Titolo originale | Raye Makhfi |
Anno | 2001 |
Genere | Commedia |
Produzione | Italia, Iran, Canada, Svizzera |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Babak Payami |
Attori | Nassim Abdi, Cyrus Abidi, Youssef Habashi, Farrokh Shojaii, Gholbahar Janghali . |
MYmonetro | 3,00 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Un soldato è di guardia su un'isola deserta. Al risveglio da un sonnellino vede paracadutare un'urna per le elezioni. Di lì a poco giunge via mare una giovane donna incaricata di farle svolgere in modo regolare. Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO SÌ
|
Un soldato è di guardia su un'isola deserta. Al risveglio da un sonnellino vede paracadutare un'urna per le elezioni. Di lì a poco giunge via mare una giovane donna incaricata di farle svolgere in modo regolare. A lui toccherà accompagnarla con la sua jeep per consentirle di far votare i pochi abitanti. Attraverso un deserto in cui sorge un inutile semaforo e le strade polverose dei villaggi si sviluppa un rapporto di stima reciproca tra l'uomo e la donna e, forse, anche qualcosa di più. Film dai lentissimi ritmi iniziali superati i quali si può scoprire la delicatezza di una narrazione che non dimentica mai che la società, con le sue regole di convivenza, è composta da uomini e donne capaci di un sentire che nessuna regola di separazioni tra i sessi può elidere. Non solo il voto è segreto, a volte lo sono anche i sentimenti. Ma qualcosa può trasparire e allora la diffidenza iniziale si trasforma in apertura all'altro.
Un altro buon film testimonia del periodo di felicità creativa vissuto adesso dal cinema dell'Iran, della sua rara capacità di conciliare il realismo quotidiano con uno stile alto di gran sapienza estetica. Il regista Payami, 35 anni, nato a Teheran, è cresciuto in Canada prima di tornare a lavorare nel suo Paese; il film è finanziato soprattutto dagli italiani di Fabrica Cinema (Marco Muller) e di [...] Vai alla recensione »
C'è un precedente poco noto a Il voto è segreto, vincitore del premio per la migliore regia all'ultima Mostra di Venezia. Si tratta di un film collettivo presentato anch'esso al Lido, ma l'anno scorso, e intitolato Tales of a Island. Nell'episodio che porta la firma di Mohsen Makhmalbaf si racconta, in forma poetica, la sesta elezione del parlamento iraniano e la vittoria del presidente Kathami.
Uno dei film più interessanti passati nella selezione ufficiale dell'ultimo Festival di Venezia, premiato con un Leone per la miglior regia, è Il voto segreto del regista iraniano Babak Payami, coprodotto da Fabrica grazie all'intervento, sempre attento e preciso, di Marco Muller. L'interesse in questo caso, è duplice e riguarda il film, per la messa in scena e la chiave di lettura scelta, in relazione [...] Vai alla recensione »
Nel blu profondo della notte, un aereo lascia cadere un oggetto ancora più esplosivo d'una bomba: una cassa con i documenti che, l'indomani, renderanno possibile il voto agli abitanti dell'isoletta di Kish. Così inizia Il voto è segreto ( Raye makhfi, Iran, Italia, Svizzera e Canada, 2001, 100'), piccolo film, tenero e luminoso che viene, una volta di più, dal cinema iraniano, ma che sa parlare una [...] Vai alla recensione »
La democrazia di Kamenei (anche se non c'è alcun riferimento diretto all'Iran) alla prova del voto nelle periferia della nazione. Una dirigente dell'ufficio elettorale, accompagnata da un soldato che non accetta il ruolo istituzionale di una donna, visita capanne, oasi, postazioni industriali e barchette-abitazioni sulla costa con un'urna di cartone e il timbro della stato nel giorno del voto politico. [...] Vai alla recensione »
Iran, ai confini del mondo. Anzi, ai confini dello stesso Iran: Il voto è segreto, di Babak Payami, ci porta in una sospesa terra di nessuno, un’isola deserta dove il tempo si è fermato da secoli, da millenni. La fissità eterna della natura, le ere geologiche sembrano avere coinvolto anche le persone che si aggirano per quei luoghi inospitali. Due soldati, rari abitanti, una giovane donna appena giunta [...] Vai alla recensione »