Baler

Ambientato nel 1898, all'epoca della guerra d'indipendenza delle Filippine, questo dramma storico diretto da Mark Meily si svolge nella cittadina di Baler, amministrata e occupata da un battaglione di 57 fucilieri dell'esercito spagnolo. Basato su fatti realmente accaduti, il film racconta la storia d'amore tra Celso, un soldato metà spagnolo e metà filippino, e Feliza, una ragazza del luogo, il cui padre nutre rancore verso gli spagnoli per l'uccisione dello zio e lo stupro della sorella.
Gli incontri clandestini tra Celso e Feliza diventano, tuttavia, quasi impossibili quando i ribelli filippini, imbaldanziti dalle vittorie in altri punti del paese e dal ritorno del generale Aguinaldo da Hong Kong, attaccano a più riprese il battaglione, costringendolo a cercare rifugio nella chiesa locale. Durante l'assedio durato un anno (conosciuto nella storia delle Filippine come "l'assedio di Baler"), il battaglione non è a conoscenza del fatto che la Spagna si è arresa alle Filippine, ora diventate una repubblica, e che sta cedendo diverse colonie come Cuba e Porto Rico agli Stati Uniti. Quando, attraverso un giornale, giunge la notizia della sconfitta, il battaglione di Baler è l'ultima unità spagnola ad arrendersi, ma questo ritardo ha cambiato per sempre il corso di tutte le loro vite.
Il terzo lungometraggio di Meily, che segna una svolta rispetto alle commedie Crying Ladies e La Visa Loca, ambientate ai giorni nostri, mostra una seria determinazione nel suo approccio storico. Costruito essenzialmente come melodramma per famiglie ambientato in un periodo di grandi cambiamenti nella nazione nascente, il film illustra anche il mix di culture, di lealtà e affinità che caratterizzano le diverse origini della società e dei cittadini delle Filippine. In questo film non vi sono personaggi davvero "buoni" o "cattivi", ma piuttosto diverse sfumature di etnie e ideali. La storia d'amore interculturale che fa da perno alla narrazione viene riecheggiata dalle lealtà divise all'interno del battaglione e della famiglia.
Molto apprezzata la partecipazione della star del cinema filippino Philip Salvador nel ruolo del veemente padre, mentre Anne Curtis è incantevole nel ruolo della figlia determinata ad amare il presunto nemico. La ribellione, in questo caso, non avviene soltanto sul campo di battaglia, ma anche fra le mura domestiche. Baler ha stravinto alla 34esima edizione del Metro Manila Film Festival ottenendo ben dieci premi, tra i quali quelli per il miglior film, la miglior regia, la migliore sceneggiatura e la migliore fotografia.

Scheda a cura di FEFF 2009