serenella
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giovedì 23 febbraio 2006
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orgoglio orgoglio e orgoglio
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non ho mai capito davvero chi dei due protagonisti sia l'orgoglioso e chi quello con i pregiudizi. si vuole a tutti i costi incasellare lizzy e mr. darcy in una di queste definizioni. In definitiva credo che in entrambi vi sia una buona dose dei due difetti.
Effettivamente in questa trasposizione mr. darcy acquista delle sfumature di carattere più morbide ed infondo più di ogni altra cosa egli appare malinconico ed uggioso.eppure credo che in questo il personaggio ci abbia guadagnato psicologicamente.
ciò che infatti accomuna i due innamorati è la capicità di andare controtendenza in una sociètà estremamente chiusa e stereotipata quale era quella inglese di fine settecento. Se elisabeth, a differenza delle sue sorelle e delle altre donne, è capace di andare oltre le aspettative di un matrimonio vantaggioso, mr Darcy sembra non voler far nulla per assomigliare ai damerini spensierati e seduttori che passano il loro tempo a far volteggiare le fanciulle.
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non ho mai capito davvero chi dei due protagonisti sia l'orgoglioso e chi quello con i pregiudizi. si vuole a tutti i costi incasellare lizzy e mr. darcy in una di queste definizioni. In definitiva credo che in entrambi vi sia una buona dose dei due difetti.
Effettivamente in questa trasposizione mr. darcy acquista delle sfumature di carattere più morbide ed infondo più di ogni altra cosa egli appare malinconico ed uggioso.eppure credo che in questo il personaggio ci abbia guadagnato psicologicamente.
ciò che infatti accomuna i due innamorati è la capicità di andare controtendenza in una sociètà estremamente chiusa e stereotipata quale era quella inglese di fine settecento. Se elisabeth, a differenza delle sue sorelle e delle altre donne, è capace di andare oltre le aspettative di un matrimonio vantaggioso, mr Darcy sembra non voler far nulla per assomigliare ai damerini spensierati e seduttori che passano il loro tempo a far volteggiare le fanciulle.
Così in questo scoppiettante affresco si incontrano due personaggi forti e ribelli che avranno la fortuna di mettere da parte le loro iniziali incomprensioni e costruire insieme un'unione basata sull'amore e non sulla ricchezza.
Il film mi ha conquistato totalmente lì dove il classico degli anni 40 mi aveva lasciata un pò delusa.
La austen senza volerlo è stata una pre romantica e quindi non credo sia sbagliato voler dare una lettura moderna delle sue opere come ha fatto wright.
i classici quando sono immortali hanno proprio questa capacità di arrivare a noi con una freschezza sempre viva.
Così, nonostante non si possa far a meno di storcere il naso per le convenzioni sociali del 700, l'amore di darcy e lizzy è ingrado di darci sempre un'emozione molto forte.
La scena dell'incontro all'alba è davvero suggestiva.
Più di ogni cosa costumi scenografia e location contribuiscono a immergerci nella storia e a dar fascino a questo bel film.
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[+] secondo me
(di elisa)
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alessia
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mercoledì 22 febbraio 2006
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fantastico
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ho letto il libro 1000 volte e ho trovato il film meraviglioso!! Gli attori sono fantastici, soprattutto mr darcy, che è bello e sexy.
Ho anche il dvd in lingua originale: è molto bello, la voce di Matthew Macfadyen è un sogno, inoltre ho scoperto che Mr Bingley non sembra così sciocco come appare nella versione italiana.
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lalat
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domenica 19 febbraio 2006
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un film in accordo con lo spirito di jane austen
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Un film che piacerà sicuramente ai lettori di Jane Austen, che ben conoscono il romanzo. Questo film interpreta molto bene la narrazione di Jane: i personaggi sono proprio come i lettori se li sono sempre immaginati. Gli attori sono stati tutti bravi anche se per interpretatare l'affascinante signor Darcy serviva un attore più incisivo; soprattutto perché l'attrice protagonista è molto brava ad intrerpretare la sua parte impertinente.
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michela
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domenica 19 febbraio 2006
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bello
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non dò cinque stelle perché per me il libro è sempre meglio del film, comunque rispetto alla versione del 1940 con Lawrence Olivier non c'è paragone: quest'ultima versione mi è piaciuta molto di più per la sua fedeltà e perché gli attori erano fisicamente più vicini a come li immaginavo.
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domenica 19 febbraio 2006
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ottimo film
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Gli do quattro stelle, perchè se le merita. La regia è semplicemente perfetta. Un film del genere poteva annoiare: invece non annoia mai. il ritmo riesce ad essere sempre rapido, anche nelle scene di pausa e di riflessione, grazie a una sapientissima regia.
jon Wright sa usare benissimo il primo piano, il campo lungo e anche lo zoom, e li usa tutti insieme saggiamente senza soffermarsi su una inquadratura-tipo.
