stefy 81
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giovedì 9 agosto 2007
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un film da amare!!!
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Troppo bello come film ho pianto dall' inizio allla fine.
Molto bravi tutti gli attori, la troupe la regia, gli sceneggiatori ma soprattutto un grazie particolare a MIcheal clarke duncan e a Tom hanks per avere dato un interpretazione sbalorditiva, però meritavano secondo me tutti e due l'oscar.
MI stupisce che il film ha avuto così tanto successo da ricevere appena quattro candidature agli oscar: troppo poche, e la cosa che di più fa arrabbiare e che su quattro nomination non ha vinto nemmeno una statuetta peccato!!!
Comunque resta un film da vedere e da amare che merita sicuramente la visione , e spero che resterà un capolavoro immortale!!!
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rocky
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venerdì 16 settembre 2005
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commovente favola moderna
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Una storia d'amore. Di un amore che varca i cancelli di un carcere. Che ne pervade una cella, impadronendosi del suo ospite. Storia di John Coffey (Michael Clarke Duncan), omone nero condannato a morte per l'omicidio di due bambine. Per errore. Ingiustamente. Storia di un capro espiatorio: che accetta il giudizio, capisce l'errore, si adegua alla nuova realtà. Un destinato a ricevere morte che si ribellerà ad essa in un modo inconsueto: non lottando per la propria vita ma dando ad altri vita, offrendo ad altri amore. Caricando su di sè il male altrui, depurando il troppo male presente al bene, l'apparente sconfitto sarà l'unico vincitore. Nel ricordo di chi lui rese immortale egli lo sarà altrettanto.
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Una storia d'amore. Di un amore che varca i cancelli di un carcere. Che ne pervade una cella, impadronendosi del suo ospite. Storia di John Coffey (Michael Clarke Duncan), omone nero condannato a morte per l'omicidio di due bambine. Per errore. Ingiustamente. Storia di un capro espiatorio: che accetta il giudizio, capisce l'errore, si adegua alla nuova realtà. Un destinato a ricevere morte che si ribellerà ad essa in un modo inconsueto: non lottando per la propria vita ma dando ad altri vita, offrendo ad altri amore. Caricando su di sè il male altrui, depurando il troppo male presente al bene, l'apparente sconfitto sarà l'unico vincitore. Nel ricordo di chi lui rese immortale egli lo sarà altrettanto. Commovente favola moderna, atmosfera magica, fantastica interpretazione del duo Hanks-Duncan.
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elfabuloso94
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sabato 18 aprile 2009
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da guardare e riguardare
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Questo è assolutamente uno dei più grandi capolavori della storia del cinema. E Frank darabont deve continuare a fare film pazzeschi come questo che non è bello come le ali della libertà ma ci manca poco. Alzi la mano chi non si sia commosso a vedere questo film sinceramente però: beh chi non si è commosso è di un gruppo ristrettissimo di persone. Andate a chiedere a qualcuno che l' ha visto com è il miglio verde fatelo e quasi tutti vi risponderanno che questo rientra tra i suoi film preferiti. L' ho visto finora tre volte e non mi ha mai stancato e credo di vederlo ancora altre volte per fare del bene, per far vedere quella cassetta che sta protetta dentro l' armadio anche ai miei amici, perché in questo film c' è qualcosa di speciale, nella storia di un uomo di colore condannato a morte che ha poteri straordinari.
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Questo è assolutamente uno dei più grandi capolavori della storia del cinema. E Frank darabont deve continuare a fare film pazzeschi come questo che non è bello come le ali della libertà ma ci manca poco. Alzi la mano chi non si sia commosso a vedere questo film sinceramente però: beh chi non si è commosso è di un gruppo ristrettissimo di persone. Andate a chiedere a qualcuno che l' ha visto com è il miglio verde fatelo e quasi tutti vi risponderanno che questo rientra tra i suoi film preferiti. L' ho visto finora tre volte e non mi ha mai stancato e credo di vederlo ancora altre volte per fare del bene, per far vedere quella cassetta che sta protetta dentro l' armadio anche ai miei amici, perché in questo film c' è qualcosa di speciale, nella storia di un uomo di colore condannato a morte che ha poteri straordinari. In questa storia hanno un ruolo importante anche i cattivi come il poliziotto Percy che è probabilmente uno dei personaggi più sadici della storia del cinema e penso che senza di lui e billy the kid la storia non sarebbe stata molto convincente e intrattenente
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ziogiafo
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lunedì 31 gennaio 2005
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ziogiafo - da vedere con grande concentrazione !!!
