liberalib
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domenica 9 giugno 2013
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superbo
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Film capolavoro, superba trasposizione del romanzo. Gli interpreti danno il meglio di sé. Non ho mai visto una Kidman tanto espressiva. Malkovich è in uno dei suoi ruoli migliori.
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paride86
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mercoledì 6 giugno 2012
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discreto
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Una superba interpretazione di Nicole Kidman e qualche buona intuizione di Jane Campion non bastano a far decollare "Ritratto di Signora". Pur rimanendo certamente un buon film e un ottimo prodotto, pecca di lentezza e lascia tutta l'introspezione al lavoro degli attori, senz'altro ben diretti.
James Ivory ha diretto delle trasposizioni di gran lunga superiori.
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acquabuona1
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mercoledì 23 novembre 2011
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una parabola esistenziale
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Riportare sullo schermo un libro che oltre a narrare una vicenda tenta di rinnovare lo stesso romanzo dell'800 non è impresa facile. Ci riesce solo in parte Jane Campion che risulta più interessata al tratto melodrammatico della vicenda che alla critica composta ma sostanziale della società borghese dell'epoca. La sensazione di sradicamento che i personaggi esprimono nel libro, in effetti la vicenda si svolge fra quasi tutti americani trapiantati in Europa, non si avverte nel film se non a brevi tratti . Isabel, che percorre una parabola esistenziale che la porterà dalla convinzione di "non sbagliare mai" al dramma della sua solitudine, pare più perseguitata dagli uomini della vicenda che dal suo vero errore principale: anelare ad una libertà che infine diventa incapacità di decidere.
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Riportare sullo schermo un libro che oltre a narrare una vicenda tenta di rinnovare lo stesso romanzo dell'800 non è impresa facile. Ci riesce solo in parte Jane Campion che risulta più interessata al tratto melodrammatico della vicenda che alla critica composta ma sostanziale della società borghese dell'epoca. La sensazione di sradicamento che i personaggi esprimono nel libro, in effetti la vicenda si svolge fra quasi tutti americani trapiantati in Europa, non si avverte nel film se non a brevi tratti . Isabel, che percorre una parabola esistenziale che la porterà dalla convinzione di "non sbagliare mai" al dramma della sua solitudine, pare più perseguitata dagli uomini della vicenda che dal suo vero errore principale: anelare ad una libertà che infine diventa incapacità di decidere. La Kidman interpreta con trasporto il personaggio che da parte sua Malkovich rende subito totalmente negativo.
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anita intra
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domenica 19 giugno 2011
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ritratto poco autentico
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Ritratto di Signora, molto curato nell'ambientazione, negli arredi e nei costumi, un film formalmente elegante e ricercato.
La Kidman , interprete straordinaria , ingenuamente prigioniera dalla propria illusione di liberta' . A tratti manca di verita' e nonostante sia apprezzabile, non e' certamente il miglior film della Champion.
Anita Intra
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mondolariano
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domenica 1 maggio 2011
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il ritratto dell'insicurezza
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La rinuncia al matrimonio per amore della libertà: quanti nobili cuori sono rimasti vittima di questa teoria! Quanti cuori respinti e quante occasioni perdute per chi pensa di essere libero! Libertà senza scopo, impersonata dalla magnifica Kidman nel capolavoro della sua carriera di attrice. E’ un ritratto di donna insicura, che soffre senza darlo a vedere e punita da un amore sbagliato. Ma come fa a non accorgersi della meschinità del suo uomo? Questo è forse il punto debole del film: un John Malkovich troppo visibilmente antipatico per ingannare chiunque. Un altro punto debole è l’indifferenza con la quale si passa dal mondo inglese a quello italiano senza che emerga alcuna differenza (la raffinatezza dei salotti è sempre la stessa, nonostante l’aggiunta del Duomo di Firenze).
