Sartana nella valle degli avvoltoi

Lento, lentissimo, il film sembra adeguarsi al pessimismo di fondo del protagonista, bene interpretato da un William Berger in ottima forma. Eccellente appare anche Wayde Preston nel ruolo dell’antagonista. Roberto Mauri disegna una sorta di antieroe in sintonia con i codici del genere ma senza la cinica ferocia nella persecuzione degli avversari. Tra l’altro non si chiama neppure Sartan. Il suo nome è Lee Calloway e il “soprannome di Sartana” gli viene affibbiato in un’unica scena a, al punto da far sospettare che l’utilizzo del nome del pistolero nero portato al successo da Carnimeo sia stato deciso successivamente per ragioni di... botteghino. Del tutto inadeguata appare invece la colonna sonora di Augusto Martelli che in qualche sequenza diventa addirittura fastidiosa. [+]

Lento, lentissimo, il film sembra adeguarsi al pessimismo di fondo del protagonista, bene interpretato da un William Berger in ottima forma. Eccellente appare anche Wayde Preston nel ruolo dell’antagonista. Roberto Mauri disegna una sorta di antieroe in sintonia con i codici del genere ma senza la cinica ferocia nella persecuzione degli avversari. Tra l’altro non si chiama neppure Sartan. Il suo nome è Lee Calloway e il “soprannome di Sartana” gli viene affibbiato in un’unica scena a, al punto da far sospettare che l’utilizzo del nome del pistolero nero portato al successo da Carnimeo sia stato deciso successivamente per ragioni di... botteghino. Del tutto inadeguata appare invece la colonna sonora di Augusto Martelli che in qualche sequenza diventa addirittura fastidiosa.
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Un Sartana anomalo questo diretto da Roberto Mauri. Lee Caloway detto "Sartana" viene interpretato (dopo i vari Gianni Garko,Giorgio Ardisson,Jeff Cameron e Chet Davis)da un bravissimo William Berger insolitamente tranquillo e silenzioso. Un Sartana anomalo, più egoista del solito, sempre un bandito, ma come al solito un bandito buono al servizio della giustizia. Ottime caratterizzazioni dei cattivi Wayde Preston e dell'italiano Aldo Berti. Girato interamente in Italia il film si avvale della splendida musica di Augusto Martelli, che canta anche la sigla di apertura, il quale conferisce al film un'atmosfera poco western ma decisamente affascinante. La sparatoria finale con musica al carillon è veramente unica nel genere.