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ziogiafo - IL MIGLIO VERDE,1999 - Paul Edgecomb non credeva ai miracoli ... fino a quando non ne fu protagonista. Questa commovente storia tratta da un grande romanzo di Stephen King, inizia con un lungo e appassionante racconto dell'anzianissimo Paul Edgecomb (Tom Hanks), un viaggio nel passato attraverso le sue molteplici esperienze di vita vissuta. Ma quella dell'arrivo del prigioniero nero John Coffey ... uomo morto che cammina ... nel "miglio verde" (il braccio della morte del carcere, dove Paul nel 1935 lavorava come responsabile della vigilanza e capo delle guardie carcerarie) fu un'esperienza indimenticabile ... che gli cambiò per sempre l'esistenza. Un film avvincente che attraverso la delicata tematica, la dura realtà della storia e la grande umanità di tutti i personaggi, riesce a trasmettere un profondo senso di spiritualità.
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ziogiafo - IL MIGLIO VERDE,1999 - Paul Edgecomb non credeva ai miracoli ... fino a quando non ne fu protagonista. Questa commovente storia tratta da un grande romanzo di Stephen King, inizia con un lungo e appassionante racconto dell'anzianissimo Paul Edgecomb (Tom Hanks), un viaggio nel passato attraverso le sue molteplici esperienze di vita vissuta. Ma quella dell'arrivo del prigioniero nero John Coffey ... uomo morto che cammina ... nel "miglio verde" (il braccio della morte del carcere, dove Paul nel 1935 lavorava come responsabile della vigilanza e capo delle guardie carcerarie) fu un'esperienza indimenticabile ... che gli cambiò per sempre l'esistenza. Un film avvincente che attraverso la delicata tematica, la dura realtà della storia e la grande umanità di tutti i personaggi, riesce a trasmettere un profondo senso di spiritualità. Nel "miglio verde" si sentono tutti di passaggio perchè condannati a morte, nel corpo e nello spirito, guardie comprese, ma il gigante John Coffey é in contatto con il soprannaturale e ne riporta tutti i segni e le sofferenze, egli è alla continua e disperata ricerca del "Bene" nell'essere umano. Tre magiche ore di intenso spettacolo che rapiscono lo spettatore e lo trascinano nel mondo dell'introspezione e della riflessione ... Un fantastico cast capitanato da Tom Hanks, uno straordinario Miachael Clarke Duncan nel memorabile ruolo di Coffey e una magnifica regia, fanno di questo film un lavoro di tutto rispetto. - Da vedere con grande concentrazione !!! - Cordiali saluti - ziogiafo
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[+] il miglio verde
(di ilenia7)
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nicolò
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lunedì 4 giugno 2007
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ottimo film per il libro più convincente di king
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Da vecchio, l'ex secondino Paul Edgecombe (Tom Hanks) racconta la sua storia e quella di un miracolato nero (Michael Clarke Duncan), ingiustamente accusato dello stupro/omicidio di due bambine gemelle e condannato a morte nel carcere di Cold Mountain. Il miglio del titolo è, per la cronaca, il lungo corridoio dal pavimento verde che i condannati del carcere sono costretti a percorrere. L'ottimo romanzo di Stephen King - che quando non si concede troppo agli effetti truculenti dimostra davvero di essere un grande scrittore - è diventato fonte d'ispirazione per il bravo Darabont, ex sceneggiatore che, dopo l'eccellente esordio di "Le ali della libertà" (anch'esso tratto da un breve racconto di King), riesce ancora a sorprenderci, venendo purtroppo trascurato dall'Academy - e anche dal pubblico, però - ricevendo 4 candidature agli Oscar ma senza vincerne neanche una.
