fabrizio
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martedì 15 maggio 2007
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hp 3
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del terzo film mi ha colpito tanto il modo di dirigere .curòn gli ha dato una marcia in più rispetto ai due precedenti ed e stato un capolavoro che ha aggiuntò quel pizzico di oscurita che ha rivoluzionato la saga del maghetto e che ha cambiato per sempre il ritmo dei film che seguirnno .
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sktr09
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mercoledì 11 aprile 2007
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bello, però...
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Un film molto bello curato... MA: non si può cambiare regista a ogni film! Ogni film i paesaggi diversi... soprattutto in questo: completamente diverso dal libro (il paesaggio)!
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dc
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martedì 30 gennaio 2007
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terzo anno
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Bel film e appassionante thriller (e io posso giudicare visto che ho letto il libro). Ottimi gli effetti speciali
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aly
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lunedì 25 dicembre 2006
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i libri sono meglio
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belli i film ma i libri sono un altra cosa.Per ki ha letto i libri dellla scrittrice inglese J.K.Rowling,si accorge ke il libro é meglio del film.Ci sono piu dettagli e ti esprime piu emozioni,ti trascina via dal mondo reale è tu ti senti partecipe del racconto stesso.
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andy tex
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giovedì 19 ottobre 2006
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harry con una identità
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Columbus dopo i primi due film lascia le redini al messicano Cuaron, il quale riesce a dare delle identità ai personaggi, i quali cercano di buttarsi nell'adolescenza.
Complimenti!
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(di agumon 91)
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cris
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mercoledì 27 settembre 2006
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harry potter e il disastro dei tredicianni!
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Torna Harry Potter nella terza avventura della saga:Harry Potter e il prigioniero di Azkaban! Più placido e meditativo dei precedenti, in questo film c'è maggior spazio per i paesaggi naturali e gli effetti speciali nel campo paesaggistico!Sembra quasi di assistere a una celebrazione grandiosa del regno di Hogwarts, dove persino il castello assume una tinta più gotica e marmorea!Come nel libro, si dedica uno spazio maggiore ai posti e ai luoghi dove persino la neve e il Natale quest'anno,sembrano lontani nel tempo e nel paese delle favole! Senza dubbio,come la scrittrice qui vuole far viaggiare i lettori nella fantasia e nell'immaginazione di un posto che sa evocare quanto di più fantastico si possa mai immaginare, così il regista trasmette quel senso di pace che deriva da musiche forti ben accordate con una Natura che sdoppia le sue bellezze in un quadro alessandrino dai tratti eccessivamente armoniosi.
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Torna Harry Potter nella terza avventura della saga:Harry Potter e il prigioniero di Azkaban! Più placido e meditativo dei precedenti, in questo film c'è maggior spazio per i paesaggi naturali e gli effetti speciali nel campo paesaggistico!Sembra quasi di assistere a una celebrazione grandiosa del regno di Hogwarts, dove persino il castello assume una tinta più gotica e marmorea!Come nel libro, si dedica uno spazio maggiore ai posti e ai luoghi dove persino la neve e il Natale quest'anno,sembrano lontani nel tempo e nel paese delle favole! Senza dubbio,come la scrittrice qui vuole far viaggiare i lettori nella fantasia e nell'immaginazione di un posto che sa evocare quanto di più fantastico si possa mai immaginare, così il regista trasmette quel senso di pace che deriva da musiche forti ben accordate con una Natura che sdoppia le sue bellezze in un quadro alessandrino dai tratti eccessivamente armoniosi. Tutto