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La rinuncia al matrimonio per amore della libertà: quanti nobili cuori sono rimasti vittima di questa teoria! Quanti cuori respinti e quante occasioni perdute per chi pensa di essere libero! Libertà senza scopo, impersonata dalla magnifica Kidman nel capolavoro della sua carriera di attrice. E’ un ritratto di donna insicura, che soffre senza darlo a vedere e punita da un amore sbagliato. Ma come fa a non accorgersi della meschinità del suo uomo? Questo è forse il punto debole del film: un John Malkovich troppo visibilmente antipatico per ingannare chiunque. Un altro punto debole è l’indifferenza con la quale si passa dal mondo inglese a quello italiano senza che emerga alcuna differenza (la raffinatezza dei salotti è sempre la stessa, nonostante l’aggiunta del Duomo di Firenze). A parte questo, però, si tratta di un raffinatissimo ritratto dove ogni colore è pennellato al millimetro: emozioni, dialoghi, costumi, scenografie, arredamenti e tutto il corredo dell’Ottocento aristocratico (ma la servitù veste abiti settecenteschi).
Finale indefinibile, che contrariamente al romanzo si apre alla massima libertà d’interpretazione.
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[+] due culture diverse
(di arnaco)
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martin donovan
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venerdì 29 agosto 2008
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e martin donovan???
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L'attore che interpreta la parte del cugino della protagonista (appunto Martin Donovan) mi sembra degno di nota, eppure non compare neppure nel cast... perchè?
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fidelio
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lunedì 21 luglio 2008
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une belle fille
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una graziosa ragazza.è così che viene salutata,da alcune nobildonne inglesi,la,da subito irrequieta,Isabel Archer.molto di più,decisamente.ingenuamente viva dei suoi sogni e delle sue belle speranze,Isabel è la protagonista di un film di formazione in cui una donna rende bene i turbamenti di una splendida,struggente donna in fieri,fedele all'anima del romanzo americano in cui James esprime come pochi e,soprattutto come poche,una propensione profonda all'ascolto della voce silenziosa dell'animo altrui.Più che superba interpretazione di N.Kidman,una musica il suono del suo intenso respiro,la vera colonna sonora del film.Bellissimi gli occhi dell'ammalato cugino-amante.Da segnalare,tra gli altri,alcuni momenti imperdibili:il sogno erotomane ed erotofilo in cui Isabel è posseduta da più uomini sotto lo sguardo attento del cugino,l'intensità dell'incontro sotto l'ombrellino con un odioso,irriverente J.
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una graziosa ragazza.è così che viene salutata,da alcune nobildonne inglesi,la,da subito irrequieta,Isabel Archer.molto di più,decisamente.ingenuamente viva dei suoi sogni e delle sue belle speranze,Isabel è la protagonista di un film di formazione in cui una donna rende bene i turbamenti di una splendida,struggente donna in fieri,fedele all'anima del romanzo americano in cui James esprime come pochi e,soprattutto come poche,una propensione profonda all'ascolto della voce silenziosa dell'animo altrui.Più che superba interpretazione di N.Kidman,una musica il suono del suo intenso respiro,la vera colonna sonora del film.Bellissimi gli occhi dell'ammalato cugino-amante.Da segnalare,tra gli altri,alcuni momenti imperdibili:il sogno erotomane ed erotofilo in cui Isabel è posseduta da più uomini sotto lo sguardo attento del cugino,l'intensità dell'incontro sotto l'ombrellino con un odioso,irriverente J.Malkovich,la sosta dell'Isabel,moglie e donna perduta nel viale ombroso,a prendere respiro,a ristorare le membra stanche da una guerra quotidiana e spietata,la rivelazione e la resa di Isabel al capezzale del cugino morente( una delle più belle dichiarazioni cinematografiche ),il bacio nella neve,la speranza di salvezza,la fuga e,infine,quello sguardo ancora ingenuo ma determinato che Isabel rivolge all'infinito.Lo spettatore non saprà mai verso chi o cosa,verso quale strda,comunque dolorosa.finale forse annunciato dall'affermazione di partenza,quando Isabel,all'ombra di verdi rami afferma di"adorare i fossati"...
Decisamente da vedere,magico,rende onore alla SIGNORE che con lucida passione si accingono al difficile compito di rispettare le proprie,seppur tremendamente sbagliate,scelte.
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livia
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lunedì 31 marzo 2008
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non mi piace
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l'ho visto fino in fondo solo perchè speravo in un risvolto che gli restituisse davvero il senso. film lungo e inutile
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francesco
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mercoledì 28 novembre 2007
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la storia di una donna...
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Davvero un bel film sebbene la regia non sia esattamente originale e il film non sia perfetto. Difetti che scompaiono di fronte la bravura della Kidman davvero calata nel ruolo...
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lucy
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martedì 17 aprile 2007
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ottimo
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