giu/da(g)
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venerdì 6 gennaio 2012
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ma è poi necessario che fosse uguale al fumetto?
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In un futuro molto prossimo il Regno Unito è retto dal regime estremista e fanatico dell'Alto Cancelliere Adam Sutler: il coprifuoco è legge, i cittadini vengono intercettati, i media sono la voce diretta del governo, le minoranze religiose ed i "diversi" vengono fatti sparire. Solo un uomo mascherato e dal misterioso passato sembra deciso a risvegliare un paese intorpidito con la più pirotecnica delle rivoluzioni. Bisogna premettere che le critiche mosse dai sostenitori di Alan Moore a V per Vendetta non possono essere considerate come l'unico metro di valutazione del film: il regista non è una macchina che riproduce meccanicamente una storia nella sua esatta copia sotto forma di celluloide; piuttosto il regista è un interprete, si concentra e sviluppa alcuni temi che ispira l'opera di base, sta poi al pubblico decidere se queste interpretazioni siano intelligenti o meno.
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In un futuro molto prossimo il Regno Unito è retto dal regime estremista e fanatico dell'Alto Cancelliere Adam Sutler: il coprifuoco è legge, i cittadini vengono intercettati, i media sono la voce diretta del governo, le minoranze religiose ed i "diversi" vengono fatti sparire. Solo un uomo mascherato e dal misterioso passato sembra deciso a risvegliare un paese intorpidito con la più pirotecnica delle rivoluzioni. Bisogna premettere che le critiche mosse dai sostenitori di Alan Moore a V per Vendetta non possono essere considerate come l'unico metro di valutazione del film: il regista non è una macchina che riproduce meccanicamente una storia nella sua esatta copia sotto forma di celluloide; piuttosto il regista è un interprete, si concentra e sviluppa alcuni temi che ispira l'opera di base, sta poi al pubblico decidere se queste interpretazioni siano intelligenti o meno. Detto questo, anche se depauperato di moltissime tematiche importanti che venivano dall'opera di Moore, infarcito di scene d'azione che poco aggiungono alla storia (e lì si percepisce il contributo dei Wachowski...) ed aggrovigliato con una trama molto complessa, il film sa andare al dunque con un ritmo incalzante e lasciando la sensazione che una volta alzati dalla poltrona anche noi saremo in grado di rovesciare il mondo. Ed è proprio questo che rende curioso il caso di questo film: che nonostante sia stato snobbato alla sua uscita sia poi diventato un cult indispensabile per capire moltissimi movimenti ed idee del nostro tempo, dai patiti degli hacker informatici, a Wikileaks fino al Beppe Grillo nostrano. Piccoli V crescono.
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fabian t.
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lunedì 10 settembre 2012
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la prorompente forza delle idee
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Si fa presto a giudicare un film così ben realizzato, ricco di dinamismo e colmo di idee interessanti e stimolanti. Certamente è un esordio alla regia in grande stile che denota indubbia intelligenza non solo nello stile registico, ma anche e soprattutto nella scelta e nel magistrale sviluppo del soggetto. Ciò che più affascina di questo film, in realtà, non è solo la brillante sceneggiatura quanto soprattutto i tanti particolari disseminati per tutto il film così pregni di significato e decisamente inclini alla riflessione, dalle illuminanti frasi dei dialoghi all'anarchia di fondo che permea il film, dalla pistola d'oro celata all'interno di una bibbia all'uso dispotico e fuorviante dei media.
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Si fa presto a giudicare un film così ben realizzato, ricco di dinamismo e colmo di idee interessanti e stimolanti. Certamente è un esordio alla regia in grande stile che denota indubbia intelligenza non solo nello stile registico, ma anche e soprattutto nella scelta e nel magistrale sviluppo del soggetto. Ciò che più affascina di questo film, in realtà, non è solo la brillante sceneggiatura quanto soprattutto i tanti particolari disseminati per tutto il film così pregni di significato e decisamente inclini alla riflessione, dalle illuminanti frasi dei dialoghi all'anarchia di fondo che permea il film, dalla pistola d'oro celata all'interno di una bibbia all'uso dispotico e fuorviante dei media. Un film a più livelli che rivendica la forza delle idee, del pensiero critico e del dubbio, strumenti inestimabili rappresentati dalla maschera di "V", il personaggio - ispirato allo storico Guy Fawkes - che terrorizza i potenti chiedendo al popolo di risvegliare la propria coscienza e la propria dignità.
