jokersparrow 723
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lunedì 27 settembre 2010
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il ritorno del vero batman
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Finalmente! Dopo le pagliacciate di Joel Schumacher, Batman viene "resuscitato" da Nolan, che ricrea le atmosfere cupe del fumetto di Frank Miller, svelando la nascita dell'uomo pipistrello. Il risultato è estremamente convincente.
Fin dall'inizio il ritmo è incalzante, non ci si annoia e, grazie anche all'imponente colonna sonora, il film piace.
Nolan si conferma regista di livello ( e lo dimostrerà ampiamente con i film successivi). Ottimo cast: Bale è un Batman diverso da quello dei film precedenti, meno ironico e più chiuso in sè stesso, tormentato come nel fumetto. Liam Neeson è magistrale nell'interpretare Ra's Al Ghul/Ducard. Gary Oldman, in uno dei suoi pochi ruoli da "buono", convince nei panni del commissario Gordon.
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Finalmente! Dopo le pagliacciate di Joel Schumacher, Batman viene "resuscitato" da Nolan, che ricrea le atmosfere cupe del fumetto di Frank Miller, svelando la nascita dell'uomo pipistrello. Il risultato è estremamente convincente.
Fin dall'inizio il ritmo è incalzante, non ci si annoia e, grazie anche all'imponente colonna sonora, il film piace.
Nolan si conferma regista di livello ( e lo dimostrerà ampiamente con i film successivi). Ottimo cast: Bale è un Batman diverso da quello dei film precedenti, meno ironico e più chiuso in sè stesso, tormentato come nel fumetto. Liam Neeson è magistrale nell'interpretare Ra's Al Ghul/Ducard. Gary Oldman, in uno dei suoi pochi ruoli da "buono", convince nei panni del commissario Gordon. Michael Caine e Morgan Freeman danno quel tocco d'esperienza in più al film. La Holmes, Wilkinson e Murphy compongono un cast di altissimo livello.
Per concludere, Batman Begins non sarà di sicuro un capolavoro, ma un buonissimo film sì. Ringraziamenti doverosi a Nolan, che ha rilanciato un eroe che sembrava sulla via del tramonto.
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rmarci 05
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venerdì 2 agosto 2019
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un film introspettivo, affascinante, mai banale
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Reduce del successo di Memento ed ingaggiato dalla Warner Bros. per rinvigorire la saga di Batman, Christopher Nolan si approccia al progetto con un stile innovativo ed affascinante, ottimamente rispecchiato nella cupa fotografia e nella decadente scenografia. Il regista, inoltre, realizza un film che ha il merito di aver riesumato il personaggio Cavaliere Oscuro con un notevole approfondimento delle sue origini e con un’introspezione psicologica mai superficiale del suo tormento interiore. L’essenza della prima parte di film risiede, infatti, nella dualità dell’anima del protagonista, costantemente in bilico tra luce ed oscurità, che si traduce in un’interessante riflessione sul rapporto tra giustizia e vendetta, quest’ultima come semplice fonte di soddisfazione personale, oltre che sul confine tra Bene e Male, intesi come due entità contrapposte ma allo stesso tempo capaci di influenzarsi e contaminarsi a vicenda.
