giaco_cuppo
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sabato 19 marzo 2011
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quando la parodia diviene cult
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Divertente, riflessivo, a tratti drammatico ma soprattutto parodico.
Questa frase racchiude tutte le caratteristiche del film l'Alba dei morti dementi film parodia della classica serie horror di Romero iniziata con la notte dei morti viventi, che racconta la famosa storia degli uomini che da morti tornano in vita e attirati dal sangue vivo si cibano delle persone vive.
Nella pellicola di Wright vi è una parodia iniziale già sulla nascita degli zombi, quando Shaun appena svegliato assume movenze da non-morto, e ciò lascia subito credere che il film sarà una rivisitazione in chiave parodica del film Romeriano.
A differenza del classico l' Alba dei morti viventi non vi è una protagonista donna ma uomo, con i suoi problemi dovuti alla sua scarsa volontà in ogni campo, dal lavoro alla famiglia alla relazione con la ragazza, e proprio quando capisce che è il momento di rifarsi una vita, vi è il piccolo intoppo degli zombi che uno a uno fa vittime gli stessi cari che shaun doveva recuperare, riflessione sul fatto che nella vita non si deve ripagare agli sbagli ma pensare a non causarli.
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Divertente, riflessivo, a tratti drammatico ma soprattutto parodico.
Questa frase racchiude tutte le caratteristiche del film l'Alba dei morti dementi film parodia della classica serie horror di Romero iniziata con la notte dei morti viventi, che racconta la famosa storia degli uomini che da morti tornano in vita e attirati dal sangue vivo si cibano delle persone vive.
Nella pellicola di Wright vi è una parodia iniziale già sulla nascita degli zombi, quando Shaun appena svegliato assume movenze da non-morto, e ciò lascia subito credere che il film sarà una rivisitazione in chiave parodica del film Romeriano.
A differenza del classico l' Alba dei morti viventi non vi è una protagonista donna ma uomo, con i suoi problemi dovuti alla sua scarsa volontà in ogni campo, dal lavoro alla famiglia alla relazione con la ragazza, e proprio quando capisce che è il momento di rifarsi una vita, vi è il piccolo intoppo degli zombi che uno a uno fa vittime gli stessi cari che shaun doveva recuperare, riflessione sul fatto che nella vita non si deve ripagare agli sbagli ma pensare a non causarli.
Il film comunque si conclude con un lieto fine perchè comunque vi è, in fondo in fondo, un lieto fine in tutto........ Anche per gli zombi.
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wynorski guiaz '80s
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lunedì 13 luglio 2009
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in originale 'shaun of the dead'
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Shaun(Simon Pegg) è un giovane commesso trentenne che non ha ancora messo in pratica le promesse fatte alla fidanzata(Kate Ashfield) e vive ancora con l'amico d'infanzia Ed(Nick Frost). La sua vita monotona viene però interrotta una mattina quando la sua casa, il suo quartiere e poi tutta la Gran Bretagna vengono invasi dal risveglio dei morti, ora divenuti famelici e dementi zombie assassini. Shaun ed Ed hanno però un piano: raggiungere e salvare sua mamma(Nicola Cunningham), uccidere il patrigno zombie Philips(Bill Nighy), raggiungere la fidanzata e i suoi amici(Lucy Davis, Dylan Moran) e barricarsi nel pub Winchester. Nel periodo 2003/2004, tempo in cui Hollywood sembrava essere stata affascinata dai film splatter sugli zombie e da qualche brutta parodia televisiva, anche l'Inghilterra è stata, in un certo senso, 'contagiata dall'epidemia' e ha prodotto una pellicola di assurda demenzialità, originalità e simpatia e spessore psicologico per i personaggi.