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ale
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mercoledì 29 marzo 2006
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che spettacolo!!!
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Per fortuna sono andato a vedere questo film non leggendo alcunchè se non vedendo voti difformi.Bella l'ambientazione, belli i costumi. Il ricordo del nazismo è fatto molto bene,fin troppo pooco moderno: l'ho interpretato come allegoria del fatto che le cose più o meno sono sempre uguali. La situazione è molto estremizzata, anche se non è poi così lontata da un possibile futuro.Tutto procede sul contrasto tra la rigidità dell'adesso, del momento politico/umano/marziale e il lato emotivo/umano represso. Il protagonista sa prendersi dalla sua parte il pubblico con i suoi discorsi vecchio stile contrapposti alla freddezza del regime.Quello che mi è piaciuto di più del film è come ha saputo rendere magistralmente il percorso di insegnamento e di scoperta di sè per pur dolorosa che possa essere:questo è fantasticamente reale.
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Per fortuna sono andato a vedere questo film non leggendo alcunchè se non vedendo voti difformi.Bella l'ambientazione, belli i costumi. Il ricordo del nazismo è fatto molto bene,fin troppo pooco moderno: l'ho interpretato come allegoria del fatto che le cose più o meno sono sempre uguali. La situazione è molto estremizzata, anche se non è poi così lontata da un possibile futuro.Tutto procede sul contrasto tra la rigidità dell'adesso, del momento politico/umano/marziale e il lato emotivo/umano represso. Il protagonista sa prendersi dalla sua parte il pubblico con i suoi discorsi vecchio stile contrapposti alla freddezza del regime.Quello che mi è piaciuto di più del film è come ha saputo rendere magistralmente il percorso di insegnamento e di scoperta di sè per pur dolorosa che possa essere:questo è fantasticamente reale.V che aiuta eve a far emergere cose di lei che nemmeno immagina senza darle una direzione precisa o senza darle una meta per poi sostenerla quando eve arriva allasua verità: poche opere che ho visto hanno saputo rendere la cosa così bene. La fine è se vogliamo anceh retorica, ma è forte il parlamento che si sgretola come il passato che ha fatot il suo tempo e che in quell'esplosione permette alle persone di alzare la maschera.Olte le allegorie e simbolismi in un film solo in apparenza per un pubblico giovane, ma che regala le sue perle migliori ad un pubblico che ha di suo un certo vissuto di introspezione.
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luca scialò
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lunedì 31 gennaio 2011
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innescare il virus della libertà
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In un'Inghilterra futura oppressa da una dittatura simil nazista, un uomo, rimasto vittima di un incidente di laboratorio in cui si il Regime faceva eseguire esperimenti utilizzando i detenuti quali cavie, si trasforma in un rivoluzionario mascherato intento a riportare nel Paese la democrazia e la libertà. Riceverà l'aiuto di una ragazza figlia di attivisti anti-regime uccisi dalle autorità dittatoriali, la bella e tenace Eavy (Natalie Portman).
Al di là di qualche pecca nella sceneggiatura e di un montaggio di tanto in tanto confusionario, il film vuole trasmettere l'importanza del libellarsi alle autorità opprimenti, e la voglia di ristabilire la libertà e la democrazia.
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In un'Inghilterra futura oppressa da una dittatura simil nazista, un uomo, rimasto vittima di un incidente di laboratorio in cui si il Regime faceva eseguire esperimenti utilizzando i detenuti quali cavie, si trasforma in un rivoluzionario mascherato intento a riportare nel Paese la democrazia e la libertà. Riceverà l'aiuto di una ragazza figlia di attivisti anti-regime uccisi dalle autorità dittatoriali, la bella e tenace Eavy (Natalie Portman).
Al di là di qualche pecca nella sceneggiatura e di un montaggio di tanto in tanto confusionario, il film vuole trasmettere l'importanza del libellarsi alle autorità opprimenti, e la voglia di ristabilire la libertà e la democrazia. Restano impressi alcuni motti dell'eroe mascherato che si firma "V", a metà tra Zorro e Batman. Nonché alcune scene come la storia della ragazza lesbica imprigionata e uccisa per il suo amore "non convenzionale" o la scena finale del popolo mascherato da V che avanza verso il palazzo del potere.
Diretto da James McTeigue, lo stesso che ha collaborato con i registi di Matrix (non a caso nel duello di V con le forze dell'ordine si rivede un pò di Neo) è la trasposizione di un fumetto di Alan Moor e David Lloyd, "V for Vendetta". Sebbene quest'ultimo fosse ambientato nel 1985.