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Reduce del successo di Memento ed ingaggiato dalla Warner Bros. per rinvigorire la saga di Batman, Christopher Nolan si approccia al progetto con un stile innovativo ed affascinante, ottimamente rispecchiato nella cupa fotografia e nella decadente scenografia. Il regista, inoltre, realizza un film che ha il merito di aver riesumato il personaggio Cavaliere Oscuro con un notevole approfondimento delle sue origini e con un’introspezione psicologica mai superficiale del suo tormento interiore. L’essenza della prima parte di film risiede, infatti, nella dualità dell’anima del protagonista, costantemente in bilico tra luce ed oscurità, che si traduce in un’interessante riflessione sul rapporto tra giustizia e vendetta, quest’ultima come semplice fonte di soddisfazione personale, oltre che sul confine tra Bene e Male, intesi come due entità contrapposte ma allo stesso tempo capaci di influenzarsi e contaminarsi a vicenda. Nella seconda parte, invece, le riflessioni quasi filosofiche sfociano in una serie di sconvolgimenti narrativi e di rocambolesche scene d’azione che, nonostante si facciano apprezzare per il virtuosismo della cinepresa, per il ritmo sostenuto e per l’incalzante colonna sonora, risultano a tratti eccessive e poco probabili, rendendo la pellicola leggermente prolissa. Nel cast alquanto ricco ma non sempre brillante spiccano sicuramente Michael Caine, per il tocco di irresistibile ironia che conferisce al personaggio, e Liam Neeson, notevole per come rende l’evoluzione del suo carismatico antagonista. La protagonista femminile, invece, appare poco convincente, sia come personaggio che come attrice. In conclusione, un esperimento difficile e molto rischioso che, pur con alcuni difetti e con un’impostazione abbastanza convenzionale, risulta non solo riuscito, ma si configura come un intrattenimento di qualità, interessante e mai banale, caratteristica ormai piuttosto rara nel cinema contemporaneo. Menzione speciale per il compianto Rutger Hauer.
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incursionista
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domenica 13 novembre 2016
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un gradito ritorno alle origini
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Chi, come me, ha amato il primissimo Batman di Tim Burton (1989) non potrà che apprezzare quest’ultimo prequel diretto da Christopher Nolan, che narra, piuttosto fedelmente alla versione burtoniana, le origini dell’uomo pipistrello: unico rampollo della famiglia Wayne, fra le più altolocate di Gotham City, il piccolo Bruce, timido e dalle mille paure (prima fra tutte, per i pipistrelli), sopravvive ad una rapina a mano armata, nella quale vede morire i propri genitori , e divenuto un adulto pieno di rabbia e con un forte desiderio di vendetta, lascia la propria città e si trasferisce in Oriente, dove frequenta una setta (denominata “delle ombre”) allo scopo di imparare a dominare le proprie emozioni attraverso il combattimento e a canalizzarle nella giusta direzione; tuttavia, non condividendo appieno la filosofia della setta, impietosa e priva di umanità verso i nemici, Bruce, terminato l’apprendistato e inimicandosi il maestro, decide di tornare a Gotham City: rendendosi conto di come ormai la città sia preda della corruzione, assumerà una seconda identità, (per contrappasso una maschera da pipistrello, la sua maggiore paura), attraverso la quale inizierà a collaborare con la giustizia,rivelandosi provvidenziale.
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Chi, come me, ha amato il primissimo Batman di Tim Burton (1989) non potrà che apprezzare quest’ultimo prequel diretto da Christopher Nolan, che narra, piuttosto fedelmente alla versione burtoniana, le origini dell’uomo pipistrello: unico rampollo della famiglia Wayne, fra le più altolocate di Gotham City, il piccolo Bruce, timido e dalle mille paure (prima fra tutte, per i pipistrelli), sopravvive ad una rapina a mano armata, nella quale vede morire i propri genitori , e divenuto un adulto pieno di rabbia e con un forte desiderio di vendetta, lascia la propria città e si trasferisce in Oriente, dove frequenta una setta (denominata “delle ombre”) allo scopo di imparare a dominare le proprie emozioni attraverso il combattimento e a canalizzarle nella giusta direzione; tuttavia, non condividendo appieno la filosofia della setta, impietosa e priva di umanità verso i nemici, Bruce, terminato l’apprendistato e inimicandosi il maestro, decide di tornare a Gotham City: rendendosi conto di come ormai la città sia preda della corruzione, assumerà una seconda identità, (per contrappasso una maschera da pipistrello, la sua maggiore paura), attraverso la quale inizierà a collaborare con la giustizia,rivelandosi provvidenziale.
