Johanna e suo marito si recano dal padre di quest'ultimo ad Altona, scoprendo che l'uomo è ammalato gravemente con pochi mesi di vita.La donna scoprirà che in casa vi è il fratello del marito,un ex nazista che da quindici anni vive in un una stanza convinto che la Germania fuori sia disintegrata.Johanna si innamorera di lui,fino a quando scoprirà la sua colpevolezza e lo abbandonerà.Il padre ora ha solo un desiderio continuare la sua industria navale lasciando succedere il figlio ex nazista,ma la tragedia è troppo vicina.De Sica dirige un dramma tratto dall'opera teatrale di Sartre,il risultato non è male, e questa prova sperimentale viene superata sufficientemente.
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Johanna e suo marito si recano dal padre di quest'ultimo ad Altona, scoprendo che l'uomo è ammalato gravemente con pochi mesi di vita.La donna scoprirà che in casa vi è il fratello del marito,un ex nazista che da quindici anni vive in un una stanza convinto che la Germania fuori sia disintegrata.Johanna si innamorera di lui,fino a quando scoprirà la sua colpevolezza e lo abbandonerà.Il padre ora ha solo un desiderio continuare la sua industria navale lasciando succedere il figlio ex nazista,ma la tragedia è troppo vicina.De Sica dirige un dramma tratto dall'opera teatrale di Sartre,il risultato non è male, e questa prova sperimentale viene superata sufficientemente.Aspetti importanti non mancano,le immagini dipinte sui muri come fossero scolpite nell'inconscio metaforizzato dalla stanza, e quando esce da essa sembra come uscire dal suo passato,la scena della rappresentazione teatrale Brechtiana appare originale e profonda, nel teatro c'è la riproduzione e quindi la verità che è stata, nella realtà a volte l'illusione.Scritto da Zavattini e Abby Mann,non abbandona le tematiche desichiane del destino e del fato legato alla debolezza umana.Intellettuale e profondo al punto giusto.
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