Per il quarto western della sua carriera da regista il buon Alfonso Brescia, che si firma Al Bradley sceglie una storia dai riflessi gialli. Nonostante le inevitabili lentezze e i problemi di realizzazione provocati dal basso budget ha saputo conquistare nel corso degli anni gli appassionati di questo genere che l’hanno inserito tra le pellicole di culto. Oltre a una superba interpretazione di Nello Pazzafini spicca il personaggio inquietante e sfuggente di Saxson. Il risultato è apprezzabile se si pensa per ridurre i costi che tutto è frutto di riciclo di film precedenti, dalle scenografie alla musica di Lallo Gori. In alcune sequenze l’azione è accompagnata dal tema conduttore di "Arrivano Django e Sartana.
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Per il quarto western della sua carriera da regista il buon Alfonso Brescia, che si firma Al Bradley sceglie una storia dai riflessi gialli. Nonostante le inevitabili lentezze e i problemi di realizzazione provocati dal basso budget ha saputo conquistare nel corso degli anni gli appassionati di questo genere che l’hanno inserito tra le pellicole di culto. Oltre a una superba interpretazione di Nello Pazzafini spicca il personaggio inquietante e sfuggente di Saxson. Il risultato è apprezzabile se si pensa per ridurre i costi che tutto è frutto di riciclo di film precedenti, dalle scenografie alla musica di Lallo Gori. In alcune sequenze l’azione è accompagnata dal tema conduttore di "Arrivano Django e Sartana...è la fine".
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