarare che Il labirinto del fauno è un film essenzialmente etico, intensamente etico: di una eticità forte e densa, che va al cuore del senso stesso dell'etica: al perchè è bene.
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Forse questo è un film che non andrebbe recensito - proprio perchè e come non dovrebbero esere mai recensite le immagini, le poesie, le favole e i sogni. Forse bisognerebbe parlarne, assumendosi appieno la responsabilità e il rischio della notevole soggettività di quel parlare e dire. Ed è proprio già qui che si può cogliere un grande merito di questo film: quello di pro-vocare risposte che sono e-vocazioni, intrise di sentimenti, emozioni, angosce e...anche pensieri.
Assumendo quindi i rischi di questo dire, non esito a dichiarare che Il labirinto del fauno è un film essenzialmente etico, intensamente etico: di una eticità forte e densa, che va al cuore del senso stesso dell'etica: al perchè è bene...fare il bene. E, massimamente, quel bene che è la rinuncia radicale, implacabile della violenza. di ogni violenza, a partire dalla sua essenziale, tragica menifestazione omicida. Ciò che però conferisce originalità e forza quasi filosofica al film è il modo in cui tale rinuncia viene strategicamente additata: mi riferisco proprio a quel capolavoro che sono gli ultimi minuti del film, spesi in due sequenze esemplari. La penultima: che potremmo chiamare "della dignità immensa di Ofelia". L'ultima che si potrebbe invece dire come "dell'amore dignitoso degli sconfitti" ovvero "come sconfiggere il maligno".
La dignità immensa di Ofelia risiede tutta in quel suo candido, deciso e "ovvio" rifiuto all'invito che il Fauno le rivolge e che le pone come condizione essenziale per diventare Principessa: per realizzare il suo commovente e disperato sogno/bisogno di felicità. Si tratta per lei di non barattare per quel sogno la vita del fratellino/fratellastro: di non spargere nemmeno un goccia (una lacrima) di sangue innocente - perchè nulla vale quel sangue: perchè non c'è nulla per cui valga la pena spargere qualsiasi goccia di sangue. Nemmeno la voce di "Dio" va obbedita quando ci ordina di saprgere sangue innocente! E qui il Fauno apre un po' quel dio dell'antico testamento e Ofelia è incredibilmente più morale e candida e vera di Abramo. E forse perchè non agisce per fede, ma per una innata capacità di sentire l'altro, per un suo immediato identificarsi col fratellino (indipendentemente dall'orrore che è il padre). Dicendo quel bellissimo no al Fauno Ofelia che per questo muore, non può non "risorgere", non venire premiata, e in questo modo essere simbolo di speranza - la speranza essenso del resto la grande virtù teologiale di quesro film.
Che nella sua ultima scena, si chiude coerentemente con l'accoglimento del figlio del capitano nel gruppo dei partigiani che lo cresceranno senza memoria del padre - ovvero interrompendo la continuità transegnerazionale dell'orrore che il padre voleva chiedendo di parlare di sè al figlio. Proprio questo silenzio sul questo padre diviene non banale "vendetta" ma tutela dell'innocenza del figlio - che così scampa uns econdo tentativo di omicidio, questa volta mentale, dell'anima. Accade, in qeusto modo, che Del Toro riesca, con incredibile maestria, a trasformare o forse a collocare il senso dell'intera storia su un piano più elevato e profondo di quello di una denuncia dell'orrore del franchismo: il piano appunto dell'etica che è essenzialmente il piano del non agire violenza. Per questo Ofelia, alla fine, diviene la seconda e più vera madre del suo fratellino accolto in una solidale società di resistenti che opera come alternativa adulta ad un demoniaca e pur così umana "Legge del Padre".
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ar
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venerdì 18 maggio 2007
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l'innocenza e il dolore
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Crudo, a tratti difficile da guardare.
Un film che lascia un segno profondo nell'animo. Da vedere.
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formica
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lunedì 14 maggio 2007
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ancora un film per piccoli troppo violento.
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Ancora una volta volta ci troviamo di fronte ad un film destinato la pubblico più giovane ma troppo violento.
Mi riferisco alla scena dove il Capitano uccide a bottigliate in faccia un uomo.
Una scena dove si mostra, con totale gratuità, una situazione che poteva benissimo essere edulcorata ma che si è deciso di mantenere per soddisfare un certo tipo di pubblico adulto.
Troppo spesso i cosiddetti film per ragazzi contengono scene esplicite e per nulla funzionali al racconto solo per strizzare l'occhio o colpire il pubblico adulto.
...E siamo di fronte ad un altro esempio di violenza somministrata col solito effetto dell'assuefazione... diseducativa e deleteria. Proprio all'antitesi delle necessità e lo scaopo evasivo della fiaba.
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Ancora una volta volta ci troviamo di fronte ad un film destinato la pubblico più giovane ma troppo violento.
Mi riferisco alla scena dove il Capitano uccide a bottigliate in faccia un uomo.
Una scena dove si mostra, con totale gratuità, una situazione che poteva benissimo essere edulcorata ma che si è deciso di mantenere per soddisfare un certo tipo di pubblico adulto.