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Shaun(Simon Pegg) è un giovane commesso trentenne che non ha ancora messo in pratica le promesse fatte alla fidanzata(Kate Ashfield) e vive ancora con l'amico d'infanzia Ed(Nick Frost). La sua vita monotona viene però interrotta una mattina quando la sua casa, il suo quartiere e poi tutta la Gran Bretagna vengono invasi dal risveglio dei morti, ora divenuti famelici e dementi zombie assassini. Shaun ed Ed hanno però un piano: raggiungere e salvare sua mamma(Nicola Cunningham), uccidere il patrigno zombie Philips(Bill Nighy), raggiungere la fidanzata e i suoi amici(Lucy Davis, Dylan Moran) e barricarsi nel pub Winchester. Nel periodo 2003/2004, tempo in cui Hollywood sembrava essere stata affascinata dai film splatter sugli zombie e da qualche brutta parodia televisiva, anche l'Inghilterra è stata, in un certo senso, 'contagiata dall'epidemia' e ha prodotto una pellicola di assurda demenzialità, originalità e simpatia e spessore psicologico per i personaggi. I 'pazzi' britannici che vi ci sono cimentati, erano all'ora, l'esordiente trio comico Simon Pegg/Edgar Wright(regista) e Nick Frost, qui perfettamente affiatati(come coppia d'attori) e impegnati anche nella semplice(sembrerà strano, ma non è un capolavoro) e 'orrorifica' sceneggiatura omaggiatrice del zombie movies di George Romero e registi affini. Wright è sin dall'esordio un ricercatore dello stile di montaggio e di ritmo del film: non cerca la trama anni '80 baraccona/irriverente ma molto splatter di Dan O'Bannon o Ken Wiedehorn che, per i loro due revival dei morti intitolati Il Ritorno Dei Morti Viventi, avevano utilizzato stesso cast e troupe per riottenero lo stesso risultatato(due distinti film, da recuperare; il nostro regista inglese fa invece affidamento a singole sequenze e a strepitosi e 'complicati' dialoghi di sicuro impatto e comicità innegabile. Visto poi l'indiscusso e meritato successo mondiale(anche il regista Peter Jackson si è detto fan sfegatato del film), Wright, Pegg e Frost hanno avuto tutto il diritto di riunirsi nel nuovo progetto Hot Fuzz con ancora eccellenti risultati; ma questa è un'altra storia. E in una pellicola come L'Alba Dei Morti Dementi(improbabile (sotto)titolo italiano) il pubblico non ci vede solo la comicità, ma anche qualche bello spunto di riflessione.
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killbillvol2
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giovedì 29 marzo 2012
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altro che "scary movie"
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Questo film tipicamente inglese è il migliore mix di paura e divertimento degli ultimi anni, a tratti addirittura migliore del già fantastico Scream. Il titolo originale è ancora migliore della traduzione nostrana. Questo film delizioso, dalla trama un po' scontata, ma non delude nè i fan dell'horror n'è quelli della commedia demenziale.
La tranquilla vita Shaun, appena mollato dalla ragazza, con il suo migliore amico che si è stabilito a casa sua, viene sconvolta quando una strana epidemia fa regredire gli umani al loro stato primordiale, cominciando a mangiare tutti gli uomini che si trovano davanti. Lo splatter e il divertimento sono serviti.
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Questo film tipicamente inglese è il migliore mix di paura e divertimento degli ultimi anni, a tratti addirittura migliore del già fantastico Scream. Il titolo originale è ancora migliore della traduzione nostrana. Questo film delizioso, dalla trama un po' scontata, ma non delude nè i fan dell'horror n'è quelli della commedia demenziale.
La tranquilla vita Shaun, appena mollato dalla ragazza, con il suo migliore amico che si è stabilito a casa sua, viene sconvolta quando una strana epidemia fa regredire gli umani al loro stato primordiale, cominciando a mangiare tutti gli uomini che si trovano davanti. Lo splatter e il divertimento sono serviti.
Colonna sonora fantastica(come dimenticarsi della scena dove picchiano uno zombie sulle note di "Don't stop me now" dei Queen) e scene esilaranti (quando fanno finta di essere zombie, o quando uccidono due morti dementi con gli LP da collezione).
Simon Pegg, famoso comico inglese, fa così il suo debutto cinematografico, scrivendo inoltre il film insieme al regista. Tre anni dopo ci riproveranno con "Hot Fuzz" e non faranno altro che migliorare il lavoro già fatto con questo piccolo cult inglese.
