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. Raffaello Matarazzo, il regista del mélo all'italiana(purtroppo anche apologeta del fascismo, negli anni del regim), nel 1957, realizza"L'ultima violenza", film sceneiggato da Aldo De Benedetti, buon commediografo. Un film nei canoni tipici del regista(mélo, chiaramente), con la figlia più giovane che invece è figlia della figlia maggiore del ricco padre di famiglia che, nonostante la giovane età. si sta sposando con un giovane medico, che ha preso la condotta del paese. Tutto nei canoni, come si è detto, con la"agnitio"di rivelazione di paternità della ragazza nel prefinale, come anche la rivelazione dell'eredità lasciata ai diversi figli, compreso il figlio "discolo", maturo giocatore incallito come tale(Riccardo Garrone). Matarazzo dirige con diliigenza, facendo anche attenzione ai momenti.clou nei quali inserire le novità, le rivelazioni, i momenti topici. Lo fa con accortezza, con prudenza, ma anche con una certa attenzione a quella che, tra virgolette, potremmo chiamare"suspense", per cui non si può veramente"buttare via nulla"... Da valutare comunque con lode agli/interpreti: oltre a Lorella de Luca e Yvonne Sanson, ci sono Enzo Garinei, in un piccolo ruolo, come Aldo Silvani, In complesso, a più di sessant'anni di distanza, il film rierva ancora qualche sorpresa anche per gli smaliziati spettatori di oggi. El Gato
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