cuccussette
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martedì 25 dicembre 2001
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cyberpunk con filosofia
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E’ film che può essere gustato sotto aspetti diversi: è una bella narrazione cyberpunk, con una veste accattivante, con attori che il pubblico apprezza - un film abbastanza impegnativo che trova in Keanu Reaves il suo protagonista. Ovviamente è farcito di arti marziali: nessuno fa a botte come nelle risse di un tempo; è un fatto di moda, di costume. Nonostante tutto, la pellicola evita di trasformarsi in una sagra dell’effetto speciale e della rissa acrobatica, animata a suon di kung fu o thay boxe e organizzata dai programmi di elaborazione d’immagine messi a disposizione dalle nuove tecnologie. Visivamente pregevole, presenta inquadrature innovative prima d’ora usate solo nei videoclip.
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E’ film che può essere gustato sotto aspetti diversi: è una bella narrazione cyberpunk, con una veste accattivante, con attori che il pubblico apprezza - un film abbastanza impegnativo che trova in Keanu Reaves il suo protagonista. Ovviamente è farcito di arti marziali: nessuno fa a botte come nelle risse di un tempo; è un fatto di moda, di costume. Nonostante tutto, la pellicola evita di trasformarsi in una sagra dell’effetto speciale e della rissa acrobatica, animata a suon di kung fu o thay boxe e organizzata dai programmi di elaborazione d’immagine messi a disposizione dalle nuove tecnologie. Visivamente pregevole, presenta inquadrature innovative prima d’ora usate solo nei videoclip. Contiene un’ innumerevole quantità d’effetti speciali, utilizzati con sapienza ed inseriti in un contesto a dir poco fenomenale. Ma non è solo una questione di forma: la vicenda è una riflessione di Neo – e di ogni spettatore – sulla vita, sull’ antico problema della realtà come rappresentazione mentale. Forse la vita è solo parte di un sogno collettivo, un impulso inviato al cervello da una forma di vita artificiale chiamata Matrix, in questa versione contemporanea delle riflessioni di Diogene. Il pregio è che non si scade in conclusioni rassicuranti, e l’ ambientazione cyber-punk popolare veicola anche riflessioni poco scontate; forse per questo il film sta diventando un cult movie di fine millennio. Nonostante sia stato pubblicizzato meno di altre pellicole lanciate nella stessa stagione, al botteghino ha segnalato un alto numero d’incassi: uno dei film più riusciti, non solo dell’anno. L’ambientazione, seppur fantascientifica, rispecchia una situazione che potrebbe verificarsi in un futuro non troppo remoto. Infatti si basa sull’esistenza di una Intelligenza Artificiale la cui sinistra conoscenza ha creato una nuova generazione di macchine. Esse hanno ridotto in schiavitù la razza umana usandola come una vera e propria “pila”, facendo vivere la mente in una psicosimulazione virtuale chiamata Matrix. Traendo le conclusioni, sto parlando veramente di un bel film, da vedere, da soli o ancora meglio in compagnia. Ne esiste una riduzione a romanzo, ma non ve la consiglio: è il solito riassunto gadget, con foto degli attori e copertina lucida. Non sbaglia chi spende i soldi per comprare il video…investe nel suo personale divertimento, Matrix non è sicuramente un film che ci si stanca di vedere, e, almeno nella sostanza, rimarrà attuale per molto tempo!
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[+] soporifero
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nexus
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mercoledì 30 giugno 2010
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connessione inconsapevole
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E' un'ipotesi di futuro inquietante ma verosimile.
Siamo oltre internet e la sua fruizione consapevole.
L'umanità è perennemente connessa alla rete senza saperlo. La rete è gestita e controllata dalle macchine che hanno preso il sopravvento sull'uomo. L'ipotesi di futuro va oltre quanto ipotizzato in Terminator (lì era ancora in corso la guerra per il sopravvento).
Il mantenimento dello status quo (predominio delle macchine)e del potere è garantito dall'inganno della realta fittizia (virtuale?) somministrata agli esseri umani.
E' difficile metabolizzare il diluvio di contenuti, idee, messaggi, soprattutto per coloro che rimangono sopraffatti dallo stupefacente messaggio visivo.
Si rischia di vedere-contemplare l'involucro ma di non accorgersi del contenuto.