Ciò che predomina in questo film è senza dubbio l’analisi psicologica dei personaggi, estremamente accurata, a partire da quella del protagonista: emerge chiaramente come il primo e principale nemico di Bruce sia se stesso, il male che egli sente dentro di sé, originato dalla paura e dall’odio; per vincere, egli stesso dovrà diventare paura, in modo tale da avere il controllo totale di sé, e di conseguenza di tutti gli altri suoi avversari.
Le fasi salienti di questo percorso di formazione (l’infanzia, il periodo di apprendistato e il ritorno a Gotham) sono descritte con minuzia e profondità davvero ammirevoli. Forte l’analogia del film con la più recente trilogia di Star Wars, il cui protagonista, Anakin Skywalker/Darth Vader, ricorda peraltro moltissimo Bruce Wayne/Batman: orfani e pieni di emozioni negative, entrambi affrontano un’iniziazione e conoscono una trasformazione interiore, seppur in direzioni opposte. Vi è tuttavia un’ancor più sensibile differenza, a mio parere, a livello di spessore dei dialoghi: Star Wars (parlo dell’ultima serie) non ne vale un decimo rispetto a Batman begins, che invece miscela davvero sapientemente l’introspezione e la riflessione con le scene più dinamiche, movimentate. Il taglio di cupezza è azzeccato, come anche le scenografie e le musiche.
Solo alcuni aspetti non mi convincono del tutto: Christian Bale, nel ruolo di Bruce Wayne, è troppo giovane e poco incisivo; il commissario Gordon, impersonato da Gary Oldman, non è panciuto come ci eravamo abituati a vederlo nei film precedenti, e ridotto così pelle e ossa è non solo destabilizzante, ma anche poco credibile e rassicurante come difensore dell’ordine pubblico; infine qui non è il Joker ad uccidere i genitori di Bruce, come invece si narra nei film precedenti della saga. Comunque poca roba, il film merita assolutamente.
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simo
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venerdì 8 luglio 2005
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un bel tipino, ma assai freddo....
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Ho guardato Batman Begins con molte aspettative e parte di queste non sono andate deluse, ma c'è un grosso limite al film di Nolan, che ho riscontrato anche in Insomnia, ed è "il freddo" che lo pervade. Batman non dovrebbe appartenere alla schiera dei "supereroi con superproblemi": non è un prodotto Marvel e non ha le caratteristiche per esserlo, perchè l'eroe in questione non ha il potere di volare, di arrampicarsi sui tetti o di diventare invisibile, ma possiede tanti strumenti sofisticati (e i mezzi economici per ottenerli) che lo rendono praticamente invincibile. I suoi problemi non derivano dai superpoteri, ma dai mali comuni tipici delle società moderne: violenza, corruzione e degrado urbanistico e Nolan ha voluto evidenziare questo aspetto mettendo in scena una Gotham City nerissima.
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Ho guardato Batman Begins con molte aspettative e parte di queste non sono andate deluse, ma c'è un grosso limite al film di Nolan, che ho riscontrato anche in Insomnia, ed è "il freddo" che lo pervade. Batman non dovrebbe appartenere alla schiera dei "supereroi con superproblemi": non è un prodotto Marvel e non ha le caratteristiche per esserlo, perchè l'eroe in questione non ha il potere di volare, di arrampicarsi sui tetti o di diventare invisibile, ma possiede tanti strumenti sofisticati (e i mezzi economici per ottenerli) che lo rendono praticamente invincibile. I suoi problemi non derivano dai superpoteri, ma dai mali comuni tipici delle società moderne: violenza, corruzione e degrado urbanistico e Nolan ha voluto evidenziare questo aspetto mettendo in scena una Gotham City nerissima. Peccato che a furia di rappresentare il lato dark del personaggio, ci si trovi di fronte ad un Batman che, con o senza costume, assomiglia più ad uno stalattite e il freddo della città congela la nostra passione di spettatori affamati di avventure più pop.
