Questo film si affaccia al concetto di teatralità con potenza incredibile: José Ferrer è un genio, un Robert Downey Junior ante tempora. La sua espressività, lo stile inafferrabile gli sono valsi non a caso un Oscar come Migliore Attore. Muovendosi in uno spazio filmico pur ristretto, sobriamente teatrale, deliziosamente farsesco, la sua abilità e dialettica stupiscono per tutto il film. Questo film fa innamorare, fra un colpo di spada e l'altro, tra una poesia e quella dopo. Il regista Micheal Gordon stupisce senza dover ricorrere a cliché, si mantiene fedele all'opera teatrale, eppure la condisce con un mimetismo del suo protagonista e dei comprimari senza pari.
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Questo film si affaccia al concetto di teatralità con potenza incredibile: José Ferrer è un genio, un Robert Downey Junior ante tempora. La sua espressività, lo stile inafferrabile gli sono valsi non a caso un Oscar come Migliore Attore. Muovendosi in uno spazio filmico pur ristretto, sobriamente teatrale, deliziosamente farsesco, la sua abilità e dialettica stupiscono per tutto il film. Questo film fa innamorare, fra un colpo di spada e l'altro, tra una poesia e quella dopo. Il regista Micheal Gordon stupisce senza dover ricorrere a cliché, si mantiene fedele all'opera teatrale, eppure la condisce con un mimetismo del suo protagonista e dei comprimari senza pari. Un film che mi ha veramente sorpreso, che ho preferito anche al pur ottimo remake con Depardieau.
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