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E' un'ipotesi di futuro inquietante ma verosimile.
Siamo oltre internet e la sua fruizione consapevole.
L'umanità è perennemente connessa alla rete senza saperlo. La rete è gestita e controllata dalle macchine che hanno preso il sopravvento sull'uomo. L'ipotesi di futuro va oltre quanto ipotizzato in Terminator (lì era ancora in corso la guerra per il sopravvento).
Il mantenimento dello status quo (predominio delle macchine)e del potere è garantito dall'inganno della realta fittizia (virtuale?) somministrata agli esseri umani.
E' difficile metabolizzare il diluvio di contenuti, idee, messaggi, soprattutto per coloro che rimangono sopraffatti dallo stupefacente messaggio visivo.
Si rischia di vedere-contemplare l'involucro ma di non accorgersi del contenuto.
Straordinario parallelismo: il fiume di "realismo" della matrice nasconde la realtà agli esseri umani, la maestosità visiva della pellicola rischia di "nascondere" i contenuti de film.
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forackone
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lunedì 2 aprile 2012
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un film da vedere e rivedere
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In un mondo apparentemente normalissimo, ad un giovane esperto di informatica (Neo) inizia a ricevere telefonate da parte di alcuni famosi hacker dell'epoca. Presto si troverà a contatto diretto con loro, che gli spiegheranno che il mondo in cui viveva non era reale e gli mostreranno com'è veramente la terra, un luogo controllato dall'IA (Intelligenza Artificiale) che utilizza gli umani cone fonte di energia, illudendo la loro mente di vivere in un mondo reale. Solo un uomo è in grado di sconfiggere la macchina e distruggere Matrix (il mondo fittizio creato dalla macchina), e da anni Morpheus, Trinity e i loro compagni stanno cercando di trovarlo, e quell'eletto potrebbe essere Neo.
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In un mondo apparentemente normalissimo, ad un giovane esperto di informatica (Neo) inizia a ricevere telefonate da parte di alcuni famosi hacker dell'epoca. Presto si troverà a contatto diretto con loro, che gli spiegheranno che il mondo in cui viveva non era reale e gli mostreranno com'è veramente la terra, un luogo controllato dall'IA (Intelligenza Artificiale) che utilizza gli umani cone fonte di energia, illudendo la loro mente di vivere in un mondo reale. Solo un uomo è in grado di sconfiggere la macchina e distruggere Matrix (il mondo fittizio creato dalla macchina), e da anni Morpheus, Trinity e i loro compagni stanno cercando di trovarlo, e quell'eletto potrebbe essere Neo.
Un film geniale, che sfrutta al massimo una visionaria idea di partenza, sorretto da ottimi attori ed una stupenda colonna sonora. Anche gli effetti speciali sono ben inseriti nel contesto e azzeccatissimi. Film giustamente iper-premiato.
Assolutamente da vedere
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filippo catani
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venerdì 13 aprile 2012
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un nuovo mondo
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Un giovane e brillante esperto informatico di giorno lavora per una prestigiosa azienda produttrice di software e di notte si trasforma in abilissimo hacker. Il ragazzo però è alla ricerca di quello che è considerato il più grande hacker di sempre che finirà con il contattarlo.
Film tecnologico e visionario, Matrix colpisce sicuramente l'attenzione di chi lo guarda. Come ovvio lo spettatore rimane in prima istanza colpito dagli ottimi effetti speciali e da una trama incalzante che ci proietta in un altro mondo. L'osservatore più acuto e attento rimarrà però colpito anche dalla discreta mole di riferimenti epici e filosofici che vi si possono ritrovare innanzitutto nella scelta non certo casuale dei nomi dei vari personaggi.
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Un giovane e brillante esperto informatico di giorno lavora per una prestigiosa azienda produttrice di software e di notte si trasforma in abilissimo hacker. Il ragazzo però è alla ricerca di quello che è considerato il più grande hacker di sempre che finirà con il contattarlo.