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tony montana
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mercoledì 17 novembre 2010
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il miglior batman a memoria di cinefilo
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Bruce Wayne è l’erede di due coniugi miliardari uccisi da un criminale, in una notte come tutte le altre. Bruce, combattuto fra il dolore e il desiderio di vendetta, sale sulle montagne dell’oriente per incontrare una setta che lo addestrerà al combattimento contro il crimine. Ma questa setta ha intenti malvagi, e Bruce, dopo una rocambolesca fuga, torna a Gotham City e servendosi di corazza e armi high-tech, veste i panni di Batman, si allea con il poliziotto Jim Gordon per combattere contro coloro che minacciano la sicurezza della città…
Torna sugli schermi l’uomo pipistrello, otto anni dopo il baraccone di Batman & Robin che aveva scolpito la pietra tombale dell’eroe del crepuscolo, sul grande schermo.
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Bruce Wayne è l’erede di due coniugi miliardari uccisi da un criminale, in una notte come tutte le altre. Bruce, combattuto fra il dolore e il desiderio di vendetta, sale sulle montagne dell’oriente per incontrare una setta che lo addestrerà al combattimento contro il crimine. Ma questa setta ha intenti malvagi, e Bruce, dopo una rocambolesca fuga, torna a Gotham City e servendosi di corazza e armi high-tech, veste i panni di Batman, si allea con il poliziotto Jim Gordon per combattere contro coloro che minacciano la sicurezza della città…
Torna sugli schermi l’uomo pipistrello, otto anni dopo il baraccone di Batman & Robin che aveva scolpito la pietra tombale dell’eroe del crepuscolo, sul grande schermo.
Torna in Batman Begins diretto dal bravo regista Christopher Nolan, che ispirandosi alle atmosfere di Batman: Anno Uno di Frank Miller, e seguendo una struttura narrativa a flashback ( tanto cara al regista di Memento ), filma un’opera d’arte che farà brillare gli occhi ai fan di Batman – soprattutto ai nostalgici di Burton – e ad un nuovo pubblico.
Il film, è veramente molto bello, e retto dalle ottime interpretazioni di Christian Bale, che con Begins è stato lanciato, e ora è uno dei migliori attori della generazione del 70 in circolazione, in ottima compagnia con Cillian Murphy, giovane attore che sta emergendo in questi ultimi tempi, molto bravo, che con i suoi glaciali occhi azzurri riesce a dare un’anima al suo personaggio, ovvero, lo Spaventapasseri – nemico principale del film e sconosciuto a tutti coloro che non seguano la vita editoriale di Batman -, seguito poi da un bravissimo Liam Neeson, mentore del protagonista nell’incipit e nemesi nell’epilogo.
Completa l’opera Katie ( Cruise ) Holmes, che dimostra ancora una volta di essere un’attricetta di scarso livello di bravura.
Questo prequel è veramente uno dei migliori mai visti, però ad alcuni può risultare un po’ noioso perché si parla molto, invece di essere catapultati nell’azione – che non manca – ci si concentra sulla formazione spirituale del personaggio di Bruce Wayne, fatto accennato soltanto nei fumetti.
Suggestivo il fotogramma iniziale con il tramonto e i pipistrelli che volano formando il logo di Batman.
Grandi musiche di Hans Zimmer ( Il gladiatore, Il Re Leone ) e di James Newton Howard ( King Kong, Collateral ).
Insomma, Batman è tornato alla grande.
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thesenderminator
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domenica 30 dicembre 2018
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inaspettato pipistrello alato è sorpendente.