ciò è testimonianza che essa stessa vive nel mondo di Harry Potter, e che la magia non si riduce a formule imbalsamate recitate e a scintille luccicanti sparate da un pezzo di legno, ma tutto un microcosmo favoleggia nell'ordinaria realtà di questa incredibile storia! Persino il Platano picchiatore, già accennato nel secondo libro, ora ha qui le sue ragioni di esistere e con altrettanta ragionevolezza, si introducono personaggi sempre nuovi ed enigmatici,la cui apparizione nella storia è giustificata da un fine preciso,noto per ora solo all'autrice. E' un'opera questa di passaggio in cui Harry si trova a varcare la soglia dei tredici anni, età critica questa per qualsiasi adolescente!E nel suo viaggio verso l'età adulta,cominciano ad affacciarsi i primi grandi problemi della vita,il senso di solitudine e di diversità,la mancanza di una famiglia e il sentirsi senza radici,il senso di impotenza e di frustrazione, e per concludere un forte ascendente di arroganza che si andrà sviluppando gradualmente col personaggio! Contro un'umiltà a dir poco mirabile dei precedenti atti, qui si contrappone questo sentimento di orgoglio apparente, che deve essere inteso però come una forma di umorismo leggero per farsi strada nel mondo e come la conseguenza di un senso di impotenza verso problemi, molto più grandi di lui, a cui la vita lo ha purtroppo destinato! Ecco da cosa scaturisce la sua rabbia irrazionale: da una pazienza messa a lunga prova durante l'infanzia e alimentata da una speranza ottimistica verso un futuro migliore!Qui le sue certezze cominciano a vacillare e il suo amor proprio a crescere leggittimamente!Ma è ancora troppo presto per reazioni sconsiderate e non si può di certo pretendere che un ragazzo a tredici anni accetti facilmente di essere preso di mira dalla cattiva sorte!Di tutto questo ne ricaverà vantaggio successivamente la sua maturità e la consapevolezza che la notte non durerà per sempre!Ed è per questo che anche questo film sembra più lento degli altri perchè vuole invitare i giovani come gli adulti,a riflettere sul loro status moderno e sulle scelte che dovranno operare nella loro vita!ed è quasi un ricordo rivolto a tutti,che la sofferenza non ha età e che le generazioni che si affacciano nel mondo oggi, non sono meno inquiete di quelle di una volta!Tolto qualche particolare,che il film trascura di menzionare, e che invece è fondamentale per lo sviluppo della storia, nel complesso non può essere considerato un adattamento negativo, e nell'immagine dei dissennatori, ognuno di noi può riconoscere le sue paure!
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cherry
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mercoledì 30 agosto 2006
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un film potteriano ottimo
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Ho letto i libri di Harry Potter, e quando vado al cinema non mi aspetto di ritrovare una copia esatta del libro trasposta su pellicola. Il lavoro di Columbus per il primo film è stato enormemente più semplice. I personaggi da caratterizzare a tratti generali, il nuovo mondo da spiegare, il libro più breve della serie. Alfonso Cuaròn ha introdotto Harry Potter nel pieno dell'età adolescenziale. Ha preso per mano lo spettatore e lo ha guidato per un intero anno ad Hogwarts, scoprendone i luoghi e i tempi. Si vede il passare delle stagioni, si percepisce la maturazione che sta avvenendo nei personaggi e nella storia. La sensazione che un film ti lascia è quella che conta, non se ha detto o meno della Firebolt o di chi fossero Codaliscia, Lunastorta, Felpato e Ramoso.
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Ho letto i libri di Harry Potter, e quando vado al cinema non mi aspetto di ritrovare una copia esatta del libro trasposta su pellicola. Il lavoro di Columbus per il primo film è stato enormemente più semplice. I personaggi da caratterizzare a tratti generali, il nuovo mondo da spiegare, il libro più breve della serie. Alfonso Cuaròn ha introdotto Harry Potter nel pieno dell'età adolescenziale. Ha preso per mano lo spettatore e lo ha guidato per un intero anno ad Hogwarts, scoprendone i luoghi e i tempi. Si vede il passare delle stagioni, si percepisce la maturazione che sta avvenendo nei personaggi e nella storia. La sensazione che un film ti lascia è quella che conta, non se ha detto o meno della Firebolt o di chi fossero Codaliscia, Lunastorta, Felpato e Ramoso. La fotografia è magistrale, così anche le riprese aeree...bravo Alfonso!