Film tecnologico e visionario, Matrix colpisce sicuramente l'attenzione di chi lo guarda. Come ovvio lo spettatore rimane in prima istanza colpito dagli ottimi effetti speciali e da una trama incalzante che ci proietta in un altro mondo. L'osservatore più acuto e attento rimarrà però colpito anche dalla discreta mole di riferimenti epici e filosofici che vi si possono ritrovare innanzitutto nella scelta non certo casuale dei nomi dei vari personaggi. Poi troviamo il motto socratico del conosci te stesso appena varcata la soglia dell'indovina e poi ci sono numerosi temi che appassionano l'umanità da millenni. Chi è che si può veramente definire sveglio? Siamo sicuri di non essere costantemente immersi in un sogno magari generato da un sistema che non vuole che ci risvegliamo? Possiamo compiere delle scelte o siamo "vittime" del destino che ha già tutto predisposto per noi?. Parti anche d'azione ma il film in questo primo episodio punta più sulla parte riflessiva mentre una mole assai maggiore di azione si potrà trovare nei due seguiti Reloded e Revolutions. Molto bene il cast.
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emy
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giovedì 5 febbraio 2009
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la fantascienza compie un nuovo passo in avanti
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Matrix è stato una rivelazione cinematografica. Ancora una volta il cinema ha tentato di preannunciare il destino dell'umanità, e questa volta si può proprio parlare di ottimo concept. Matrix è un film davvero suggestivo, che nasconde dietro la sua complessità, un intricato groviglio di idee e di spunti che fanno dell'originalità il loro cavallo di battaglia. Matrix ci pone difronte un mondo che mai il cinema aveva saputo rappresentare in passato, un mondo nuovo, complesso, articolato che non tutti ovviamente avranno saputo comprendere. Il futuro della realtà virtuale è un universo immenso che ormai è alle porte e che come insegna questo film potrebbe imprigionare per sempre le menti degli uomini non più capaci di distinguere il sogno dalla realtà.
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Matrix è stato una rivelazione cinematografica. Ancora una volta il cinema ha tentato di preannunciare il destino dell'umanità, e questa volta si può proprio parlare di ottimo concept. Matrix è un film davvero suggestivo, che nasconde dietro la sua complessità, un intricato groviglio di idee e di spunti che fanno dell'originalità il loro cavallo di battaglia. Matrix ci pone difronte un mondo che mai il cinema aveva saputo rappresentare in passato, un mondo nuovo, complesso, articolato che non tutti ovviamente avranno saputo comprendere. Il futuro della realtà virtuale è un universo immenso che ormai è alle porte e che come insegna questo film potrebbe imprigionare per sempre le menti degli uomini non più capaci di distinguere il sogno dalla realtà. Il successo è stato meritato e ai fratelli Wachowski vanno tutti i complimenti. Questa loro grande prova di cinema moderno, mette in luce tutta la loro passione giovanile per l'action che è un altro dei pilastri fondamentali di Matrix, ma allo stesso tempo dimostrano grande maturità nell'esporre concetti e idee su quel loro mondo fatto di codici e macchine, intrisi di profondi significati psicologici e attente riflessioni che invitano l'uomo a pensare al suo futuro e al suo rapporto con le macchine. Il cast è più che apprezzabile e la trama, dopo la fatidica scena in qui Neo si risveglia dal suo sonno virtuale, procede molto bene e con scene davvero d'effetto. Insomma genialità e intuito sono le qualità di Matrix che si avvale anche di straordinarie tecniche di ripresa. Se proprio si vuole sollevare un dubbio su questo film si potrebbe mettere in discussione il fatto che l'opera sia inconclusa e apra le porte ad una trilogia che non spinge più di tanto in avanti i concetti già espressi in questo primo capitolo, ma non è comunque un fastidio per il pubblico che ha saputo apprezzare questo nuovo traguardo del cinema.
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catilina
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martedì 13 aprile 2010
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i numeri nella testa
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Sonny Chiba non ha colpito solo Tarantino. Un motto, "Guns, a lot of guns", e filari di armi automatiche scorrono sullo schermo e lo riempiono e Neo e Trinity hanno già bene in testa che fare: riempirsi le tasche di armi e fare strage. In Matrix tutto è possibile, basta trovare il programma giusto. Vuoi guidare un elicottero? Eccoti il CD d'installazione, pochi secondi e sei pronto. Con i Wachowski siamo giunti al di là delle inverosimiglianze cinematografiche, tutto è possibile perché tutto è inventato. Patetismo stretto in una sceneggiatura tutta concettuale, la goduria delle stragi al modo di A Better Tomorrow che un impianto intellettuale tra l'oriente e il capitalismo fa brillare nella bellezza delle scenografie.