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forse non il più entusiasmante film del genere,
nonostante batman non sia un natural power diciamo
nel senso dei super poteri, ha comunque un'ottima storia,
dedito al crimine al suo combattimento variopinto,
secerne un sentimento samaritanistico di notevole spicco,
accompagnato dal fido oste, sembra trovare scampo a
qualunque deprecabile situazione, le storie prima di
questa non sembravano per una cosa o l'altra mai all'altezza
della situazione, si è evidentemente riusciti con questo episodio
nonostante ciò a fare un film degno di qualsiasi fantascienza,
nonostante l'utilizzo modesto d'effetti speciali e fantasy sketch
dunque bravo batman, non hulk o chissàcchè però di divertimento, il
pinguino joker nonostante sia il cattivo della storia attraggono
qualche sintomatica simpatia sembrando comunque
quelli di cui si ha bisogno spesso per il condimento del film, meglio del
previsto inaspettato con quel tocco d'arte con manierismo e divertimento.
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forse non il più entusiasmante film del genere,
nonostante batman non sia un natural power diciamo
nel senso dei super poteri, ha comunque un'ottima storia,
dedito al crimine al suo combattimento variopinto,
secerne un sentimento samaritanistico di notevole spicco,
accompagnato dal fido oste, sembra trovare scampo a
qualunque deprecabile situazione, le storie prima di
questa non sembravano per una cosa o l'altra mai all'altezza
della situazione, si è evidentemente riusciti con questo episodio
nonostante ciò a fare un film degno di qualsiasi fantascienza,
nonostante l'utilizzo modesto d'effetti speciali e fantasy sketch
dunque bravo batman, non hulk o chissàcchè però di divertimento, il
pinguino joker nonostante sia il cattivo della storia attraggono
qualche sintomatica simpatia sembrando comunque
quelli di cui si ha bisogno spesso per il condimento del film, meglio del
previsto inaspettato con quel tocco d'arte con manierismo e divertimento.
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zale
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martedì 12 luglio 2005
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missione: annientare shumacher!!!
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...Alla visione della Batmobile, entrandovici dentro l'uomo pipistrello dice:
"Robin la chiamava batmobile, mmh!!
era proprio un ragazzino!!!"
Frank Miller in una frase ne -IL CAVALIERE OSCURO-rappresenta tutto l'IO di un Bruce Wayne di mezza età, devastato nell'animo e nel fisico...
Begins ne è il prologo...e l'inizio!!!
Anche se Nolan NON ha ammesso ufficialmente di esservicisi ispirato-all'opera di MIller-sono palesi gli elementi provenienti dalla matrice di cui sopra.
Dal batcarrarmato-mobile(come nell'opera milleriana)...
Alla continua diatriba moral-esistenziale del
Wayne uomo...mai così approfondita, neppure nelle release Burtoniane...e neppure dai litri di china sputati dagli illustratori della DC Comics negli anni passati.
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...Alla visione della Batmobile, entrandovici dentro l'uomo pipistrello dice:
"Robin la chiamava batmobile, mmh!!
era proprio un ragazzino!!!"
Frank Miller in una frase ne -IL CAVALIERE OSCURO-rappresenta tutto l'IO di un Bruce Wayne di mezza età, devastato nell'animo e nel fisico...
Begins ne è il prologo...e l'inizio!!!
Anche se Nolan NON ha ammesso ufficialmente di esservicisi ispirato-all'opera di MIller-sono palesi gli elementi provenienti dalla matrice di cui sopra.
Dal batcarrarmato-mobile(come nell'opera milleriana)...
Alla continua diatriba moral-esistenziale del
Wayne uomo...mai così approfondita, neppure nelle release Burtoniane...e neppure dai litri di china sputati dagli illustratori della DC Comics negli anni passati.
UN Bale fisicamente degno dell'uomo pipistrello-come non mai...
diciamocelo: il puffo-keaton (mah!), il filiforme kilmer(mmH, mah!), Clooney(ma dai!!),Adam West? (POW!!!KICK!!!)
Aver creato l'opera Begins significa aver di fatto e di diritto epurato le porcherie partorite dalla mente malata di un shumacher che ha creato ben 2(!) film(?) non dissimili da aborti fatti in Km di celluloide, peggiori pure di una puntata dei Power Rangers...