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lorypotter
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domenica 27 agosto 2006
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daniel ti amo
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CIAO SONO LORY POTTER E PENSO CHE IL LIBRO HARRY POTTER E IL PRIGIONIERO DI AZKABAN E' STUPENDO,INFATTI E' IL MIO PREFERITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!IL FILM E' MEGAGALATTICO E STUPENDO...E INOLTRE DANIEL RADCLIFFE IN QUESTO FILM E' DAVVERO..............................................................................BONOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!LUI E' STUPENDO,MAGNIFICO,EXTRABELLISSIMO,BONISSIMO E FANTASTICOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!LO AMO E LO ADORO!!!!!!!!!!!!!!!!!!CIAO
[+] mah
(di anonimo292606)
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quentin
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sabato 26 agosto 2006
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la maglia si ripete
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Per la terza volta il mago adolescente più famoso del mondo continua a far pèarlare di se, questa volta però la pellicola non viene diretta dal discreto (e purtroppo a volte mediocre) Chris Columbus, ma dall' "astro nascente" Alfonso Cuaròn, che riduce drasticamente la durata (La camera dei segreti durava circa 155 min, il prigionero invece 136 min) e migliora la la qualità degli effetti speciali, (l'ippogrifo Fierobecco interamente digitalizzato che interagisce con gli attori ancora meglio dell'elfo domestico Dobby)e riesce con inaspettata abilità a non modificare lo stile del libro ma nello stesso tempo a non essere completamente dipendente da esso modificando alcuni piccoli dettagli (la capanna del guardiacaccia Rubeus Hagrid nei primi due episodi era di fronte al castello, qui invece è molto più vicina alla foresta, oppure la consegna da ignoto-che si scoprirà poi essere Sirius il suo padrino- della scopa da corsa Firebolt, che nel libro Harry riceve a metà anno, mentre nel film alla fine).
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Per la terza volta il mago adolescente più famoso del mondo continua a far pèarlare di se, questa volta però la pellicola non viene diretta dal discreto (e purtroppo a volte mediocre) Chris Columbus, ma dall' "astro nascente" Alfonso Cuaròn, che riduce drasticamente la durata (La camera dei segreti durava circa 155 min, il prigionero invece 136 min) e migliora la la qualità degli effetti speciali, (l'ippogrifo Fierobecco interamente digitalizzato che interagisce con gli attori ancora meglio dell'elfo domestico Dobby)e riesce con inaspettata abilità a non modificare lo stile del libro ma nello stesso tempo a non essere completamente dipendente da esso modificando alcuni piccoli dettagli (la capanna del guardiacaccia Rubeus Hagrid nei primi due episodi era di fronte al castello, qui invece è molto più vicina alla foresta, oppure la consegna da ignoto-che si scoprirà poi essere Sirius il suo padrino- della scopa da corsa Firebolt, che nel libro Harry riceve a metà anno, mentre nel film alla fine).
Il regista è stato inoltre molto abile a modificare il carattere dei personaggi rispetto all'età, e al contrario del precedente film la personalità dei protagonisti viene più accentuata(ad esempio nella scena in qui Harry deve insaurare un rapporto con l'ippogrifo Ron ed Hermione per la tensione si prendono per mano) perchè ormai è chiaro che non sono più bambini, cominciano a diventare adolescenti e di conseguenza anche più coraggiosi, ribelli ma anche più saggi (Harry non è più un ragazzo timido e impaggiato, fa battute- si spera- spiritose, quando viene trovato dal professor Piton nei corridoi non abbassa il capo come un cane bastonato, ma gli tiene testa e non abbassa mai lo sguardo, e quando gli si pone la possibilità di poter uccidere una persona che ha collaborato all'omicidio dei suoi genitori, decide di risparmiarla, dimostrando così un livello di maturità che non avrebbe avuto negli anni precedenti.
Come al solito ribadisco che la recitaxzione non è dei migliori, e in alcuni casi i dialoghi raggiungono il limite del ridicolo, ma questo (non so se dire per fortuna o per sfortuna) accade solo nel patetico e mediocre doppiaggio italiano (chi avrà visto anche la versione in inglese non potrà che darmi ragione) che in questo capitolo della saga da proprio il peggio di se (la scena in qui Harry si dispera per aver scoperto che Sirus Black, oltre ad aver ucciso i suoi genitori- o per lo meno così crede- è anche il suo padrino fa più ridere che piangere.
Personalmente mi è dispaciuto un po' la quasi totale mancanza del Quidditch, che nelle pellicole precedenti (soprattutto nella camera ei segreti) aveva un peso più importante, a parte questo il film e meglio riuscito del secondo in quasi tutto ( specialmente nelle atmosfere Dark, che qui sono molto ben fatte) e non può che meritarsi un giudizio positivo: Complimenti vivissimi!
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andrea
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sabato 19 agosto 2006
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fortuna che c'è il libro
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il film fa schifo, tutta colpa del regista che ripete le scene comiche e che mette un pò troppo horror.
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