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Sonny Chiba non ha colpito solo Tarantino. Un motto, "Guns, a lot of guns", e filari di armi automatiche scorrono sullo schermo e lo riempiono e Neo e Trinity hanno già bene in testa che fare: riempirsi le tasche di armi e fare strage. In Matrix tutto è possibile, basta trovare il programma giusto. Vuoi guidare un elicottero? Eccoti il CD d'installazione, pochi secondi e sei pronto. Con i Wachowski siamo giunti al di là delle inverosimiglianze cinematografiche, tutto è possibile perché tutto è inventato. Patetismo stretto in una sceneggiatura tutta concettuale, la goduria delle stragi al modo di A Better Tomorrow che un impianto intellettuale tra l'oriente e il capitalismo fa brillare nella bellezza delle scenografie.
E' arte raffinata quella dei Wachowski, una fiamminga cura dei dettagli, al fine di un coinvolgimento metafilmico, improntato alla super-violenza di A Clockwork Orange nella glassa croccante di John Woo. La fantascienza nel cinema ha sempre sofferto il freno della verisimiglianza, ma qui, in un mondo fatto di numeretti verdi, nessuno ci pensa alla verosimiglianza. Una grande riflessione moderna, tutta recente, subito percepibile dallo spettatore apre la via all'esagerazione degli effetti: in un mondo che è solo numeri, com'essi sono infiniti, senza termine è la potenza degli attori, attori nel cinema e attori nella storia. E una cifra risalta, sul complesso dell'architettura digitale di The Matrix: la bellezza. La bellezza dei movimenti perfetti, studiati con cura digitale, la bellezza profonda di Trinity, e una fredda contemplazione della violenza, una violenza tutta stilistica, pulita come suona chiara la voce di Smith quando appella Neo con quel "Mr. Anderson" dove s'annulla la personalità e l'uomo si fa macchina.
I caratteri si equilibrano alla perfezione, Morfeo lotta come se stesse vaticinando, Neo lotta come se non sapesse fare altro. La super-violenza è tutta virtuale, è tutto un godimento estetico, è una paradossale ed ossimorica metafora della potenza dell'immagine. L'immagine pensata e vissuta nella mente, che lo schermo proietta in una finzione catartica, in un quadro coerente che spacca il muro. Perché il chiodo della riflessione esistenzialista è confitto dal martello dell'arte. E martella, senza primi piani allusivi, senza particolari impressionanti, ma con un ritmo elettrico, folle, l'arte martella sulla immaginazione. Non sono i plot e i subplot di Hollywood, è uno splendente aforisma, e Trinity, la stupenda Carrie-Ann Moss, resta inviolata da Neo, la casta immagine di una bellezza eterna.
Un lavoro da artigiani, una ponderazione delle misure e dei tempi perfetta, effetti che sconvolgono ma non distruggono, la finzione della realtà tridimensionale si mischia con la riflessione. E quel che risulta è solo uno schermo, quello che vedi vuoto e bianco alla fine della proiezione, quello che sarai tu a riempire, se solo lo vuoi, con il tuo ardimento.
The Matrix è un film educativo, tra gli scatti delle lotte e le pause della riflessione, e un senso di fatalità che ti stringe. La dimensione della fortuna è sdoppiata, farmentata tra pugni e decisioni. E la fortuna perde così autorità. E tu, spettatore, che farai?
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razzamateriax
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martedì 20 luglio 2010
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una nuova fantascienza per il 2000
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Un nuovo modo per fare un film di fantascienza inserendo in un unico film : filosofia, azione, fantasia e amore. Già dall'inizio del film lo spettatore non riuscirà a capire cosa succede come appunto accadrebbe se vedessimo certe cose nella realtà. Questo spaesamento fa aumentare la curiosità e la voglia di capire che succede e la fotografia del film che tende su filtri verdi quando si è nella realtà virtuale bilancia le differenze con quella reale. Questa nuova fantascienza ci cattura sia con la bellezza degli effetti speciali che per la trama architettata genialmente dai fratelli Wachowski allestita da un ottimo cast di attori. Oltre all'interpretazione di Keanu Reeves (T.