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aleres
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domenica 19 marzo 2006
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se fosse stato...
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Poteva essere un ottimo film, peccato che si e' perso in qualcosa di indefinito.
Non ho letto il fumetto (un peccato a cui provero' a porre rimedio in settimana) ma il film mi e' sembrato poco sviluppato nelle trame secondarie; comprendo che e' essenziale per un opera che deve durare un tot predefinito di tempo il concentrarsi sull'azione e sulla trama principale, ma si rischia di snaturare anche i personaggi principali.
Ad esempio il concetto di terrorista e di paura per il terrore.
Sono temi caldi ai giorni nostri e forse il regista non li ha voluti affrontare degnamente per il timore di essere etichettato come politicamente scorretto.
Facendo cosi' pero' ha commesso l'errore piu' grave cioe' quello di rasentare la superficialita';chi conosce il fumetto dovrebbe essere d'accordo con me (spero).
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Poteva essere un ottimo film, peccato che si e' perso in qualcosa di indefinito.
Non ho letto il fumetto (un peccato a cui provero' a porre rimedio in settimana) ma il film mi e' sembrato poco sviluppato nelle trame secondarie; comprendo che e' essenziale per un opera che deve durare un tot predefinito di tempo il concentrarsi sull'azione e sulla trama principale, ma si rischia di snaturare anche i personaggi principali.
Ad esempio il concetto di terrorista e di paura per il terrore.
Sono temi caldi ai giorni nostri e forse il regista non li ha voluti affrontare degnamente per il timore di essere etichettato come politicamente scorretto.
Facendo cosi' pero' ha commesso l'errore piu' grave cioe' quello di rasentare la superficialita';chi conosce il fumetto dovrebbe essere d'accordo con me (spero).
Forse son riuscito a capire il senso di questo personaggio creato da Alan Moore egli non e' solamente un mix di Zorro il conte di montecristo con una cultura sopra la media ed una faccia presa in prestito da Guy Fawkes, ed e' anche qualcosa in piu' rispetto a quello che pronuncia la Portman nella scena finale, ma gli sceneggiatori quest'analisi non sono riusciti a trasmetterla... hanno lasciato spazio all'immaginazione di chi guarda il film (un po' come tutti i punti interrogativi del primo Matrix), alle volte e' un bene fare cio', soprattutto quando si parla di fantascienza, ma con dei temi piu' vicini alla realta' tutto cio' non dovrebbe avvenire perche' si perde il significato della possibilita' futura di determinati avvenimenti o il ricordo del passato a noi prossimo.
Ripeto bello ma e' mancato il pizzico di sale per trasformarlo in capolavoro
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(di nico)
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akira9
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giovedì 23 marzo 2006
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da vedere al cinema...
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come al solito la mia recensione:
Titolo:
V for Vendetta
Titolo originale
V for Vendetta
Anno: USA, Germania, 2006
Cominciamo con il dire che finalmente qui non ci sono eroi mutanti o super effetti speciale. V è un eroe che rappresente la parte piu o meno nascosta di noi, quella del coraggio della aberrazione verso le ingustizie. La storia è molto affascinante quanto contemporanea. Ovviamente la trasposizione del fumetto in celluloide in un solo movie, ha causato alcune perdite di logicita nello svolgersi della storia occultando dei particolari che vi potrebbero indurvi a porvi dubbi o domande. In due ore di film ho avuto la sensazione che finisse da un momento all'altro, in modo da lasciarmi l'amaro; Forse questa è una mia impressione, forse è quello che il regista vuole trasmetterci o forse è questo a rendere V for vendetta un film molto particolare (occhio non unico) nel genere delle trasposizioni.
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come al solito la mia recensione:
Titolo:
V for Vendetta
Titolo originale
V for Vendetta
Anno: USA, Germania, 2006
Cominciamo con il dire che finalmente qui non ci sono eroi mutanti o super effetti speciale. V è un eroe che rappresente la parte piu o meno nascosta di noi, quella del coraggio della aberrazione verso le ingustizie. La storia è molto affascinante quanto contemporanea. Ovviamente la trasposizione del fumetto in celluloide in un solo movie, ha causato alcune perdite di logicita nello svolgersi della storia occultando dei particolari che vi potrebbero indurvi a porvi dubbi o domande. In due ore di film ho avuto la sensazione che finisse da un momento all'altro, in modo da lasciarmi l'amaro; Forse questa è una mia impressione, forse è quello che il regista vuole trasmetterci o forse è questo a rendere V for vendetta un film molto particolare (occhio non unico) nel genere delle trasposizioni.
