E' un western uscito nel 1966, con la regia di Sidney J. Furie, il titolo originale The Appaloosa si riferisce ad una particolare razza di cavalli pezzati di buona qualità e allevati dagli indiani (in origine: i Nasi forati).
Furie è stato un discreto artigiano di Hollywood (era anche sceneggiatore e produttore) con un buon curriculum come direttore nei più diversi generi (Ipcress, I ragazzi della compagnia C sulla guerra in Viet Nam, L'aquila d'acciaio, Le ragazze nel pallone).
Siamo nel 1870, Matt Fletcher ritorna dopo diversi anni nel Texas in una piccola fattoria dove un un bravo messicano essendo orfano lo aveva allevato con il figlio Paco (Rafael Campos), ormai sposato con 5 figli, Matt ha combattuto con i sudisti e poi ha vagabondato si presume facendo il pistolero. Matt ha uno stallone Appaloosa e il suo sogno è di creare con Paco un grande ranch allevando i cavalli di quella razza pregiata. L'incontro brutale con il prepotente messicano Medina (John Saxon) che ha grandi proprietà e fa incusioni banditesche nel Texas, impedisce la realizzazione del sogno, Medina ha accompagnato nella città di confine la sua amante Trini (Anjonette Comer) e si scontra per un equivoco con Matt. Per vendicarsi gli ruba il cavallo pezzato, Matt cerca di riprenderselo ma ubriaco è sopraffatto deriso ed appeso ad una trave da Medina e dal suo luogotenente, i due ritornano in Messico con il cavallo. Matt cerca di recuperare il suo cavallo e attraversa il confine, si taglia barba e capelli e si veste come un messicano per non farsi riconoscere, pur sapendo che Medina ha un esercito di pistoleros. Matt che vede Trini è però catturato dagli uomini di Medina che lo sfida a "braccio di ferro" il perdente viene morso da uno scorpione, il che succede per Matt, che creduto moribondo, viene abbandonato, ma è soccorso da Trini, che si è innamorata di lui e che è trattata con violenza da Medina, la donna lo nasconde e lo fa curare da un pastore. Nel finale Matt guarito riesce a riprendersi il cavallo e dopo avere ucciso alcuni pistoleros riesce a uccidere Medina, con Trini si allontana e ritorna con lei alla fattoria di Paco per realizzare il suo sogno di creare un grande ranch.
Innanzitutto è da lodare l'ambientazione della vicenda nei convolgenti panorami dell'Arizona e della California (oltre che dello Utah), valorizzati da una splendida fotografia in Technicolor, l'incipit iniziale con il cavaliere solitario che si avvicina sempre più ad una casa isolata è suggestivo ed è ripreso dall'incipit di Sentieri selvaggi di John Ford. Mentre il soggetto è interessante la sceneggiatura presenta delle criticità, in certi punti appare approssimativa, ad esempio troppo concisa la ricerca/vendetta di Matt, che in modo banale e frettoloso cerca di riprendersi il cavallo, superficiale anche l'intermezzo sentimentale, a questo si aggiunge a una direzione lenta, un pò sonnolente , manca al film un ritmo più veloce, anche se, a onor del vero, la scena finale con la sparatoria nei monti innevati rimedia a questi difetti risultando efficace e pregevole. Quanto all'interpretazione di Marlon Brando, della cui bravura non si discute, in questo film non eccelle, l'attore probabilmente non si sentiva nella parte e il risultato è una recitazione mediocre. Più convincente John Saxon attore discreto più caratterista che protagonista (Gli inesorabili, Il Cardinale) che qui effettua una eccellente prestazione nella parte del cattivo Medina che gli valse la nomination al Golden Globe come migliore attore n.p.. La protagonista femminile Anjonette Comer brava atttrice (Il caro estinto, I cannoni di San Sebastian, Coniglio non scappare) ebbe una breve carriera cinematografica per poi passare alla Tv, in questo film recita più che discretamente l'amante delusa di Medina.
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