peppe
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lunedì 11 dicembre 2006
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cruda crudeltà
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La violenza che così cruda appare all'improvviso con le sue immagini shockanti e quelle che seppur nn viste, le si immaginano grazie a una sceneggiatura a dir poco straordinaria, si classificano per prime alla trasmissione di un profondo significato: la fuga di una bambina, da una realtà ingiusta, austera, una realtà che lei come tutti gli altri bimbi nn meritano. E non ha colpa, in questo 1944, la sua ingenuità .
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ain
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domenica 10 dicembre 2006
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non porterei mai mio figlio a vedere il medesimo.
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Non trovo corretto fare tanta pubblicità ad un film così Cruento, personalmente trovo il medesimo poco originale e tanto Violento, non porterei mai mio figlio a vedere questo film, tanto pubblicizato come piacevole ... o film per bambini, quando invece l' unica cosa che trionfa durante le scene, é la brutalità dell' uomo e riferimenti politici di mezzo secolo fà.
Voto x la fotografia anche 10+, x il contenuto e l' inappropriatezza dei contenuti 0.
[+] e' cruento ma...
(di gigi)
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brusa
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giovedì 7 dicembre 2006
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aiutatemi a capire
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Ho decisamente apprezzato il film per trama simbologie ed effetti speciali "non speciali".
Chiedo a chi lo ha visto se non ha notato in questo tipi di "favola nera" ed in tutta l'impostazione della storia un'impressionante somiglianza con i romanzi di Stefano Benni. Vorrei sapere se è una considerazione solo mia, se si tratta di una coincidenza, o se c'è un qualche tipo di legame
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il conte di bismantova
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giovedì 7 dicembre 2006
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sangre y muerte...
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Bello, non c'è che dire...ma... non ci posso portare i miei nipotini, peccato. Il patrigno è un mostro tipo nazi-Kappler, totalmente mostro fin dall'inizio quando quasi stritola la manina alla bimba. Poi è un susseguirsi di follia creativa in fatto di cieca crudeltà: tocca la badante, lascerebbe morire la moglie per l'erede, tortura, uccide random, roba da Schindler's list. La mamma che muore, la mano del torturato spappolata, la sua facia tumefatta, il sangue che esce dal naso della bimba morta, il sangue che esce dall'utero, il sangue sulla faccia sfregiata del capitano, sangue che nutre la mandragora, sangue alla schiena del dottore, piena di sangue la faccia spiaccata a bottigliate di quel cacciatore di conigli.
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Bello, non c'è che dire...ma... non ci posso portare i miei nipotini, peccato. Il patrigno è un mostro tipo nazi-Kappler, totalmente mostro fin dall'inizio quando quasi stritola la manina alla bimba. Poi è un susseguirsi di follia creativa in fatto di cieca crudeltà: tocca la badante, lascerebbe morire la moglie per l'erede, tortura, uccide random, roba da Schindler's list. La mamma che muore, la mano del torturato spappolata, la sua facia tumefatta, il sangue che esce dal naso della bimba morta, il sangue che esce dall'utero, il sangue sulla faccia sfregiata del capitano, sangue che nutre la mandragora, sangue alla schiena del dottore, piena di sangue la faccia spiaccata a bottigliate di quel cacciatore di conigli. Ho dimenticato qualcosa? Oggi mia mamma mi ha preparato una fiorentina al sangue, ho rifiutato e preferito un po' d'insalata. Basta sangue.
Ho votato con solo due stelle: ne meriterebbe tre, ma io se fossi stato la badante invece di sfregiarlo l'avrei finito. E questo è un errore grave di sceneggiatura, purtroppo determinante, rende il film una commediola inattendibile quando con un po' di verosimiglianza in più e un po' di sangue in meno poteva essere davvero un capolavoro, o almeno da quattro stelle.
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valentina
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mercoledì 6 dicembre 2006
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film mentale
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Vi è sicuramente un lato psicologico in questo film. Il lato manifesto del padre acquisito di Ofelia che rasenta la psicopatia ( tratta le persone come oggetti, dispone delle loro vite, e le usa, es. la moglie x avere il figlio). Ofelia cerca di costruirsi un mondo parallelo, che per trasposizione richiama quello reale( Il fauno a tratti mi è sembrato avere atteggiamenti molto simile al suo patrigno). Realtà e fantasia predomineranno a vicenda. In vero,Ofelia nn potrà salvare sua madre; ma potrà aprirsi un varco di nn ritorno verso un nuovo mondo. Un mondo dove lei i suoi bisogni sono riconosciuti, dove lei è la regina. Ottimo film.