La trama un po prolissa e prima di scene ad alto tasso adrenalinico potrebbero far storcere il naso ad alcuni ma posso concordare con voi che dubito che negli scaffali di questi due anni avete trovato qualcosa di meglio o di egualiabile (non parlatemi di Xmen che non centra niente!!!)
Le musice sono a dir poco ad-hoc per il film, grazie al contribuito di un italiano Dario Marianelli. Il sound track sarà disponibile dal 21 mese corrente.
Pagella
Storia: 7,5
Fluidità e logicità: 7
Intrattenimento alla poltrona: 8
Scene ed inqudrature: 8
Musiche: 9
Effetti speciali: 7,5
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[+] fatto sta che
(di denio91)
[ - ] fatto sta che
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alberto86
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lunedì 3 aprile 2006
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da vedere per riflettere
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Si attendeva da molto tempo questo "V for vendetta"prodotto dai talentuosi fratelli Wachowski,che,dopo MATRIX,sono entrati un po'nelle grazie degli amanti della science fiction. Rispetto a Matrix qui c'è molta meno spettacolarità,molti meno combattimenti mirabolanti e all'ultimo colpo a vantaggio di numerose e suggestive invenzioni visive(la sfilata delle maschere,lo scoppio del Big Ben...)e soprattutto di una vicenda marcatamente politica ed ideologica.Insomma questo "V per vendetta",frenato alla sua uscita per fantomatici riferimenti agli attacchi terroristici contro l'America,è un fantapolitico d.o.c. che,nonostante la verbosità di alcuni dialoghi non sempre riuscitissimi e una sceneggiatura a tratti ridondante e ingenua,offre 120 minuti di spettacolo incalzante e appassionante,un cocktail variegato di effetti speciali,ritmo,implicazioni politiche,avventura,riflessione.
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Si attendeva da molto tempo questo "V for vendetta"prodotto dai talentuosi fratelli Wachowski,che,dopo MATRIX,sono entrati un po'nelle grazie degli amanti della science fiction. Rispetto a Matrix qui c'è molta meno spettacolarità,molti meno combattimenti mirabolanti e all'ultimo colpo a vantaggio di numerose e suggestive invenzioni visive(la sfilata delle maschere,lo scoppio del Big Ben...)e soprattutto di una vicenda marcatamente politica ed ideologica.Insomma questo "V per vendetta",frenato alla sua uscita per fantomatici riferimenti agli attacchi terroristici contro l'America,è un fantapolitico d.o.c. che,nonostante la verbosità di alcuni dialoghi non sempre riuscitissimi e una sceneggiatura a tratti ridondante e ingenua,offre 120 minuti di spettacolo incalzante e appassionante,un cocktail variegato di effetti speciali,ritmo,implicazioni politiche,avventura,riflessione...Un pasticcio?Forse,ma da vedere,nonostante le sue imperfezioni,da prendere così com'è,lasciandosi trascinare dal turbine di passione,di rivalsa,di esplosione che si porta dietro.Un collage elegante e fascinoso di citazioni,non solo cinematografiche ma anche letterarie che passa da Guy Fawkes al Conte di Montecrristo,da Zorro al tema della vendetta prediletto dagli orientali,da Tarantino a Lynch...E inoltre un insieme di generi che rendono quest'opera al contempo spettacolare e romantica,politica e controversa,propugnatrice dei valori di libertà e democrazia,di rispetto e di tolleranza. Alan Moore,autore del fumetto da cui il film è tratto,si è astenuto dal dargli la consacrazione,e forse è vero che il film non rende del tutto giustizia al genio artistico del suo autore,ma è innegabile che "V per vendetta"sia un film da non trascurare,non tanto per originalità o per la vicenda in sè,quanto per riflettere su una realtà scottante ed attualissima,sebbene il film sia ambientato nel futuro.Dunque un film che consiglio,nonostante non sia un capolavoro,perchè offre una serie di spunti interessanti per discutere e pensare..."A VOLTE BASTA FAR ESPLODERE UN MONUMENTO PER SCUOTERE LE SORTI DI UN PAESE"dice il misterioso V(Hugo Weaving)alla bella Evey(Natalie Portman)...Avrà ragione???A voi la risposta! Quasi 3 stelle
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veritas
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mercoledì 15 aprile 2009
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fumetto: capolavoro. film: oh, my god...
