Gloria Satta
Il Messaggero
Il Lido è un’isola, in tutti i sensi, e nei giorni della Mostra i rituali del cinema finiscono per sovrapporsi alla realtà, addirittura per oscurarla mentre il mondo precipita nell’orrore. Per dare l’idea, i sussulti dentro la Biennale, i capricci dei divi, le trovate dei registi qui fanno discutere più delle atrocità della guerra, delle stragi, del dramma degli ostaggi. Molti, nell’isola, si domandano se ha senso continuare come se niente fosse. Aspettarsi dal festival altri minuti di silenzio? Reclamare la condanna ufficiale della violenza? O mettere da parte il cinema con le sue frivolezze per riflettere sui mali del mondo?
E mai come ieri, la realtà di questi tempi cupissimi si è imposta alla Mostra. [...]
di Gloria Satta, articolo completo (3839 caratteri spazi inclusi) su Il Messaggero 9 settembre 2004