Thriller morboso ed edipico,sconosciuto ma da recuperare.Ambientato in una zuccherosa villetta monofamilare,dove il protagonista non fa il minimo sforzo per reprimere le proprie perverse nevrosi e non suscita pietà o simpatia,ma è circondato da elementi(donne) non meno deviati di lui.E che finiranno inevitabilmente per portarlo oltre il limite.Harrington riduce al minimo la violenza,delinea con cura tutti i personaggi e crea un'atmosfera lugubre permeata da humor nero e una sottile cattiveria di fondo che lascia il segno(l'uccisione del ratto è assai sgradevole).Originale il modo in cui è trattato il rapporto tra Terry e la sua coinquilina,che non prevede il lieto fine.
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Thriller morboso ed edipico,sconosciuto ma da recuperare.Ambientato in una zuccherosa villetta monofamilare,dove il protagonista non fa il minimo sforzo per reprimere le proprie perverse nevrosi e non suscita pietà o simpatia,ma è circondato da elementi(donne) non meno deviati di lui.E che finiranno inevitabilmente per portarlo oltre il limite.Harrington riduce al minimo la violenza,delinea con cura tutti i personaggi e crea un'atmosfera lugubre permeata da humor nero e una sottile cattiveria di fondo che lascia il segno(l'uccisione del ratto è assai sgradevole).Originale il modo in cui è trattato il rapporto tra Terry e la sua coinquilina,che non prevede il lieto fine.Ottima la prova del 24enne semiesordiente Savage,al suo primo ruolo da protagonista.Dispiace che a parte Cimino ne "Il Cacciatore" pochissimi altri registi ne abbiano valorizzato veramente le qualità.Anche il cast femminile comunque non è da meno,tra glorie decadute e future starlet(Cindy Williams sarebbe diventata protagonista dei telefilm "Laverne" e "Shirley").
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