L'allegro tenente

Mario Gromo

Ernst Lubitsch è un po' il Franz Lehar del cinema; e lo è diventato con una svolta quasi improvvisa. Si era specializzato in film macchinosi, dalla costosa e complicata tessitura e fu chiamato a Hollywood perché vi presiedesse Rosila, con Mary Pickford, e Il paradiso proibito, con Pola Negri. Prima, in Germania, aveva firmato nientemeno che Sumurum, Annna Bolena,La Dubarry; ma, subito dopo Rosila, firma Il ventaglio di Lady Windermere, dove affiorano caustiche doti d'osservazione, in una ilare tristezza e In una delicata ironia: Era una non piccola novità, per gli schermi americani; e apriva la via anche al successo dell'attore Menjou, dovuto a mezzi non troppo diversi anche se in minore. [...]

di Mario Gromo, articolo completo (2301 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957