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Da vecchio, l'ex secondino Paul Edgecombe (Tom Hanks) racconta la sua storia e quella di un miracolato nero (Michael Clarke Duncan), ingiustamente accusato dello stupro/omicidio di due bambine gemelle e condannato a morte nel carcere di Cold Mountain. Il miglio del titolo è, per la cronaca, il lungo corridoio dal pavimento verde che i condannati del carcere sono costretti a percorrere. L'ottimo romanzo di Stephen King - che quando non si concede troppo agli effetti truculenti dimostra davvero di essere un grande scrittore - è diventato fonte d'ispirazione per il bravo Darabont, ex sceneggiatore che, dopo l'eccellente esordio di "Le ali della libertà" (anch'esso tratto da un breve racconto di King), riesce ancora a sorprenderci, venendo purtroppo trascurato dall'Academy - e anche dal pubblico, però - ricevendo 4 candidature agli Oscar ma senza vincerne neanche una. Peccato, perché lo straordinario Michael Clarke Duncan l'avrebbe meritato.
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lady libro
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sabato 30 luglio 2011
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il miglio della vita e della morte
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Guardando un vecchio film in una casa di riposo, l'anziano Paul Edgecomb si commuove ripensando al suo passato e rivela alla sua amica Elaine la sua storia: è il 1935 nel penitenziario di Cold Mountain. Allora Paul, insieme ad alcuni suoi colleghi, lavorava nel braccio della morte, in un posto chiamato "il miglio verde" a causa del colore del pavimento che conduceva nella sala della "Vecchia scintillante", la sedia elettrica, dove i prigionieri venivano uccisi. Tre prigionieri in particolare sono al centro della storia e della vita di Paul: il francese Eduard Delacroix, un tipo leggermente matto ma simpatico che si affeziona profondamente a Mr.
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Guardando un vecchio film in una casa di riposo, l'anziano Paul Edgecomb si commuove ripensando al suo passato e rivela alla sua amica Elaine la sua storia: è il 1935 nel penitenziario di Cold Mountain. Allora Paul, insieme ad alcuni suoi colleghi, lavorava nel braccio della morte, in un posto chiamato "il miglio verde" a causa del colore del pavimento che conduceva nella sala della "Vecchia scintillante", la sedia elettrica, dove i prigionieri venivano uccisi. Tre prigionieri in particolare sono al centro della storia e della vita di Paul: il francese Eduard Delacroix, un tipo leggermente matto ma simpatico che si affeziona profondamente a Mr.Jingles, un topolino giunto per caso nel miglio, Wild Bill, un criminale pazzo e assai violento ma soprattutto John Coffey (come la bevanda ma scritto in modo diverso), un gigantesco uomo di colore accusato di aver stuprato e ucciso due gemelline. Proprio quest'ultimo detenuto cambia completamente la vita di Paul e di tanti altri: infatti si rivela capace di fare miracoli all'altezza di un dio, che salvano vite e risolvono problemi. Tra la morte dei vari detenuti, la violenza, il dolore, la pazzia, Paul si domanda come abbia fatto un simile Miracolo di Dio (così Paul chiama John) ad essere stato artefice di un delitto simile....
Tratto da un libro di Stephen King, questo film è indubbiamente uno dei più belli che il cinema abbia mai conosciuto.
Oltre ad essere sostanzialmente fedele al romanzo da cui è tratto (forse perfino migliore di esso), vanta di un cast d'estrema bravura, in primis Tom Hanks (Paul Edgecomb) e Michael Clarke Duncan (John Coffey) e i cattivissimi Percy e Wild Bill. La cattiveria e il male, il bene e la sofferenza presenti nei cuori e nelle anime dei personaggi sono resi con un realismo tale da lasciare lo spettatore senza parole.
Un messaggio commovente e toccante che va percepito e lasciato nel cuore per sempre.