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Beh, direi che di quello che stava dietro al fumetto non è rimasto praticamente nulla. Questo è un film diverso, completamente volto a dividere le persone in due categorie: il popolo deficiente che nonostante critichi il governo non fa un caxxo fino a che non arriva il solito tipo mascherato che attraverso retorica e karate sbaraglia il regime e i fanatici autoritari che più viscidi e cattivoni di così non si può. Il V che ci viene rappresentato poi è qualcosa di assolutamente diverso, un bonario romanticone quasi imbranato. Devo invece ricordarvi che V NON È UMANO! Nel fumetto (ricordiamo la bellissima, ironica condanna di V nella televisione che nel film è stato trasformato in uno schifo di discorso retorico del FACCIAMO LA RIVOLUZIONE CONTRO IL MALE E BLA BLA BLA) Nel fumetto V si pone al di sopra dell'umano.
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Beh, direi che di quello che stava dietro al fumetto non è rimasto praticamente nulla. Questo è un film diverso, completamente volto a dividere le persone in due categorie: il popolo deficiente che nonostante critichi il governo non fa un caxxo fino a che non arriva il solito tipo mascherato che attraverso retorica e karate sbaraglia il regime e i fanatici autoritari che più viscidi e cattivoni di così non si può. Il V che ci viene rappresentato poi è qualcosa di assolutamente diverso, un bonario romanticone quasi imbranato. Devo invece ricordarvi che V NON È UMANO! Nel fumetto (ricordiamo la bellissima, ironica condanna di V nella televisione che nel film è stato trasformato in uno schifo di discorso retorico del FACCIAMO LA RIVOLUZIONE CONTRO IL MALE E BLA BLA BLA) Nel fumetto V si pone al di sopra dell'umano. Lui è il diavolo e del diavolo viene a fare l'opera, ma nel contempo sfiora il divino nella sua genialità, nella sua estrema conoscenza dell'umanità. Lo additano come mostro, lo additano come pazzo, e lui stesso non si esime da quest'ottica, è un'autocondanna la sua che sfocia in una sorta di "suicidio" in cui lascia uccidere da Finch (sì, nel fumetto è Finch, non quell'imbecille di Creedy, che uccide V). Il personaggio di Evey (e la sua storia)risula totalmente stravolto, interpretato da una Natalie Portman che, nonostante mi sia simpatica, non mi convince. Lo stesso vale per Finch e per Susan (Sutler) che sono due personaggi veramente molto profondi nel fumetto. (invece nel film il primo è stato ridotto ad una sorta di buontempone che dal "male" del regime si converte al "bene" di V, mentre l'altro ad un fanatico cattivone che non fa altro che urlare e sputare ordini sui suoi sottoposti. Tanto di cappello comunque a John Hurt, attore con i contronfiocchi in generale.) Non fatemi ridere poi con la bella storiella d'amore che nasce fra V ed Evey, il cui rapporto nel fumetto è invece più (lo so che non dovrei banalizzarlo così, ma per rendere l'idea) da "alieva e maestro". Gordon, amante di Evey nel fumetto, viene reso opportunatamente gay, così da non intromettersi troppo. Il finale del film, poi, un miscuglio di romantica retorica e rivincità del bene in cui tutta la popolazione di Londra rende omaggio al V. E dire che io ho guardato prima il film e, restata affascinata, ho deciso di leggere il fumetto, il quale ovviamente mi ha aperto gli occhi. Fumetto: capolavoro letterario. Film: mediocre trasposizione cinematografica confezionata per piacere alle masse. Mi trovo completamente e assolutamente d'accordo con Alan Moore che lo definisce: moderno neo-conservatorismo americano contro il recente neo-liberalismo americano.
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gulliver
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sabato 18 marzo 2006
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un pò cretino
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Un anonimo eroe che combatte, solitario e avvolto di mistero, contro una feroce dittatura. C'è di che fare un entusiasmante film, no?
Ma il film difetta di supporto teorico. GLi ideali del bene sono quello che il più ingenuo dei sinistrorsi potrebbe auspicare: una generica libertà, una altrettanto generica tolleranza, e soprattutto la lotta al tiranno. Il tiranno è quasi innoquo. La sua tirannia è un misto di concezioni destrorse esasperate e senza alcun motivo, atti criminali fini a sè stessi, e poi in Inghilterra che fine ha fatto la regina?
