Gangs of New York

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Un film di Martin Scorsese. Con Leonardo DiCaprio, Daniel Day-Lewis, Cameron Diaz, Liam Neeson, John C. Reilly.
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Drammatico, durata 168 min. - USA 2002. MYMONETRO Gangs of New York * * * - - valutazione media: 3,22 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
ely81
...capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
64%
No
36%

è stato il film più atteso dell'anno, e anche forse il più criticato dell'anno. La maggior parte dei critici e del pubblico formula la frase retorica "ci aspettavamo di più, in particolare da un maestro del cinema come Scorsese!!" Ma cosa dite? In questo film si respira il suo stile, la sua lucidità narrativa e il suo spessore psicologico, già presente nei suoi precedenti capolavori. Sì, ammetto che il film sarebbe stato diverso in versione originale, senza quei tagli che hanno diminuito la sua durata di un ora, ma è di un nervosismo scorsesiano fino al midollo, che lo rende grandioso e uno dei più bei film storici di questi ultimi anni...sei grande Marty!!!

[+] scorsese è finito!! (di lianò)
[+] potentissimo (di markerbet)
[+] si è veramente finito... (di alessandro)
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tony montana martedì 19 ottobre 2010
sottovalutato capolavoro d’inizio millennio Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%


La città di New York fa continuamente da sfondo della filmografia di Scorsese: L’età dell’innocenza, Taxi Driver, New York New York, Toro Scatenato ecc... Ma questa volta, l’acclamato regista di Casinò, The departed e Cape Fear lascia perdere il thriller e il film di gangster ( che sa dirigere benissimo ) per dedicarsi ad un autentico kolossal storico. Infatti, Gangs of New York racconta un pezzo di storia ed è anche una riflessione sull’origine dell’America – gli accenni al capolavoro di Griffith sono accentuati in diversi punti -, sulle battaglie civili che si combattevano che forgiavano un paese di talco che sarebbe divenuto di ferro. [+]

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nike22 martedì 8 dicembre 2015
violento,cruento,epico..semplicemente scorzese Valutazione 5 stelle su cinque
66%
No
34%

Siamo nell'800 nel quartiere "five points" di New York, la gang dei "Nativi" capitanati da Bill,meglio noto come il Macellaio, sconfigge "i conigli morti" uccidendo Padre Vallon e lasciando orfanello il figlio Amsterdam. Ben sedici anni dopo Amsterdam torna, dopo anni di esilio in Irlanda,bramoso di vendetta in una New york corrotta e abbruttita dalla gestione tirannica di Bill. Una scenografia da oscar e delle interpretazioni eccellenti(Daniel Day-Lewis su tutti) fanno di questo film un autentico capolavoro, se poi aggiungiamo uno Scorzese, che non si risparmia tutto il suo estro nell'intrecciare il drammatico e il violento ad una cornice storica come la Guerra di Secessione .. beh il piatto è servito. [+]

[+] errore (di nike22)
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lorìss venerdì 2 febbraio 2007
una voce fuori dal coro.... Valutazione 5 stelle su cinque
59%
No
41%

Basterebbe la sola performance del bieco e affascinante "Bill il macellaio" per farne un capolavoro;le figure del gigantesco Monk e del piccolo irascibile e rinnegato irlandese sono da manuale,la ricostruzione dei "Five Points" è favolosa(lo avete letto il libro omonimo di Herbert Asbury?)e la rappresentazione sopra le righe della corrotta lobby "Tammany Hall" è a dir poco sorprendente. Scorsese, pur con un protagonista in perenne penombra (la figura di Di Caprio dipende totalmente da D.D. Lewis), è ancora una volta duro, puro e inflessibilmente scorretto con l'etica perbenista e ipocrita millantata a quell'epoca. Un capolavoro da vedere, godere, apprezzare e perchè no, rivedere. Come successe a suo tempo per "C'era una volta in america", gli anni a venire lo rivaluteranno. [+]

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aristoteles domenica 15 novembre 2015
five points Valutazione 3 stelle su cinque
73%
No
27%

Veramente un bel film questo di Scorsese,non fosse altro per la splendida rappresentazione dei quartieri e costumi da favola.
A tratti davvero cruento,sopratutto attraverso il personaggio di Billy il Macellaio che non lesina letteralmente a tagliare la testa a chi si frappone tra lui e l'agognato potere del "Re dei quartieri"
Un uomo di rara bestialità e crudeltà che incute timore anche allo spettatore più coraggioso.
Il buon DiCaprio, in cerca di vendetta personale,"lotta col cuore" ma non riesce a entrare nei nostri cuori.
Stesso discorso per Cameron Diaz che reputo(gusti personali ovviamente)una delle attrici più sopravvalutate di sempre. [+]