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gianly
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mercoledì 23 settembre 2009
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grandissimo film
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Frank Darabont torna, dopo "Le Ali Della Libertà", nel contesto delle carceri in questo film tratto da un racconto di Stephen King. Questa volta ci troviamo di fronte a una storia fantastica e reale allo stesso tempo, John Coffey ci viene presentato come un personaggio su cui alleggia un senso di mistero, non si sa da dove esso provenga o chi sia veramente, ma da subito viene caratterizzato molto bene e altrettanto bene interpretato da Duncan(Nomination agli oscar). Il regista riesce a dare quell'atmosfera particolare alla pellicola, alternando momenti più riflessivi e tristi, ad altri più allegri e spensierati. Nonostante una durata molto elevata(siamo sulle 3 ore), è un film che si concentra su diversi aspetti nella storia, in realtà tutti collegati tra loro.
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Frank Darabont torna, dopo "Le Ali Della Libertà", nel contesto delle carceri in questo film tratto da un racconto di Stephen King. Questa volta ci troviamo di fronte a una storia fantastica e reale allo stesso tempo, John Coffey ci viene presentato come un personaggio su cui alleggia un senso di mistero, non si sa da dove esso provenga o chi sia veramente, ma da subito viene caratterizzato molto bene e altrettanto bene interpretato da Duncan(Nomination agli oscar). Il regista riesce a dare quell'atmosfera particolare alla pellicola, alternando momenti più riflessivi e tristi, ad altri più allegri e spensierati. Nonostante una durata molto elevata(siamo sulle 3 ore), è un film che si concentra su diversi aspetti nella storia, in realtà tutti collegati tra loro. Il miglio verde non è solo un luogo, in esso c'è molto di più: ci sono sentimenti, vite che si incrociano, pentimenti, emozioni e stati d'animo, tutto ciò viene trasmesso in maniera profonda e intensa. Una figura curiosa sarà quella di "mr gingles", un topo che farà la sua apparizione nel miglio e diventerà l'ultimo motivo di gioia per un detenuto. Tom Hanks è ottimo in una delle sue migliori interpretazioni, un uomo giusto che non si fa condizionare ed esegue scrupolosamente il suo lavoro, rispettando le regole ma soprattutto avendo il rispetto per le vite dei detenuti, indipendentemente dal motivo per cui sono stati condannati. Le ambientazioni e la fotografia sono particolari e ad effetto anche nei (pochi)esterni, come nelle scene in campagna. E' una storia che seppur avendo come sfondo la condanna a morte, non prende una posizione a riguardo, ma ci trasmette un messaggio forte su come sia facile a volte sbagliare e diventare arbitri della vita(o della libertà) delle persone senza sapere realmente i fatti, accecati dalla rabbia e dal voler trovare a tutti i costi un colpevole. In questo contesto abbiamo l'esempio estremo delle situazione che vede protagonista John Coffey. E' un film molto toccante e in alcuni frangenti anche molto triste. Thomas Newman firma le musiche e ancora una volta riesce a trasmettere emozioni molto forti che coinvolgono ancora di più. "il miglio verde" è uno dei miei film preferiti in assoluto.
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filippo catani
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martedì 21 giugno 2011
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cercare di rimediare
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Un anziano signore in una casa di riposo decide di condividere con un'altra ospite un esperienza sconvolgente che gli era capitata durante la giovinezza quando faceva il capo guardiano del braccio della morte. E così inizierà a raccontare la sconvolgente storia di un detenuto condannato a morte con l'accusa di aver ucciso due bambini. Ma questo detenuto ha qualcosa di speciale.
Partiamo dal titolo: il miglio verde è il termine con cui veniva designato l'ultimo tratto di strada percorso dal condannato dalla sua cella alla sala delle esecuzioni. Il film, tratto da un romanzo di S.King, racconta con drammaticità la vita dei condannati nel braccio della morte e di come i guardiani, per quanto possibile, cercassero di far trascorrere il tempo di avvicinamento alla sentenza nel modo più tranquillo possibile.
