Bruno Surace
Gli Spietati
Guardando - o, per i più fortunati, riguardando - Cane che abbaia non morde, opera prima di Bong Joon-ho, ci si rende conto che lo stile, i temi, l'estetica del regista erano già tutti lì, in attesa di essere scoperti. Serviranno in effetti in occidente quasi vent'anni, con l'exploit di Parasite (2019), e stanti i passaggi poi solo retroattivamente riconosciuti ("ah, ma erano suoi? Non lo sapevo!") di Snowpiercer (2013) e Okja (2017), per dare a Bong ciò che è di Bong. Piccolo gioiello, o forse piccolo scrigno sudcoreano, il film d'esordio imposta con chiarezza l'isotopia dramedy che sarà uno dei comuni denominatori della filmografia del regista, dal secondo e notevole Memories of Murder (2003) fino all'inflazionato Parasite, con le deviazioni comunque coerenti verso la fantascienza più o meno distopica (non solo Snowpiercer e Okja, ma anche il commovente The Host, 2006), o il thriller Madre (2009) in cui l'elemento comico cede il passo a una sorta di crudités dei sentimenti umani più ombrosi. [...]
di Bruno Surace, articolo completo (5760 caratteri spazi inclusi) su Gli Spietati 7 maggio 2023