Fanno testo a se i film di Burton , buoni ma, ahimè, troppo attento e interessato alle nemesi di Batman che allo stesso Batman/Wayne...
IL film di Nolan ha tutto il merito di ridare quindi quel vigore fisico e morale ad uno dei personaggi più affiscinanti dell'iconografia dei comics nati in quel del 1946 dal pennino di Bob Kane.
Così come diceva Michelangelo :
"l'opera è già presente nel marmo; io tolgo solo il superfluo!!!"
così christopher Nolan ha fatto con Batman, ha tolto un po' di Burton(ed i suoi eccessivi barocchismi e ghirigori!), ha tolto molto di shumacher(tutto! e per fortuna...)e ha messo molto di Miller...
Ha reso noto a tutti della genesi di Batman e lo ha contestualizzato in un presente credibile, con armi credibili, gadget credibili, nemici credibili...Il tutto più incline quindi al personaggio nato nelle striscie di Detective Comics negli anni'40...
Grande Nolan, grazie di vero cuore...
da un fan dell'uomo pipistrello
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[+] ma te sei di fuori come i terrazzi
(di paleutta)
[ - ] ma te sei di fuori come i terrazzi
[+] d'accordo con chi mi ha preceduto !!!
(di alexscorpio)
[ - ] d'accordo con chi mi ha preceduto !!!
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yawgmoth
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mercoledì 9 agosto 2006
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il ritorno del giustiziere
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Quinto capitolo cinematografico dedicato al più famoso dei pipistrelli, dopo i due capitoli (abbastanza penosi, a dirla tutta) di Schumacher ecco che Christopher Nolan ci serve su un piatto d'argento un'interpretazione tutta sua di "come tutto ebbe inizio"
La domanda sorge spontanea: Ce n'era bisogno? E soprattutto, ne è valsa la pena?
A parte il fatto che TUTTA (e intendo tutta) la storia è stravolta (cosa che potrebbe far arricciare il naso ai fans di Batman) il film cade senza motivo apparente in quella che sembra ormai una moda radicata: l'orientalizzazione distorta dei film.
Dopo che come tutti sappiamo i genitori del piccolo Bruce sono stati uccisi (nel film da un balordo, nella storia da Joker che però viene citato solo alla fine del film.
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Quinto capitolo cinematografico dedicato al più famoso dei pipistrelli, dopo i due capitoli (abbastanza penosi, a dirla tutta) di Schumacher ecco che Christopher Nolan ci serve su un piatto d'argento un'interpretazione tutta sua di "come tutto ebbe inizio"
La domanda sorge spontanea: Ce n'era bisogno? E soprattutto, ne è valsa la pena?
A parte il fatto che TUTTA (e intendo tutta) la storia è stravolta (cosa che potrebbe far arricciare il naso ai fans di Batman) il film cade senza motivo apparente in quella che sembra ormai una moda radicata: l'orientalizzazione distorta dei film.
Dopo che come tutti sappiamo i genitori del piccolo Bruce sono stati uccisi (nel film da un balordo, nella storia da Joker che però viene citato solo alla fine del film... mha...) il nostro si ritrova spaesato e vaga per il mondo in cerca dinonsisabenechecosa e ovviamente cosa succede a questo punto? Viene reclutato da una setta di ninja che esiste da 2-3000 anni e gli insegna tutto quello che deve sapere, questa parte è decisamente inutile, un misto sconclusionato tra "Hero" e Obi Wan che addestra Luke Skiwalker all'uso della forza con esagerazioni di spada e prodezze di agilità. Le intenzioni del regista erano buone: rinverdire la veste di Batman, gli effetti speciali ci sono (come al solito, verrebbe da dire...) le scene d'azione (orientaleggianti e non) pure e Christian Bale non è malaccio nei panni del vendicatore ma ci sono anche i problemi, e non sono propriamente trascurabili.