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Un anziano signore in una casa di riposo decide di condividere con un'altra ospite un esperienza sconvolgente che gli era capitata durante la giovinezza quando faceva il capo guardiano del braccio della morte. E così inizierà a raccontare la sconvolgente storia di un detenuto condannato a morte con l'accusa di aver ucciso due bambini. Ma questo detenuto ha qualcosa di speciale.
Partiamo dal titolo: il miglio verde è il termine con cui veniva designato l'ultimo tratto di strada percorso dal condannato dalla sua cella alla sala delle esecuzioni. Il film, tratto da un romanzo di S.King, racconta con drammaticità la vita dei condannati nel braccio della morte e di come i guardiani, per quanto possibile, cercassero di far trascorrere il tempo di avvicinamento alla sentenza nel modo più tranquillo possibile. Quello che colpisce e alla fine commuove di questo film non è solo una bellissima trama ricca di colpi di scena e "magia", ma soprattutto è la bravura degli attori che si calano perfettamente nella parte. Su tutti i due protagonisti Hanks e il John Coffey Duncan ma una menzione speciale la merita anche il secondino raccomandato Hutchinson perchè rende la cattiveria del personaggio in maniera sublime. E poi chi di noi a volte attorniato da mille difficoltà, ingiustizie e malattie non avrebbe voglia di fare qualcosa per rimediare? Specie se come Coffey sentiamo come pezzi di vetro che ci dilaniano la testa. Uno dei migliori film anti pena capitale che si siano visti insieme a Dead Man Walking.
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aristoteles
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martedì 4 agosto 2015
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coffey come il caffe'
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Il film ci racconta ,con molta delicatezza,le vite degli ospiti del braccio della morte,denominato miglio verde a causa del colore della pavimentazione che conduce alla sedia elettrica.
Tutta la parte della preparazione alle esecuzioni,l'accoglienza ,la detenzione e l'esecuzione stessa sono descritte con dovizia di particolari,facendo percepire in pieno allo spettatore la drammaticita' dell'evento.
A un certo punto entra in scena Jhon Coffey e la storia assume un'altra dimensione trasformandosi in'autentica favola moderna.
Questo passaggio puo' o non puo' piacere perche' ingentilisce la pellicola ma allo stempo distorce la realta' del "Miglio".
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Il film ci racconta ,con molta delicatezza,le vite degli ospiti del braccio della morte,denominato miglio verde a causa del colore della pavimentazione che conduce alla sedia elettrica.
Tutta la parte della preparazione alle esecuzioni,l'accoglienza ,la detenzione e l'esecuzione stessa sono descritte con dovizia di particolari,facendo percepire in pieno allo spettatore la drammaticita' dell'evento.
A un certo punto entra in scena Jhon Coffey e la storia assume un'altra dimensione trasformandosi in'autentica favola moderna.
Questo passaggio puo' o non puo' piacere perche' ingentilisce la pellicola ma allo stempo distorce la realta' del "Miglio".
A me e' piaciuto.
Strepitosi Tom Hanks e Michael Clark Duncan.
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luigi chierico
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sabato 13 settembre 2014
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un fantastico capolavoro
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Non ce la prendiamo con l’ottimo regista Frank Darabont,se il personaggio di questo film è immaginario,ma con il pregevole autore dell’omonimo romanzo, Stephen King.
C’è di più.Crediamo ai licantropi,agli zombi,ai fachiri,maghi e fattucchiere,crediamo agli esorcisti,ai Frankenstein,perché mai non accettare “uno dei figli di Dio,miracolo vivente”?
L’idea di far ruotare tutto il lunghissimo film(188 minuti)attorno ad un personaggio fantastico non impedisce assolutamente di cogliere i tantissimi momenti belli,brutti e tragici di questo lodevole film,che meglio definirei spettacolo.A prescindere dai poteri soprannaturali del carcerato innocente John Coffey,”come la bevanda, ma scritto molto diversamente”, magnificamente interpretato da Michael Clarke Duncan, che morto a 54 anni ha potuto occupare pochi altri ruoli,occorre soffermarsi su tantissimi aspetti critici e metaforici.