Il tiranno ha senza scopo alcuno abolito la musica e le arti; il suo simbolo, molto simile alla croce di Lorena, è quasi blasfemo. Non poteva mancare la retorica dei poveri omosessuali perseguitati e degli islamici ( non se ne vede nemmeno uno, però si vede una copia del corano ) e del perfido fanatismo religioso ( come capire la differenza? ) E non manca un bel prete pedofilo.
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Un anonimo eroe che combatte, solitario e avvolto di mistero, contro una feroce dittatura. C'è di che fare un entusiasmante film, no?
Ma il film difetta di supporto teorico. GLi ideali del bene sono quello che il più ingenuo dei sinistrorsi potrebbe auspicare: una generica libertà, una altrettanto generica tolleranza, e soprattutto la lotta al tiranno. Il tiranno è quasi innoquo. La sua tirannia è un misto di concezioni destrorse esasperate e senza alcun motivo, atti criminali fini a sè stessi, e poi in Inghilterra che fine ha fatto la regina?
Il tiranno ha senza scopo alcuno abolito la musica e le arti; il suo simbolo, molto simile alla croce di Lorena, è quasi blasfemo. Non poteva mancare la retorica dei poveri omosessuali perseguitati e degli islamici ( non se ne vede nemmeno uno, però si vede una copia del corano ) e del perfido fanatismo religioso ( come capire la differenza? ) E non manca un bel prete pedofilo.
Il protagonista è Hugo Weaving, ma il suo bel faccino ( si fa per dire ) non si vede mai: il personaggio è un misto di BAtman e fantasma dell'opera, ma ha il brutto vizio di parlare sempre con citazioni Shakespiriane che lo rendono un pò pedante. La Portman è piuttosto brava in un ruolo che non ha capo nè coda.
Le inquadrature sono discutibili: sempre molto strette, primi piani a go-go, e il risultato è che tutto è alquanto costipato.
Questa astratta aspirazione alla libertà, questo buonismo spalmato su tutto, un moralismo strisciante ma poco solido è lo spirito del film.
L'esplosione finale è di grande effetto, ma ai fini della storia assolutamente inutile.
Si ha davvero il dubbio che sia tutta una grande americanata. I Wachowsky continuano, dopo MAtrix REvolutions, la loro parabola discendente.
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(di io)
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xxmiulan
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domenica 21 gennaio 2007
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un bel film
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All'inizio sembra il classico film con uno stupido super eroe mascherato, 2 secondi dopo un film fantapolitico, ma poi più passa il tempo più sembra che in questo film di fantasia ci sia ben poca.Mi ricorda tanto l'America di Bush.
é ambientato in Inghilterra dove tette le reti telefoniche sono sotto il controllo governativo(come attualmente negli stati uniti, il caso è stato dibattuto anche in parlamento. E poi il diverso catturato e torturato, alle vittime vengono rasati i capelli e fatta indossare una tunica arancione prima di cominciare a torturarli(come Guantanamo) e ancora il governo inquina tutte le acque per poi far arrivare il farmaco sul mercato e prendersi il merito del trionfo essere rieletti(come Bush e le polemiche dell'11, vedi il video accusa su report.
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All'inizio sembra il classico film con uno stupido super eroe mascherato, 2 secondi dopo un film fantapolitico, ma poi più passa il tempo più sembra che in questo film di fantasia ci sia ben poca.Mi ricorda tanto l'America di Bush.
é ambientato in Inghilterra dove tette le reti telefoniche sono sotto il controllo governativo(come attualmente negli stati uniti, il caso è stato dibattuto anche in parlamento. E poi il diverso catturato e torturato, alle vittime vengono rasati i capelli e fatta indossare una tunica arancione prima di cominciare a torturarli(come Guantanamo) e ancora il governo inquina tutte le acque per poi far arrivare il farmaco sul mercato e prendersi il merito del trionfo essere rieletti(come Bush e le polemiche dell'11, vedi il video accusa su report.it) e ancora le televisioni sotto controllo che passano ai cittadini false notizie(negli usa si era detto che la guerra in Iraq andava fatta per le armi di distruzione di massa che poi si scoprì che non c'erano). Per me un bel film, anche per il disgusto nei confronti del mondo attuale e la voglia di combattere per cambiarlo che ci comunica il film. insomma non mi sembra tutto fantasia, lo vedo importante sopratutto per la vita contemporanea che viviamo noi tutti oggi.
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[+] cosacosa?!
(di @gilwen@)
[ - ] cosacosa?!
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