Anno | 1962 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Durata | 113 minuti |
Regia di | Vittorio De Sica |
Attori | Françoise Prévost, Maximilian Schell, Fredric March, Sophia Loren, Robert Wagner, Gabriele Tinti Rolf Tasna, Piero Leri. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,00 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento martedì 26 marzo 2019
Un ufficiale della Wehrmacht si è rinchiuso, alla fine della guerra, in casa del padre, per paura di essere imprigionato. Una volta conosciuta Johanna... Ha vinto un premio ai David di Donatello,
CONSIGLIATO SÌ
|
Un ufficiale della Wehrmacht si è rinchiuso, alla fine della guerra, in casa del padre, per paura di essere imprigionato. Una volta conosciuta Johanna, moglie del fratello, capisce di non potere più vivere in quelle condizioni e fugge dal proprio nascondiglio. Arrestato, viene subito rilasciato grazie alla stessa Johanna; la vita però gli riesce difficile anche al di fuori della prigione e dell'antico nascondiglio: sconterà la sua codardia ed il suo amore per la cognata con la morte in un banale incidente.
Johanna e suo marito si recano dal padre di quest'ultimo ad Altona, scoprendo che l'uomo è ammalato gravemente con pochi mesi di vita.La donna scoprirà che in casa vi è il fratello del marito,un ex nazista che da quindici anni vive in un una stanza convinto che la Germania fuori sia disintegrata.Johanna si innamorera di lui,fino a quando scoprirà la sua colpevolezza [...] Vai alla recensione »
Les séquestrés d’Altona non era cento il dramma più solido di JeanPaul Sartre, ma era tra quelli in cui, con più fermo rigore e con logica più serrata, si affrontavano i temi tanto dibattuti della responsabilità collettiva e della giustificazione dei propri atti di fronte a se stessi ed ai posteri. Suo protagonista era il figlio di un potente industriale tedesco che, durante la guerra, non aveva esitato [...] Vai alla recensione »
L'accostamento di Zavattini (e De Sica) al Sartre de I sequestrati di Altona, un "incontro" per molti versi difficile e contraddittorio, si può comprendere benissimo alla luce di un'idea che deve avere colpito profondamente l'intelligenza e la passione civile degli sceneggiatori nell'atto in cui si apprestavano alla rielaborazione cinematografica di quel testo.