Troppo spesso i cosiddetti film per ragazzi contengono scene esplicite e per nulla funzionali al racconto solo per strizzare l'occhio o colpire il pubblico adulto.
...E siamo di fronte ad un altro esempio di violenza somministrata col solito effetto dell'assuefazione... diseducativa e deleteria. Proprio all'antitesi delle necessità e lo scaopo evasivo della fiaba.
Questo film che poteva essere davvero anche una bella fiaba è disadatto ai piu giovani.
Altra occasione sprecata.
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(di kano)
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adriano lotito
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venerdì 11 maggio 2007
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un film intenso e non privo di tensione
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Un piccolo capolavoro di Guillermo Del Toro.
Un film che interpreta la durezza del mondo attraverso gli occhi di una bambina e che lascia ancora qualche speranza descrivendo un "locus amaenae" privo di sofferenze nel quale non esiste la violenza.
Gli attori sono molto bravi e la regia è perfetta accoppiando la lentezza alla suspense e tensione (l'orco).
Dal punto di vista tecnico è straordinario, gli effetti speciali superano ogni kolossal fantascientifico hollywoodiano e la fotografia ha vinto un meritatissimo premio Oscar.
Da vedere per ogni "vero" appassionato del cinema.
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mario scafidi
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mercoledì 2 maggio 2007
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un falso fantasy
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E' senza dubbio un film che lascerà il segno nella storia del cinema, una pellicola unica nel suo genere ed una contaminazione di generi, al contempo. Chi crede di trovarsi di fronte ad una pellicola sul filone del tontolone Harry Potter sbaglia e se ne rende conto sin dalle scene inbiziali. La prima scena è un lungo primo piano della giovanissima Ivana Baquero e del sangue che le riga il volto. Il respiro affannoso e le luci lugubri preparano al successivo sviluppo. La fantasia come appiglio disperato per sfuggire agli orrori della realtà (nella specie la dittatura franchista in Spagna), un mondo immaginario popolato di fate, ma malato ed orrendo, quasi l'immaginario stesso non possa distaccarsi completamente dal quotidiano, ma ne rimane influenzato.
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E' senza dubbio un film che lascerà il segno nella storia del cinema, una pellicola unica nel suo genere ed una contaminazione di generi, al contempo. Chi crede di trovarsi di fronte ad una pellicola sul filone del tontolone Harry Potter sbaglia e se ne rende conto sin dalle scene inbiziali. La prima scena è un lungo primo piano della giovanissima Ivana Baquero e del sangue che le riga il volto. Il respiro affannoso e le luci lugubri preparano al successivo sviluppo. La fantasia come appiglio disperato per sfuggire agli orrori della realtà (nella specie la dittatura franchista in Spagna), un mondo immaginario popolato di fate, ma malato ed orrendo, quasi l'immaginario stesso non possa distaccarsi completamente dal quotidiano, ma ne rimane influenzato. Suggestivi gli effetti speciali, usati con sapienza ed al momento opportuno. Ben riuscito e convincente il mix tra realismo e genere fantasy.
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entropia
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domenica 29 aprile 2007
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quell' "orco" di del toro
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Un film che si rivela inappropriato per qualsiasi pubblico. Per quanto il soggetto sia originale e coinvolgente la realizzazione ha presvisto troppa violenza gratuita. Non è una pellicola per bambini, che sarebbero attratti dalla componente fiabesca ma neppure per adulti, più orientati verso altre tipologie cinematografiche.
Insomma non si può che vederlo per sbaglio e rimanerne in ogni caso delusi.
Che senso ha farci vedere il capitano che si ricuce il sorriso allargato dal coltello? Oppure ancora l'uomo morto sotto i colpi inferti da una bottiglia che gli strazia il volto? Direi che il fauno dalle fattezze mostruose, le fate/insetto, l'orco mangia-bambini e la mandragola umana erano già più che sufficienti.
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Un film che si rivela inappropriato per qualsiasi pubblico. Per quanto il soggetto sia originale e coinvolgente la realizzazione ha presvisto troppa violenza gratuita. Non è una pellicola per bambini, che sarebbero attratti dalla componente fiabesca ma neppure per adulti, più orientati verso altre tipologie cinematografiche.
Insomma non si può che vederlo per sbaglio e rimanerne in ogni caso delusi.
Che senso ha farci vedere il capitano che si ricuce il sorriso allargato dal coltello? Oppure ancora l'uomo morto sotto i colpi inferti da una bottiglia che gli strazia il volto? Direi che il fauno dalle fattezze mostruose, le fate/insetto, l'orco mangia-bambini e la mandragola umana erano già più che sufficienti.
D'accordo l'intento era di rendere la brutalità del Franchismo ma lo si poteva fare benissimo senza obbligare gli spettatori a chiudere gli occhi per un quarto del film!
Sarebbero bastate delle inquadrature più soft...
In conlusione, complimenti a Del Toro per aver trasformato quello che poteva essere un bel film fantastico con un retrogusto storico un pò amaro in una sorta di documentario-horror.
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[+] non sò cosa dire...
(di quentin)
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hellraiser89
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sabato 28 aprile 2007
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un film diverso!
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Un film diverso, e per questo merita un 5 stelle, coinvolgente, mai banale e con un finale degno di questo nome!
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