Ottima Kiera knightely, la ragazza ne ha fatta di strada da quando tirava calci a una palla. E bravo anche Mr. DArcy.
A tratti ironico e divertente, a tratti riflessivo e profondo: con un gioco di sguardi si sottintendono molti dialoghi lunghissimi della Austen.
Andateci con la fidanzata: farete un figurone ma non vi annoierete.
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akari
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sabato 18 febbraio 2006
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cosa vuol dire "che mani fredde"?
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sinceramente penso che col tentativo di modernizzare un pò l'ambiente il film abbia perso molto. MAI una famiglia avrebbe iniziato a fare colazione senza aspettare il cugino ospite, per quanto potesse essere antipatico. Per non parlare delle scene dei pasti! Sembravano avvoltoi; tutte le mani sul cibo (che a momenti si litigavano), e poi si leccavano le dita (ma non avevano mica mangiato un pacchetto di fonzies)... Il galateo era importantissimo all'epoca. Ma la scena che mi ha deluso di più in assoluto è stata la dichiarazione. Darcy ha fatto un discorso pieno d'amore di frasi romantiche. Lei lo guarda e gli dice "Che mani fredde!"... Ma cos'è? Non era una risposta pertinente! E poi staccano su un'altra scena.
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sinceramente penso che col tentativo di modernizzare un pò l'ambiente il film abbia perso molto. MAI una famiglia avrebbe iniziato a fare colazione senza aspettare il cugino ospite, per quanto potesse essere antipatico. Per non parlare delle scene dei pasti! Sembravano avvoltoi; tutte le mani sul cibo (che a momenti si litigavano), e poi si leccavano le dita (ma non avevano mica mangiato un pacchetto di fonzies)... Il galateo era importantissimo all'epoca. Ma la scena che mi ha deluso di più in assoluto è stata la dichiarazione. Darcy ha fatto un discorso pieno d'amore di frasi romantiche. Lei lo guarda e gli dice "Che mani fredde!"... Ma cos'è? Non era una risposta pertinente! E poi staccano su un'altra scena. Inaccettabile. Sarebbe bastato un bacio, o un semplice "anche io ti amo" ma non un commento sulle mani. Sono veramente rimasta molto delusa dal film. Adoro la magia e l'atmosfera della versione del 1940, che nonostante la mancanza di effetti speciali e delle nuove tecnologie secondo me è incantevole.
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(di ginagenuina)
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[+] solo chi ha letto il libro può capire il film!!
(di _alina_)
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zeta la formica
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sabato 18 febbraio 2006
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inevitabile delusione
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Quando si legge un capolavoro della letteratura come Orgoglio e pregiudizio, è inevitabile uscire dalla sala cinematografica meno che delusi...
Ma è da mettere comunque in conto. Al di là di questo il film è un bellissimo quadro, forse anche da Oscar, ma non è Orgoglio e pregiudizio. Le parti più belle, più intense, più appassionate non ci sono più. E' stato stravolto nella sua essenza, non tanto per incapacità quanto per l'impossibilità di liofilizzare in pochi fotogrammi, pagine di sentimenti. Il povero Darcy aveva di fronte un'impresa impossibile, come essere in un solo uomo: bello, ricco, colto, maturo, sensibile, intelligente, ironico, distaccato e virile? Chi sarebbe in grado di eguagliarlo nell'immaginario dei lettori ( meglio, lettrici).
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Quando si legge un capolavoro della letteratura come Orgoglio e pregiudizio, è inevitabile uscire dalla sala cinematografica meno che delusi...
Ma è da mettere comunque in conto. Al di là di questo il film è un bellissimo quadro, forse anche da Oscar, ma non è Orgoglio e pregiudizio. Le parti più belle, più intense, più appassionate non ci sono più. E' stato stravolto nella sua essenza, non tanto per incapacità quanto per l'impossibilità di liofilizzare in pochi fotogrammi, pagine di sentimenti. Il povero Darcy aveva di fronte un'impresa impossibile, come essere in un solo uomo: bello, ricco, colto, maturo, sensibile, intelligente, ironico, distaccato e virile? Chi sarebbe in grado di eguagliarlo nell'immaginario dei lettori ( meglio, lettrici). Forse era meglio non fare il film.
Propongo un ballottaggio sulla scelta dell'attore... non era meglio, per esempio Hugh Jackman?
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marta
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giovedì 16 febbraio 2006
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mancava di passione
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La bellezza del leggere Jane Austen sta nel sentirsi trasportare dentro la società inglese e dentro i sentimenti del tempo. Il film ha perso per strada tutte queste sottili descrizioni e momenti che gli avrebbero dato un'anima, tanto che non c'è sorpresa al momento della dichiarazione di Darcy. Banalizzata la storica verità di doversi sposare per vivere, banalizzato l'orgolio di Elisabeth in una ragazzina simil-moderna, dal sorriso poco settecentesco, più che pregiudizio c'era un che di statico in Darcy.Fortunatamente sono state tenute alcune parti di dialogo, ma si perdevano in una sostanziale superificilità.Unica positività, il signor Bennet, alla fine. Peccato, il libro è forse migliore di Ragione e Sentimento, ma non ci sono paragoni fra i due film.