I dialoghi sono banali, Katie Holmes soffre ancora visibilmente di monoespressività (nel film solo quando è drogata e allucinata riesce a fare un paio di espressioni diverse), I cattivi non sono per nulla caratterizzati, uno è il vecchio maestro di arti marziali di Bruce (così si ricade anche nel vecchio stereotipo nonché abusato colpo di scena del maestro che si rivela essere il cattivo) e l'altro è un frocetto con un sacchetto di stoffa in testa (e non perdono a Nolan di aver ridotto così il personaggio dello "spaventapasseri") mi dispiace dirlo ma persino nei film di Schumacher i cattivi avevano più senso ed erano più caratterizzati.
Gotham city è più dark e oscura che mai, forse anche troppo.
Insomma alla fine il tentativo è lodevole, e comunque sia il film non è da buttare, anzi, ma c'è anche da dire che Nolan ha "troppo osato" nella sua personale (e sottolineo personale) interpretazione della storia di Batman che viene troppo stravolta e sinceramente, molti dei cambiamenti potevano anche essere evitati poiché non apportano un effettivo miglioramento.
Ultima nota per Michael Keaton che si fa la citazione da solo passando dal giustiziere Batman a un Alfred fin troppo energico, un dettaglio che potrà far sorridere chi lo ha visto nei film di Burton e forse lo farà anche rimpiangere.
Voto = 2 stelle e 1/2
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[+] ma hai letto il fumetto di batman?
(di geffe84)
[ - ] ma hai letto il fumetto di batman?
[+] si, li ho letti
(di yawgmoth)
[ - ] si, li ho letti
[+] si, li hai letti male allora!!!
(di ariel1977)
[ - ] si, li hai letti male allora!!!
[+] precisazione
(di vyck)
[ - ] precisazione
[+] michael caine, non keaton!!!
(di filippo)
[ - ] michael caine, non keaton!!!
[+] michael caine is not michael keaton!
(di batman_7)
[ - ] michael caine is not michael keaton!
[+] non hai visto nulla
(di sergio)
[ - ] non hai visto nulla
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dezio
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sabato 29 giugno 2013
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le origini dell'uomo pipistrello
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Con Batman Begins, Christopher Nolan dà inizio alla trilogia che cambierà il modo di realizzare i cinecomic. La trama offre una visione più cupa e realistica delle ormai note origini del cavaliere oscuro, e lo fa intrecciando sapientemente (come Nolan ha dimostrato di saper fare con Memento) più livelli di flashback. La sceneggiatura pone solide basi per lo sviluppo del personaggio, unica pecca la scarsa caratterizzazione del villain secondario, lo spaventapasseri, a cui comunque Cilian Murphy riesce ad infondere la giusta dose di pazzia e paranoia. Il cast è perfetto, con un Christian Bale che ci regala finalmente un Bruce Wayne serio, determinato, emotivo e provato dal dramma familiare che lo perseguiterà per tutta la vita; Michael Caine ci offre un Alfred che non è più un manichino che lesina frasi sagge qua e là, ma un vero e proprio padre putativo per il crociato incappucciato; Liam Neeson è fermo e determinato come insegnante e villain principale, Katie Holmes funziona meglio da riferimento morale che non da partner per il protagonista, Gary Oldman porta finalmente su schermo il vero commissario Gordon.