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antonello villani
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martedì 5 dicembre 2006
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favola per adulti nella spagna franchista
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Favola dark nella Spagna franchista. Guillermo Del Toro, regista ossessionato dalle dittature militari, torna a scuotere le coscienze con il suo cinema visionario. Ancora violenze su bambini in questo noir che attinge alla mitologia per rivisitare una pagina vergognosa della storia di quest’ultimi anni, eppure l’orfana affidata al patrigno commuove pur ricalcando il cliché della bella addormentata nel bosco. A metà strada tra l’horror e il fantasy, “Il Labirinto del Fauno” è costruito su due piani narrativi che s’intersecano senza un ordine preciso alternando la poesia delle fiabe all’efferatezza della guerra civile: realtà e fantasia, la trasfigurazione del male diventa l’unica alternativa per accettare la tragedia che si consuma sotto gli occhi di una rifugiata.
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Favola dark nella Spagna franchista. Guillermo Del Toro, regista ossessionato dalle dittature militari, torna a scuotere le coscienze con il suo cinema visionario. Ancora violenze su bambini in questo noir che attinge alla mitologia per rivisitare una pagina vergognosa della storia di quest’ultimi anni, eppure l’orfana affidata al patrigno commuove pur ricalcando il cliché della bella addormentata nel bosco. A metà strada tra l’horror e il fantasy, “Il Labirinto del Fauno” è costruito su due piani narrativi che s’intersecano senza un ordine preciso alternando la poesia delle fiabe all’efferatezza della guerra civile: realtà e fantasia, la trasfigurazione del male diventa l’unica alternativa per accettare la tragedia che si consuma sotto gli occhi di una rifugiata. Così il regime assume contorni fantastici, un negazionismo che culmina nella riconciliazione con il mondo della natura e le creature che la popolano; spunta il Dio Pan, re e regine fanno la loro apparizione in un mondo sotterraneo abitato da orchi e fatine, mentre una guarnigione militare semina il terrore nella montagna. Tra indovinelli e prove da superare Ofelia scoprirà gli orrori della guerra, il sadico capitano resterà vittima della sua stessa follia e la principessa troverà la via del ritorno. Del Toro lancia strali contro l’autoritarismo della dittatura prendendo le distanze dai regimi totalitari che hanno visto la cancellazione dei diritti civili e l’affermazione della violenza: obbedienza, repressione e terrore diventano le armi di un governo che impedisce il libero pensiero stroncando sul nascere qualsiasi movimento eversivo. Bagno di sangue –le scene di torture nel fienile, la brutale uccisione di un contadino con la bottiglia di acquavite- per i protagonisti che alla fine trovano una via d’uscita dal labirinto magico: la bimba sacrifica la vita per salvare un innocente ed i cattivi muoiono sul campo di battaglia. Non per tutti questa favola che in più occasioni indugia sui particolari truculenti, il divieto ai minori di quattordici anni è un monito per tutti quelli che pensano di trovare un’altra Narnia tra le falangi di Franco.
Antonello Villani
(Salerno)
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federico&noemi
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domenica 3 dicembre 2006
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pensavamo e invece...
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All'inizio io e i miei amici pensavamo fosse un film horror, poi abbiamo visto che è un film fantasioso intriso di un contesto storico che ci è piaciuto molto. Una bambina di nome Ofelia che insieme a sua madre va a vivere in un mulino, dove il nuovo marito della madre, un comandante dell'esercitò fascista, spietato e malvagio, sta combattendo una guerriglia contro i ribelli. Qui Ofelia incontra in una notte un fauno che le rivela che lei è una principessa di un mondo sotterraneo e che deve superare tre prove per provare di esserlo.
Sullo sfondo di queste prove si svolge intanto la guerriglia tra la resistenza e i Fascisti e Ofelia si ritrova a dover affrontare la morte della madre e tutti i pericoli che derivano dalle prove e dalla dura realtà in cui vive.
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All'inizio io e i miei amici pensavamo fosse un film horror, poi abbiamo visto che è un film fantasioso intriso di un contesto storico che ci è piaciuto molto. Una bambina di nome Ofelia che insieme a sua madre va a vivere in un mulino, dove il nuovo marito della madre, un comandante dell'esercitò fascista, spietato e malvagio, sta combattendo una guerriglia contro i ribelli. Qui Ofelia incontra in una notte un fauno che le rivela che lei è una principessa di un mondo sotterraneo e che deve superare tre prove per provare di esserlo.
Sullo sfondo di queste prove si svolge intanto la guerriglia tra la resistenza e i Fascisti e Ofelia si ritrova a dover affrontare la morte della madre e tutti i pericoli che derivano dalle prove e dalla dura realtà in cui vive.