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Un nuovo modo per fare un film di fantascienza inserendo in un unico film : filosofia, azione, fantasia e amore. Già dall'inizio del film lo spettatore non riuscirà a capire cosa succede come appunto accadrebbe se vedessimo certe cose nella realtà. Questo spaesamento fa aumentare la curiosità e la voglia di capire che succede e la fotografia del film che tende su filtri verdi quando si è nella realtà virtuale bilancia le differenze con quella reale. Questa nuova fantascienza ci cattura sia con la bellezza degli effetti speciali che per la trama architettata genialmente dai fratelli Wachowski allestita da un ottimo cast di attori. Oltre all'interpretazione di Keanu Reeves (T.Anderson aka Neo), spiccano sicuramente quelle di Hugo Weaving (agente Smith) e Laurence Fishburne (Morpheus) che spostano in direzioni opposte lo spettatore e sono proprio questi 2 personaggi ad arricchire di filosofia il film con delle bellissime frasi come : Smettila di cercare di colpirmi! colpiscimi! (Morpheus) ; ma anche dei veri e propri monologhi come quello che l'agente Smith fa a morpheus spiegando che secondo lui gli esseri umani non sono mammiferi perchè essi si adattano al territorio mentre l'uomo ne sfrutta ogni risorsa fino a distruggerlo (come dei parassiti). Il film ha davvero tutto l'indispensabile per creare sia un capolavoro che un film di culto immortale: Ottimi attori, Ottima storia, ottima fantascienza, magnifici effetti speciali, ottimo sonoro e colonna sonora, e magnifici dialoghi e se vogliamo possiam anche trovarne un tema politico e un tema d'amore. Tutto questo ha regalato nuove ispirazioni per altri film del genere proprio nell'anno di passaggio al 2000. Peccato solo che i 2 sequel non siano all'altezza di questo intramontabile capolavoro.
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bella earl!
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domenica 14 agosto 2011
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l'inizio della grande trilogia fantascientifica.
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- Svegliati Neo, Matrix ha te... segui il Bianconiglio. Toc, toc Neo -
Thomas Anderson, alias "Neo", è famoso per essere uno dei più grandi hacker del panorama americano. Una notte il suo computer viene craccato e un'entità a lui ancora sconosciuta si introduce lasciandogli dei messaggi. La sera stessa, quando entra in un bar, viene avvicinato dalla sconosciuta che gli scriveva sul computer nota come Trinity. Da quel momento in poi per Neo nulla sarà come prima.
I Fratelli Wachowski si adoperano nello scrivere e dirigere il primo film di una saga che farà storia nel panorama fantascientifico. La trilogia di Matrix ha inizio così e con lei anche la fama internazionale per Keanu Reeves il quale dopo questo diventerà star internazionale.
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- Svegliati Neo, Matrix ha te... segui il Bianconiglio. Toc, toc Neo -
Thomas Anderson, alias "Neo", è famoso per essere uno dei più grandi hacker del panorama americano. Una notte il suo computer viene craccato e un'entità a lui ancora sconosciuta si introduce lasciandogli dei messaggi. La sera stessa, quando entra in un bar, viene avvicinato dalla sconosciuta che gli scriveva sul computer nota come Trinity. Da quel momento in poi per Neo nulla sarà come prima.
I Fratelli Wachowski si adoperano nello scrivere e dirigere il primo film di una saga che farà storia nel panorama fantascientifico. La trilogia di Matrix ha inizio così e con lei anche la fama internazionale per Keanu Reeves il quale dopo questo diventerà star internazionale. Nel cast altri ottimi elementi come Hugo Weaving (Il Signore Degli Anelli) e Laurence Fishbourne (Biker Boyz). Un primo capitolo da non perdere.
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paride86
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martedì 23 ottobre 2012
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sensazionale
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Colossal che mescola cultura new age, fantascienza e accenni fiabeschi, "Matrix" è un film davvero originale e sensazionale, soprattutto per tutto ciò che riguarda gli effetti speciali.
Avvincente e intelligente, offre un'equilibrata combinazione di intrattenimento e riflessione, il tutto confezionato in una inquietante fotografia filtrata di verde.