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fluturnenia
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lunedì 8 giugno 2009
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anche i morti sono contenti
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Tra cinico divertimento e grottesca irriverenza una trama poco commedia ma neanche troppo parodia. Superiore a buona parte degli zombie-movies che imperversano abitualmente tra sale e videoteche, sia nell'efferatezza di morti e viventi che nella crudità con cui viene mostrata, spruzzando il tutto di quel tipico humor britannico che ti strappa puntualmente una risata a denti stretti anche là dove la ragione e il sentimento dovrebbero creare sconcerto. Dire che sia geniale è pretenzioso dire che sia comico è pretestuoso. E' un film sugli zombi inusuale, nn tanto xkè sa creare ilarità piuttosto che ribrezzo ma semmai xkè è stato intriso con sapienza di macabra spensieratezza al momento giusto e in giusta misura.
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Tra cinico divertimento e grottesca irriverenza una trama poco commedia ma neanche troppo parodia. Superiore a buona parte degli zombie-movies che imperversano abitualmente tra sale e videoteche, sia nell'efferatezza di morti e viventi che nella crudità con cui viene mostrata, spruzzando il tutto di quel tipico humor britannico che ti strappa puntualmente una risata a denti stretti anche là dove la ragione e il sentimento dovrebbero creare sconcerto. Dire che sia geniale è pretenzioso dire che sia comico è pretestuoso. E' un film sugli zombi inusuale, nn tanto xkè sa creare ilarità piuttosto che ribrezzo ma semmai xkè è stato intriso con sapienza di macabra spensieratezza al momento giusto e in giusta misura. Disgusto ne da eccome e + di quanto nn sappiano regalare pellicole che avrebbero la pretesa di volerlo fare. E' solo che nn sai mai se sorridere o schifarti, ritrovandoti così con una smorfia di compiacimento scolpita sulla bocca...dall'inizio alla fine. Voto: 7--
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shining
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sabato 10 luglio 2010
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divertente!
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Già dalla locandina si capisce l'intento del regista, divertire con un pizzico (anzi, con qualche litro) di emoglobina! Zombie lenti, impacciati, attori bravi, trama semplice ma coerente e lineare, humor inglese sono le componenti di questo Shaun of the Dead (orribilmente italianizzato con il titolo L'alba dei morti dementi), che è un chiaro tributo al Dawn of the Dead di Romero. Molto bello!
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ilaria pasqua
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venerdì 3 gennaio 2014
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cult!
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Shaun è un commesso trentenne che vive ancora con l’amico d’infanzia Ed, con cui passa interminabili serate al pub della città. Ha una fidanzata con cui è arrivato a un punto di rottura, e con la madre non è che vada meglio. La sua vita monotona però viene interrotta quando una mattina la sua città viene invasa dagli zombie e questa sembra l’occasione giusta per Shaun per ritrovare un po’ di sana risolutezza e prendere in mano la sua vita, dimostrando agli altri e a se stesso che vale qualcosa.
Shaun ha un piano: salvare la fidanzata, la madre e rinchiudersi nel famoso pub Winchester, ai loro occhi il luogo più sicuro della città, e poi… c’è la birra. Così Shaun si fa avanti a colpi di mazza da cricket conducendo i suoi amici nel famoso pub.
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Shaun è un commesso trentenne che vive ancora con l’amico d’infanzia Ed, con cui passa interminabili serate al pub della città. Ha una fidanzata con cui è arrivato a un punto di rottura, e con la madre non è che vada meglio. La sua vita monotona però viene interrotta quando una mattina la sua città viene invasa dagli zombie e questa sembra l’occasione giusta per Shaun per ritrovare un po’ di sana risolutezza e prendere in mano la sua vita, dimostrando agli altri e a se stesso che vale qualcosa.
Shaun ha un piano: salvare la fidanzata, la madre e rinchiudersi nel famoso pub Winchester, ai loro occhi il luogo più sicuro della città, e poi… c’è la birra. Così Shaun si fa avanti a colpi di mazza da cricket conducendo i suoi amici nel famoso pub. Lì, tra arti mozzati, botte e sangue, si apre anche un dialogo serrato con gli altri personaggi.
Shaun of the dead (in Italia: L'alba dei morti dementi), è un perfetto connubio tra horror e commedia. È demenziale, originale, carico di simpatia, per nulla banale, e procede con un magnifico botta e risposta, infatti, nonostante anche l’azione sia tanta, la comicità è data soprattutto dai dialoghi quasi ininterrotti, inseriti in una situazione assurda come quella.