Questo film ci è piaciuto anche perchè ha saputo darci due finali, uno felice nel in un mondo fantastico e un altro drammatico nel mondo reale.
Ci ha colpito l'imprevedibilità della trama che ci ha sempre sorpreso e di come il regista sia riuscito ad amalgamare la realtà con la fantasia
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[+] siete mitici
(di annina!!!)
[ - ] siete mitici
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dancer
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domenica 3 dicembre 2006
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la ragazza e il fauno
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questo film un po' ambiguo racconta le veci di una bambina maltrattata dal nuovo marito della madre, un comandante dell'esercito franchista freddo e severo, si inventa un mondo immaginario,o così sembrerebbe, dove dopo aver superato tre prove potrà entrare nel regno dove il suo precedente padre e il re. questo film contiene scene molto cruenti e un linguaggio scurrile.consiglio la vista ad un pubblico adulto
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molte
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venerdì 1 dicembre 2006
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piccolo gioiellino
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Film decisamente atipico e particolare, per essere apprezzato appieno ha sicuramente bisogno di un'elaborazione che non si può fermare solo alla proiezione. Film diviso in due parti concatenate: dramma storico e fantasy-horror. Non penso che il film, come la maggior parte di voi a detto, abbia due parti distinte, quasi scollegate, che hanno come punto di giunzione lo splendido finale. E' un continuo intreccio tra le due fin dall'inizio, lo stato emotivo della bambina è il collante. Da qui in poi avviso che è spoiler perchè non si sa mai:
La vita da bambina normale(e quindi anche piena di fantasia)è stravolta dal pensiero di dover vivere con un patrigno. Infatti l'inizio del film è emblematico: lei si sta accostando ad una vita reale che non le piace e vede un insetto e crede sia una fata.
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Film decisamente atipico e particolare, per essere apprezzato appieno ha sicuramente bisogno di un'elaborazione che non si può fermare solo alla proiezione. Film diviso in due parti concatenate: dramma storico e fantasy-horror. Non penso che il film, come la maggior parte di voi a detto, abbia due parti distinte, quasi scollegate, che hanno come punto di giunzione lo splendido finale. E' un continuo intreccio tra le due fin dall'inizio, lo stato emotivo della bambina è il collante. Da qui in poi avviso che è spoiler perchè non si sa mai:
La vita da bambina normale(e quindi anche piena di fantasia)è stravolta dal pensiero di dover vivere con un patrigno. Infatti l'inizio del film è emblematico: lei si sta accostando ad una vita reale che non le piace e vede un insetto e crede sia una fata. Questo determina la separazione e contemporaneamente il suo ingresso in due realtà distinte: quello reale e quello fantastico. Più il mondo reale diventa mostruoso ai suoi occhi,più il suo mondo fantastico prende corpo (l'insetto che si trasforma in fata). Essendo una bambina e non potendo affrontare il patrigno nel mondo reale, lo affronta nel suo mondo immaginario (l'unico dove è in grado di batterlo). E allora il capitano che crea infelicità e uccide persone indifese diventa nella sua fantasia un rospo che succhia la vita dell'albero e divora gli insetti inermi. Poi deve affrontare il banchetto: E il patrigno seduto a una tavola imbandita dove lei non ha potuto toccare cibo (perchè in castigo) diventa un mostro che divora i bambini e si sveglia solo quando prendi qualcosa dalla tavola. Infine lei ha sentito che il capitano ha detto al dottore che se deve scegliere di salvare il neonato e non sua madre(che poi muore di parto) e nelle sue fantasie si vuol vendicare uccidendo il neonato (facendo quindi la scelta opposta del patrigno), ma si rende conto che lei non è cattiva, vuole sconfiggere il capitano ma non infleggere il dolore che prova ad altri nè far male a qualcuno (al fratellino voleva bene). Quindi accetta la sconfitta (e la morte) nel mondo reale per trionfare (e vivere) in quello immaginario. Il labirinto del fauno non è altro che il labirinto della mente.
Per il resto, il film lo trovo un po' troppo sbilanciato sul piano reale, forse avrei preferito un 50 e 50. Ma onore a Del Toro per aver fatto un bel film. voto: 7,5
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[+] thanks
(di eles)
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[+] analisi quasi perfetta
(di piero )
[ - ] analisi quasi perfetta
[+] hai ragione.
(di io)
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abrasivo
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venerdì 1 dicembre 2006
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un film evitabile
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vince a mani basse il premio come il peggior film dell'anno, ovvero come fingere di fare una favola per fare propaganda politica, cercando di influenzare con mezzi di bassa lega i più giovani, vergognoso!
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(di federico&noemi)
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