Ordet

Edoardo Bruno

Ordet (La parola) di Carl Th. Dreyer ha riportato il clima della MOstra ai tempi in cui il film prestava allo spettatore l’occasione di un discorso critico, muoveva all’analisi, richiedeva al cronista attento, precise conoscenze di linguaggio. Dreyer ci ha riportati a questo bisogno di parlare di stile: il suo ultimo film è infatti una precisa costruzione espressiva, una chiara attestazione di fede nel linguaggio del film. Vi si ritrova subito la somma delle sue esperienze precedenti, l’aria limpida e sobria di Jeanne d’Arc, l’illuminazione plastica e tonale del Vampiro, la chiara nudità dell’austera famiglia patriarcale de Il padrone di casa, la composizione pittorica del Dies irae. [...]

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