Edgar Wright è anche un raffinato regista, un ricercatore dello stile di montaggio, bravissimo a dare il ritmo giusto al film, dando spazio più che allo splatter agli strepitosi dialoghi british style, di impatto certo. Sono i personaggi, e le loro paranoie mentali e verbali, i totali protagonisti. Inutile dire che il regista Edgar Wright, ai tempi semisconosciuto, vuole omaggiare il papà degli zombie George Romero. Ma lo fa con grande bravura, ironia e raffinatezza. Shaun of the dead non distrugge né rielabora, attinge in modo intelligente, infatti è una parodia/tributo rispettosa, che si poggia sui classici del genere horror, mantenendo però sempre un equilibrio perfetto con la commedia, tanto da riuscire ad accontentare con facilità sia gli amanti di un genere che dell’altro.
Oltre al grande affiatamento dei due attori protagonisti, Simon Pegg e Nick Frost (anche loro praticamente sconosciuti in quei primi anni del duemila), il merito della riuscita del film è dato di certo da una sceneggiatura ben scritta, brillante, come lo è il film, che, oltre alle citazioni, alla caratterizzazione dei personaggi (che in un film del genere non è poco) ai colpi di scena e ai dialoghi irresistibili, dà degli ottimi spunti di riflessione, chiari nelle sequenze iniziali e finali. E vediamo una società che si trascina, con i suoi cittadini morti che camminano per la città, e la cosa è talmente normale che il nostro protagonista non se ne accorge nemmeno, anche lui d’altronde è come tutti gli altri, un cadavere terribilmente abitudinario, che vive ancora come se avesse quindici anni.
In conclusione Shaun of the dead è, a mio parere, uno dei film più intelligenti e riusciti del genere. E non solo.
Recensione pubblicata originariamente su: www.ilariapasqua.net
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alex41
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sabato 4 gennaio 2014
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shaun of the dead: una figata!
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Questo film è geniale! Una bomba! E sopratutto fa ridere in modo intelligente, con una giusta dose di humour inglese mischiato all'horror più romeriano possibile. Infatti combina gli stessi elementi di un qualsiasi zombie-movie: l'inizio, il contagio, la fuga in un luogo che diventerà una fortezza dove avrà inizio la battaglia finale; se nel film del 1968 era una casa e in Zombie del 1978 un supermarket....qui è invece un normalissimo bar. Fantastico. Per non parlare poi del punto di forza del film, oltre al fatto che riesce a divertire senza mai sfociare nel volgare è anche la sua potenza nella narrazione e nella critica verso una società di veri zombie: notare la carrellata ripresa due volte identica nel film, dove nella prima sono tutti normali mentre nella seconda tutti zombie, ma nessuno di noi sembra accorgersene, nemmeno il protagonista.
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Questo film è geniale! Una bomba! E sopratutto fa ridere in modo intelligente, con una giusta dose di humour inglese mischiato all'horror più romeriano possibile. Infatti combina gli stessi elementi di un qualsiasi zombie-movie: l'inizio, il contagio, la fuga in un luogo che diventerà una fortezza dove avrà inizio la battaglia finale; se nel film del 1968 era una casa e in Zombie del 1978 un supermarket....qui è invece un normalissimo bar. Fantastico. Per non parlare poi del punto di forza del film, oltre al fatto che riesce a divertire senza mai sfociare nel volgare è anche la sua potenza nella narrazione e nella critica verso una società di veri zombie: notare la carrellata ripresa due volte identica nel film, dove nella prima sono tutti normali mentre nella seconda tutti zombie, ma nessuno di noi sembra accorgersene, nemmeno il protagonista. Un bel film, divertente, e poi come non dimenticare la scena con "Don't Stop Me Now" dei Queen? Bellissimo montaggio e scena adrenalinica. Con due ottimi protagonisti, un ottimo ritmo che non perde mai, con spunti drammatici inaspettati. Da vedere assolutamente.
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iuriv
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martedì 19 giugno 2018
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gli zombi che non fanno paura.
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Di commedie horror se ne vedono tante, ma raramente ci si trova di fronte a un film che funziona per davvero in questo miscuglio di generi.
