Pietro Bianchi
Il segno di Zorro è soprattutto il segno della scarsità di soggetti nella produzione americana. Adesso è la volta delle indimenticabili creazioni di Douglas Fairbanks. Ieri abbiamo visto con mediocre divertimento l'edizione a colori sí, ma senza Doug, di Robin Hood; oggi è la volta di un altro classico del cinema muto, Il segno di Zorro, e il divertimento non è stato maggiore.
L'atmosfera in cui si svolge il nuovo Segno di Zorro è assai diversa da quella dell'antico, anche se i tempi e i luoghi sono identici. [...]
di Pietro Bianchi, articolo completo (2893 caratteri spazi inclusi) su 12 Marzo 1946