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mirko77
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martedì 15 gennaio 2013
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una struttura asimmetrica di potere
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L'ideologia introduce più “livelli di realtà”, i quali corrispondono a diverse sfere di potere. A seconda del livello da cui osserviamo la realtà, la nostra percezione cambia.
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L'ideologia introduce più “livelli di realtà”, i quali corrispondono a diverse sfere di potere. A seconda del livello da cui osserviamo la realtà, la nostra percezione cambia. In Matrix dei fratelli Wachowski vediamo appunto due livelli di realtà: il primo è quello “concreto” in cui una parte sfrutta strutturalmente un'altra. La parte sfruttata vive in un mondo creato ad hoc dalla classe dominante (potremmo parlare di ideologia). I dominati non sono consci della loro condizione di “batterie” usate per dare energia ad un mondo a loro sconosciuto. Vi è quindi piena asimmetria di realtà e di potere. Nel mito della caverna di Platone, al contrario, vi è un'asimmetria di potere ma non di realtà, poiché sia schiavi che carcerieri vivono sullo stesso piano di esistenza. Rimane il fatto che gli schiavi non comprendono in cosa consiste effettivamente questa realtà e ne “costruiscono” un'altra. Nel caso in cui una catastrofe sconvolgesse il piano esistenziale della caverna platonica, avrebbe ripercussioni negative su schiavi e carcerieri, poiché la caverna partecipa alle dinamiche di una sola struttura di mondo. Se, invece, una catastrofe colpisse il piano percettivo degli uomini sfruttati dei Wachowski, questo non causerebbe alcun contraccolpo sulle macchine. Se invece una catastrofe endogena o esogena che sia, colpisse il piano di realtà delle macchine, questo causerebbe la distruzione degli sfruttati, che necessitano della “cura” degli sfruttatori. Vi sono altre importanti differenze. Il muro della caverna è uno schermo su cui sono proiettate le reali figure degli ignari schiavi. Matrix è invece una struttura totalizzante eterodiretta. Matrix soddisfa il bisogno dell'uomo per mezzo dell'esaudimento del desiderio; nella caverna, al contrario, vi è coercizione. In Matrix gli "avatar" umani vivono in un mondo ideale realizzato per scopi esterni, mentre i corpi sono incoscienti e sfruttati. La caverna, invece, non è un mondo ideale, è soltanto un mondo, l'unico percepito dagli schiavi. Matrix è modificabile pur rimanendoci intrappolati: è, se vogliamo, maggiormente democratica. La caverna è un luogo immutabile. L'unica modifica possibile è la sua distruzione, oppure la libertà. Il male è, in Matrix, un elemento di equilibrio del sistema; nella caverna il male è infrazione di regole comunitarie. Nella caverna tutto esiste, soltanto che ne abbiamo conoscenza parziale. In Matrix nulla esiste fuorché le nostre menti. E' una visione molto simile a quella idealista di Barkeley: nulla esiste al di fuori del nostro sguardo, tutto nasce dalla mente di Dio (Dio, in questo caso è la macchina Architetto che si vede nel terzo film della serie) e, se la vediamo, è perché è parte di un "sogno" di qualcun altro. Matrix risolve alla radice il problema marxista della struttura economica che condiziona la sovrastruttura ideologica: in esso tutto è condizionamento. I corpi sono incatenati e sfruttati mentre le menti "video-giocano" in un mondo virtuale. Se tralasciamo l'enfasi idealista di Berkeley, si può comunque affermare che il mondo odierno appare maggiormente simile alla distopia di Matrix: una struttura asimmetrica di potere, in cui una parte sfrutta l'altra all'interno di una cornice ideologica che, come nel Mondo Nuovo di Huxley, gratifica gli oppressi per mezzo di proiezioni mentali. La catastrofe, in quest'ottica, è forse la fine del sogno berkeleyano, ossia la fine dell'ideologia? La questione da porsi è se questa fine sarebbe davvero desiderabile. “L'ignoranza è un bene”, esclama un membro dell'equipaggio del Nabucodonosor. Probabilmente, un eccesso di realtà diventa ingestibile, la soluzione più soddisfacente consiste nella menzogna: nel fingere di non sapere.
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