Shaun Of The Dead, fortunatamente, appartiene alla squadra degli esperimenti andati a buon fine, per come è riuscito a prendere in giro certi archetipi del cinema a tema non morti, senza tuttavia mai mettere in ridicolo il genere.
Gli zombi di questa pellicola sono i classici di ispirazione romeriana: lenti, goffi e deboli. Proprio per questo Wright smaschera facilmente lo stereotipo togliendogli tutto ciò che di minaccioso potrebbero avere.
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Di commedie horror se ne vedono tante, ma raramente ci si trova di fronte a un film che funziona per davvero in questo miscuglio di generi.
Shaun Of The Dead, fortunatamente, appartiene alla squadra degli esperimenti andati a buon fine, per come è riuscito a prendere in giro certi archetipi del cinema a tema non morti, senza tuttavia mai mettere in ridicolo il genere.
Gli zombi di questa pellicola sono i classici di ispirazione romeriana: lenti, goffi e deboli. Proprio per questo Wright smaschera facilmente lo stereotipo togliendogli tutto ciò che di minaccioso potrebbero avere. Basta una mazzata in testa e una corsa veloce per lasciarseli dietro, senza che loro possano nemmeno immaginare di aggredire qualcuno.
Eppure, come nella migliore tradizione horror, i protagonisti riescono a infilarsi in trappola prendendo le decisioni più stupide possibili. Ma i personaggi della storia sono sufficientemente scemi da giustificare tali idiozie.
Insomma, Wright individua i punti deboli di un genere che si è costruito su strutture ben consolidate, e li smonta mettendo in scena le frasi che diciamo tutti quando ci troviamo di fronte a un'opera di questo tipo. Domande come: Ma non poteva scappare? Oppure: Ma perché vanno verso il mostro?
Però il regista inglese non la butta completamente in vacca. L'assedio finale, pur nel grottesco andamento di questa pellicola, funziona e riesce a costruire una certa tensione nello spettatore. I drammi che i personaggi vivono sono credibili e la struttura orrorifica regge alle picconate.
Del resto è così che funzionano le commedie horror. Se in più ci aggiungiamo una sceneggiatura capace di non inventare solamente una serie di gag a ripetizione, ma di dosare le battute con i tempi giusti, abbiamo il quadro completo.
La notte dei morti dementi è un film che diverte e che riesce a conquistarsi un piccolo spazio nel cuore degli spettatori.
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giovanni
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mercoledì 25 gennaio 2006
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molto carino ma...
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Molto bello l'inizio giocato sulla totale indifferenza nei confronti degli zombi.
Esilaranti anche gli strampalati tentativi di uccidere i morti viventi nel giardino di casa, come anche l'elaborazione, da parte del protagonista e del suo "amico scemo ", dei vari piani per salvare madre e ragazza.
Un poco noiosa la parte centrale; divertenti però le scene all'interno del "winchester".
Molto carino anche il finale con "happy end".
Un film carino, con un ottimo soggetto e buoni attori, che non si appiatisce sul solito modello dello zombie-movie. Peccato però per quelle scene centrali, del prelevamento della fidanzata e dell'avvicinamento al locale, che un poco prive di spunti comici brillanti, rompono la continuità tra un bell'inizio ed un divertentissimo finale.
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maruskafilatova
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domenica 20 febbraio 2011
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l'alba dei morti già visti
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Una commedia britannica a dir poco banale per contenuti,storia,parte centrale e finale... Insomma praticamente un film con pochissime risate da far dubitare del fatto che sia definita una commedia. Quasi 2 ore di film e nemmeno un colpo di scena eclatante,fatti scontati,completamente copiati dai precedenti film ad esso ricollegabili (ad esempio l'alba dei morti viventi di Romero e l'ultimo film ad esso ispirato con medesimo nome); ok,dovrebbe essere questa una parodia?Assolutamente no! No! enne-o no! un completo disastro di film,che manca del tutto di originalità. Vedere per credere,preparatevi a dei grossi sbadigli!
[+] il tramonto dell'ironia
(di picci66)
[ - ] il tramonto dell'ironia
[+] ma l'hai visto il film?
(di fausto savarino)
[ - ] ma l'hai visto il film?
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