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ashtray_bliss lunedì 1 ottobre 2012
le mani che costruirono l'america. Valutazione 2 stelle su cinque
58%
No
42%

Gangs of New York, e' un film che offrirebbe svariati spunti per raccontare, piu' o meno fedelmente, una storia che e' radicata nella realta dei fatti. Ovvero la nascita di NY quando la citta' era solo in balia delle gang e delle rivalita' tra loro. Ovviamente da questo ne consegue che come NY, l'intera America e' stata costruita e fondata da immigrati diversi i quali si univano tra loro e contemporaneamente si inimicavano e combattevano contro le gang altrui.
Scorsese aveva dunque, tutte le carte in mano per costruire un film storico e realistico sulla nascita dell'America per mano delle diverse gang dominanti (nelle diverse citta, e specialmente a NY, citta' Americana per eccelenza, nonche' porto dove sbarcava il maggior numero di immigrati). [+]

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germon lunedì 11 febbraio 2013
nascere dall'ignoranza Valutazione 4 stelle su cinque
80%
No
20%

Gerardo Monizza

La nascita di un capitale è – spesso – il frutto di una serie di concatenazioni violente, anche non corrette, talvolta al limite della legge. Così sosteneva il vecchio Marx e Martin Scorsese sembra dargli ragione, documentando. In “Gangs of New York” il capitale è quello morale della “capitale” del mondo contemporaneo che si affonda, sino a sprofondare, nella violenza assurta a legge, nel fango e nel sangue.

Siamo a New York nella metà dell’Ottocento (stupendamente ricostruita a Cinecittà da Dante Ferretti) con sobborghi di casupole e falansteri angoscianti. [+]

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claudiofedele93 martedì 16 settembre 2014
vera genesi americana Valutazione 4 stelle su cinque
71%
No
29%

Con l’aprirsi del nuovo millennio, con l’entrata in scena degli anni che passeranno alla storia come la decade dai doppi zeri, Martin Scorsese decide (non a caso) di tornare a parlare di New York, la propria città natale, la metropoli che come si suol dire “non dorme mai” e dove, l’11 Settembre del 2001, un attacco terroristico cambiò, proprio nella Grande Mela, le fondamenta della storia recente degli Stati Uniti d’America. [+]

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siper giovedì 28 ottobre 2010
manca qualcosa... Valutazione 3 stelle su cinque
60%
No
40%

Nel fantastico scenario della New York di meta ‘800, ancora alla ricerca di un equilibrio tra le varie etnie che la popolavano e i continui sbarchi di europei in cerca di fortuna, prende vita “Gangs of New York”. Il film di Scorsese si presenta alla grande potendosi avvalere di un Cast Stellare: da Leonardo Di Caprio a Cameron Diaz da Daniel Day-Lewis a Liam Neeson . La trama ha come tema predominante il processo integrativo degli immigrati irlandesi nella “Grande Mela” costretti a confrontarsi con gli abitanti autoctoni. Attraverso le intricate fibre di quest’agitazione sociale basata essenzialmente sulla violenza, Scorsese costruisce tassello per tassello la storia di Amsterdam Vallon ( Leonardo Di Caprio)il quale entra nella gang rivale guidata da Bill “il macellaio” Poole col solo fine di ucciderlo per vendicare la morte del padre (Liam Neeson) della quale “il macellaio” è responsabile . [+]

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antonio canzoniere venerdì 22 agosto 2014
tra visconti e cimino, un capolavoro mancato Valutazione 2 stelle su cinque
75%
No
25%

Nella seconda metà dell'800, tra irlandesi in cerca di riscatto e un posto al sole nella East Coast e "Nativi" che sembrano sporchi e lerci diavoli miltoniani, il quartiere newyorchese dei Five Points è sconvolto dalla lotta che il giovane Amsterdam, orfano di Priest Vallon, capo dei "figli di Erin", chiamati Dead Rabbits sul campo di battaglia, ingaggia contro Bill il Macellaio, "Nativo", violento come un Re Lear raccontato alla maniera di Scarface, per sete di vendetta e libertà. Altisonante come un romanzo d'appendice, è il film dove, a regnare incontrastati, sembrano essere Ferretti e la Lo Schiavo, co-autori e protagonisti off che hanno ricreato gli spazi afosi, teatrali della vicenda. [+]

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