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andrea lade
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giovedì 16 febbraio 2006
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da vedere!
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Ho letto ben 2 volte il libro e non avevo mai visto una trasposizione cinematografica nè televisiva,quindi mi sono visto per la prima volta raffigurati i personaggi di un romanzo che a mio avviso è un capolavoro sia sotto il profilo narrativo-tematico che per il significato politico-sociale che è ahimè ancora valido in alcune realtà della nostra Europa e persino della nostra Italia.
Detto questo ho notato una sostanziale e apprezzabilissima aderenza del film al libro:non solo la storia,i dialoghi sono rispettati(tranne qualcosina nell'ultima parte dove il regista si è preso qualche licenza) ,ma la sostanziale ironia è mantenuta.Orgoglio e pregiudizio pur essendo un romanzo a tema sentimentale ha una matrice inglese ben delineata e tutti i caratteri vengono espressi in modo sobrio e lontanissimo dalla galanteria mediterranea o dalla passionalità latina:gli elementi tipicamente "british" di insularità,di riservatezza emotiva, di distaccamento ironico a volte sarcastico vengono pienamente ripresi nel film e infatti non assistiamo a nessun bacio,nessuna scena d'amore vera e propria,nessun pianto,nessun grido e comunque nessuno sfogo emotivo che non sia espressione tipica della particolarissima cultura d'Oltremanica:controllo,decoro,mania dell'ordine,rispetto per le proprietà e le tradizioni,attenzione al terreno sociale e capacità di ridere di se stessi sono i reali sentimenti che prevalgono sia nell'opera letteraria che fortunatamente nel film di Joe Wright.
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Ho letto ben 2 volte il libro e non avevo mai visto una trasposizione cinematografica nè televisiva,quindi mi sono visto per la prima volta raffigurati i personaggi di un romanzo che a mio avviso è un capolavoro sia sotto il profilo narrativo-tematico che per il significato politico-sociale che è ahimè ancora valido in alcune realtà della nostra Europa e persino della nostra Italia.
Detto questo ho notato una sostanziale e apprezzabilissima aderenza del film al libro:non solo la storia,i dialoghi sono rispettati(tranne qualcosina nell'ultima parte dove il regista si è preso qualche licenza) ,ma la sostanziale ironia è mantenuta.Orgoglio e pregiudizio pur essendo un romanzo a tema sentimentale ha una matrice inglese ben delineata e tutti i caratteri vengono espressi in modo sobrio e lontanissimo dalla galanteria mediterranea o dalla passionalità latina:gli elementi tipicamente "british" di insularità,di riservatezza emotiva, di distaccamento ironico a volte sarcastico vengono pienamente ripresi nel film e infatti non assistiamo a nessun bacio,nessuna scena d'amore vera e propria,nessun pianto,nessun grido e comunque nessuno sfogo emotivo che non sia espressione tipica della particolarissima cultura d'Oltremanica:controllo,decoro,mania dell'ordine,rispetto per le proprietà e le tradizioni,attenzione al terreno sociale e capacità di ridere di se stessi sono i reali sentimenti che prevalgono sia nell'opera letteraria che fortunatamente nel film di Joe Wright.
Passando ai personaggi ,non posso che essere soddisfatto anche della scelta attoriale soprattutto della protagonista che a mio avviso ha meritato ampiamente tutti i riconoscimenti ricevuti,ma anche MR Darcy che invece ha raccolto un bel po' di critiche negative,forse dovute all'impostazione un po' troppo teatrale non si allontana moltissimo dal giovane taciturno ed altero a cui eravamo abituati con la Austen:l'espressività è volutamente rigida almeno all'inizio ma assistiamo ad un cambiamento anche posturale alla fine dell'opera dall'abbraccio con la sorella Giorgiana e nelle successive apparizioni.
Qualche dubbio nel ruolo di Collins.Tom Hollander ancorchè apparirci come un ampolloso e vacuo erede,patetico nel suo servilismo alla potente Lady Catherin,si risolve in una grottesca figura che appare quasi viscida allo spettatore non conservando il suo buffo e scomodo comportamento.
Il finale è un po' troppo british per i miei gusti e il pubblico forse si aspetta una chiusura un po' più scenografica.
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sim
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giovedì 16 febbraio 2006
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per sognare
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trasuda di emozioni, sguardi e silenzi parlanti, ti fa sognare. Riiproduzione perfetta del testo con dialoghi identici, meticolosità nella riproduzione di ogni scena e degli usi e costumi ddell'epoca.
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