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Con Batman Begins, Christopher Nolan dà inizio alla trilogia che cambierà il modo di realizzare i cinecomic. La trama offre una visione più cupa e realistica delle ormai note origini del cavaliere oscuro, e lo fa intrecciando sapientemente (come Nolan ha dimostrato di saper fare con Memento) più livelli di flashback. La sceneggiatura pone solide basi per lo sviluppo del personaggio, unica pecca la scarsa caratterizzazione del villain secondario, lo spaventapasseri, a cui comunque Cilian Murphy riesce ad infondere la giusta dose di pazzia e paranoia. Il cast è perfetto, con un Christian Bale che ci regala finalmente un Bruce Wayne serio, determinato, emotivo e provato dal dramma familiare che lo perseguiterà per tutta la vita; Michael Caine ci offre un Alfred che non è più un manichino che lesina frasi sagge qua e là, ma un vero e proprio padre putativo per il crociato incappucciato; Liam Neeson è fermo e determinato come insegnante e villain principale, Katie Holmes funziona meglio da riferimento morale che non da partner per il protagonista, Gary Oldman porta finalmente su schermo il vero commissario Gordon. La regia riesce a offrirci scorci epici e mozzafiato, impreziositi dal perfetto tema musicale composto da Hans Zimmer, ma allo stesso tempo risulta leggermente confusionaria durante le scene d'azione. Lo stile cupo, realistico, oscuro e cinico del film è azzeccatissimo per un personaggio come batman; Gotham City abbandona finalmente il contesto fantastico dei primi film per diventare una città reale e moderna, consumata da crisi economica e criminalità.
E' un film da non perdere, che ha rivoluzionato (grazie anche al capolavoro che l'ha seguito) il genere dei cinecomic e i reboot di personaggi fuori moda, come più recentemente abbiamo potuto notare.
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dado1987
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venerdì 11 marzo 2011
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il più bel batman grazie a nolan e bale!
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Batman è un personaggio della DC comics, che ha spopolato sia nei fumetti, nei giocattoli, nei videogames, nella tv e nel grande schermo. Per quanto riguarda la parte televisiva, Batman è sempre stato interpretato ridicolmente da Adam West, è nel cinema che si ebbe una svolta grazie a Tim Burton, Michael Keaton, Jack Nicholson e Danny de vito, i quali resero grande l'uomo pipistrello in Batman e B. Il ritorno. Questi due bellissimi film che hanno messo in risalto la figura dell'eroe, hanno visto spazzare via tutto il loro lavoro da due montagne di schifezza: B.Forever e B. e Robin, interpretati da Val Kilmer e George Clooney, decisamente due cani che non c'entravano niente con la parte.
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Batman è un personaggio della DC comics, che ha spopolato sia nei fumetti, nei giocattoli, nei videogames, nella tv e nel grande schermo. Per quanto riguarda la parte televisiva, Batman è sempre stato interpretato ridicolmente da Adam West, è nel cinema che si ebbe una svolta grazie a Tim Burton, Michael Keaton, Jack Nicholson e Danny de vito, i quali resero grande l'uomo pipistrello in Batman e B. Il ritorno. Questi due bellissimi film che hanno messo in risalto la figura dell'eroe, hanno visto spazzare via tutto il loro lavoro da due montagne di schifezza: B.Forever e B. e Robin, interpretati da Val Kilmer e George Clooney, decisamente due cani che non c'entravano niente con la parte.
Nolan è un regista con gli attributi e sa fare film come si deve, in questo caso dovette prendere le ceneri di ciò che era Batman e farne un film da zero, per non incappare nel ridicolo come negli ultimi due film precedenti. Nel Begins sono presenti tanti fattori positivi, a partire dalla fantastica sceneggiatura, il primo film di supereroi in cui si vede la nascita, la crescita, le paure, e la mentalità di uno dei personaggi più famosi al mondo. Sono presenti anche dei bravissimi attori, come Bale (Oscar 2011!) che interpreta perfettamente Bruce Wayne, non dimentichiamo anche gli eccellenti Morgan Freeman, Liam Neeson, Gray Oldman e Michael Cane, l'unica che non c'entrava molto era Katie Holmes, che come suo solito recita maluccio, ma nonostante ciò non è riuscita a rovinare il film.
La regia di Nolan la trovo magnifica e le musiche sono stupende e d'effetto.
Batman Begins è riuscito nell'intento di ricreare dal nulla un eroe, e di essere un capolavoro lasciando libero lo spiraglio per seguiti altrettanto belli (the Dark Knight!). Questo è uno dei migliori film del genere.
Voto 9
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(di corriragazzovai)
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