Il principe abusivo

Siani sceneggia, Siani interpreta, Siani dirige, Siani omaggia Troisi. Il comico napoletano prende la classica storia della principessa e il povero in versione moderna, la trasporta nella realtà del saper sopravvivere di Napoli, gli inietta una robusta dose di comicità e mimica scegliendo un interprete a tutto tondo come De Sica e dei caratteristi tipici (come Nello Iorio e Lello Musella) al suo fianco. Con tante battute del tipo "Sai montare un cavallo?" - "Se me lo dai montato è meglio", Siani costruisce un simpatico teatrino della bontà e dell'amicizia guascone e gaglioffo, forse scontato ma decisamente rispondente alla voglia di rilassarsi del pubblico che lo premierà sicuramente, evitando con saggezza ogni volgarità gratuita e mischiando ambienti popolani rustici con grandi sfarzi e locali immensi, facendo vedere il metro di insensibilità dei grandi ereditieri, come il nobile Geretz dalle grandi orecchie e dagli "I-specchio", sorta di citazione di Biancaneve. Tra l'altro c'è anche un simpatico duetto De Sica/Autieri che cita "Cantando sotto la pioggia", uno dei momenti migliori del film che conferma la grazia di fondo della pellicola che vuole bonariamente mischiare miseria e nobiltà. Purtroppo manca il colpo di coda che lo rende da simpatico a valido, il finale è telefonato nella sua concezione, il ribaltamento dei ruoli è ampiamente previsto (già dall'incauto trailer) e la raffica di battute che prendono in giro etichette, protocollo e galateo (compreso un libro a tema che porta a uan stanza dei peccati e festini) alla fine tirano la corda. Siani comunque si dimostra un comico dalla mimica notevole e dalle espressioni dialettali a raffica (tanto che c'è anche il personaggio dell'interprete nel film), per una serata scacciapensieri e per godere di splendidi ambienti sfarzosi (il film esce a San Valentino non a caso) non fatevelo sfuggire. Certo che se questo è il meglio in circolazione della commedia italiana (e tra l'altro in Colpi di fulmine avevamo già visto un tema simile nella storia con Lillo e Greg) purtroppo non possiamo far altro che essere accondiscendenti ma non certo soddisfatti.