The Philanthropist
L'inizio del nuovo anno è sempre un momento chiave per la partenza delle nuove serie televisive e grazie a un'offerta molto ampia sia dei canali del digitale terrestre che di quelli satellitari, c'è veramente l'imbarazzo della scelta. In questa sede desideriamo così segnalare quelle saranno le serie da vedere in questi primi tre-quattro mesi del 2010.
Cominciamo con The Philanthropist (dal 5 febbraio su Joi), ispirata alla vita del miliardario Bobby Sager. Teddy Rist (James Purefoy), ricchissimo, cambia la propria vita dopo la morte del figlio e decide di aiutare popoli in difficoltà grazie alle sue disponibilità finanziarie. Il taglio assolutamente avventuroso, le affascinanti ambientazioni, uno stile di ripresa cinematografico (il budget di produzione è notevole), e l'interpretazione perfetta di Purefoy che seduce donne e si emoziona per i drammi della vita fanno di The Philanthropist una serie coinvolgente e diversa da molte altre.

White Collar
White Collar (da Aprile su Fox) potrebbe essere una delle tante serie crime drama in stile buddy movie, ma con il supporto di due protagonisti perfetti in parte (Tim DeKay è l'agente dell'FBI Peter Burke, Matthew Bomer è il truffatore Neal Caffrey), dei grandi comprimari (uno su tutti l'amico informatore Mozzie, Willie Garson) e una sceneggiatura fra il serio e l'ironico si trasforma in un piccolo gioiello che fa il verso ad Hardcastle e McCormick e che sorprende con numerosi colpi di scena. Il personaggio di Neal Caffrey è la vera essenza dell'affascinante ladro gentiluomo.

V – The Series
Nel 1983 la serie Visitors aveva inquietato un pubblico televisivo non abituato a un prodotto così innovativo. Oggi il remake di quella serie (dal 4 marzo su Joi) con effetti speciali e ambientazioni senza dubbio d'effetto si ripresenta sugli schermi guidata dalla protagonista Elizabeth "Juliet" Mitchell. L'idea che una cellula reazionaria che ha al suo interno delle forze di giustizia si ribelli a un conquista apparentemente positiva da parte di un popolo alieno è molto interessante.

Cougar Town
Se Muccino ci dipinge dei quarantenni malinconici, nostalgici e insoddisfatti, lo stesso non fa Cougar Town (dal 5 febbraio su Fox Life) con Jules Cobb (Courteney Cox), una quarantenne divorziata con un figlio, pronta a reagire alla propria condizione frequentando uomini più giovani. Una vita al femminile con grande senso autocritico, che in forma di commedia affronta tematiche tipiche della mezza età.

Modern Family
Modern Family (dal 5 febbraio su Fox Life) è un geniale mockumentary accolto molto positivamente dalla critica americana. È la storia di tre famiglie che si raccontano e che rappresentano stereotipi originali e ironici di una società in crisi di valori per cui la "casa" diventa un punto di riferimento. La messa in scena con camera fissa e interviste ai protagonisti è estremamente innovativa e funzionale.

The Vampire Diaries
Siamo nell'era dei vampiri e The Vampire Diaries (dal 3 febbraio su Mya), la serie tv basata sulla saga di libri Il diario del vampiro è un teen drama che come sceneggiatura e interpretazioni soppianta Twilight. I vampiri in questione sono attuali e moderni, non soggetti a tradizioni come in parte quelli di True Blood. Il fascino del vampiro è sempre più vivo.

Warehouse 13
L'ignoto e il fantastico hanno dei precedenti illustri sul piccolo schermo. E Warehouse 13 (dall' 1 febbraio su Steel) può essere considerato a tutti gli effetti un figlio di X-Files. Protagonisti sono due agenti dei servizi segreti Myka Bering (Joanne Kelly) e Peter Lattimer (Eddie McClintock) che vengono assegnati a un magazzino apparentemente inesistente dove sono conservati oggetti misteriosi e soprannaturali. Bering e Lattimer dovranno andare alla ricerca di nuovi oggetti o di quelli scomparsi. Più ironico e sopra le righe di Fringe, Warehouse 13 avrà i suoi estimatori.

Southland
Il trend dei reality show ha sicuramente ispirato gli sceneggiatori di Southland (dal 4 febbraio su AXN), che mette in scena il quotidiano di alcuni agenti di polizia di un distretto LAPD. Girata con camera a mano e seguendo le regole della televisione-verità, la serie unisce personale e professionale delle singole giornate dei protagonisti. Ne esce un quadro estremamente duro quanto reale estremamente coinvolgente. Tra i protagonisti Benjamin McKenzie, in un ruolo atipico dopo l'esperienza di The O.C..