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Non ce la prendiamo con l’ottimo regista Frank Darabont,se il personaggio di questo film è immaginario,ma con il pregevole autore dell’omonimo romanzo, Stephen King.
C’è di più.Crediamo ai licantropi,agli zombi,ai fachiri,maghi e fattucchiere,crediamo agli esorcisti,ai Frankenstein,perché mai non accettare “uno dei figli di Dio,miracolo vivente”?
L’idea di far ruotare tutto il lunghissimo film(188 minuti)attorno ad un personaggio fantastico non impedisce assolutamente di cogliere i tantissimi momenti belli,brutti e tragici di questo lodevole film,che meglio definirei spettacolo.A prescindere dai poteri soprannaturali del carcerato innocente John Coffey,”come la bevanda, ma scritto molto diversamente”, magnificamente interpretato da Michael Clarke Duncan, che morto a 54 anni ha potuto occupare pochi altri ruoli,occorre soffermarsi su tantissimi aspetti critici e metaforici.
La vicenda si svolge a Cold Mountaine,per la cronaca la località è nota oggi per il romanzo e film “Ritorno a Cold Mountaine” con N.Kidman, J.Lowe,R. Zellweger e N Portman,nel 1935 lo stesso anno in cui la gente allegra,ricca e spensierata, ha potuto assistere al film “Cappello a cilindro” con i magistrali attori-ballerini Fred Astaire e Ginger Rogers “come angeli un Paradiso”,film che il condannato a morte chiede di poter vedere prima della esecuzione capitale.Ma non c’era soltanto gente spensierata ed allegra, c’erano i colpevoli di delitti condannati a morte e questa diventa un terribile spettacolo a cui partecipano spettatori,diavoli dell’inferno. Nel carcere vi sono guardie e condannati pieni di grande umanità,la parte del mondo che contesta la morte come espiazione, e la violenza brutale perversa di una legge la si riscontra nella figura di Percy Wetmore Percy Wetmore, uomo di legge, e in Wild Bill Wharton, delinquente per eccellenza.I due sono interpretati magistralmente da Dough Hutchison e Sam Rokwell. Due parti odiose sino all’esasperazione, come esasperante è la condanna a morte e la violenza. Il film contrappone il bene al male, l’amore all’odio,la carità alla violenza.Non c’è un sol momento da dimenticare e sebbene la presenza femminile sia modesta è tanto significativa e determinante in tutti gli eventi.
È d’obbligo ricordare il dono del San Cristoforo(colui che porta Cristo) fatto da Melinda Moores (Patricia Clarkson) al detenuto John Coffey, “un figlio di Dio miracolo vivente, che, come Cristo, porta su di sé tutti i mali del mondo. Quanta poesia in un film che racconta la vita in carcere in attesa di compiere “il miglio verde” per raggiungere la sedia elettrica e “cavalcare il fulmine”. E quanta tenerezza nelle parole di un uomo grande e grosso come John Coffey:” Non ne posso più di vivere in strada, solo come un pettirosso sotto la pioggia, non ne posso più della gente cattiva, che mi fa del male. Per me è come cocci di vetro piantati nella testa… Sono stanco soprattutto del male che gli uomini fanno ad altri uomini. Sono stanco di tutto il dolore che io sento e ascolto nel mondo ogni giorno, ce n'è troppo per me” e,nel passaggio tra la vita e la morte,”La prego capo,non mettermi quella cosa in faccia,non mettermi nel buio,io ho paura del buio!(ricordo Selma,cieca,prima di essere impiccata in “Dancer in the dark”)e per finire l’amore per il topolino Mr. Jingles del detenuto Arlen Bitterbuck(Graham Greene),bruciato vivo sulla sedia elettrica dalla malvagità di John Coffey.Regista ed attori eccezionali.Grazie per averci commossi.chibar22@libero.it
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[+] intenditore...
(di salva66)
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