Cesare deve morire |
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Un film di Paolo Taviani, Vittorio Taviani.
Con Cosimo Rega, Salvatore Striano, Giovanni Arcuri, Antonio Frasca, Juan Dario Bonetti.
continua»
Docu-fiction,
durata 77 min.
- Italia 2012.
- Sacher
uscita venerdì 2 marzo 2012.
MYMONETRO
Cesare deve morire
valutazione media:
3,75
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Come re Midadi chiarialessandroFeedback: 3377 | altri commenti e recensioni di chiarialessandro |
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giovedì 15 marzo 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il buon cinema è talvolta paragonabile alla grande cucina, nel senso che un cuoco dotato di tutti gli attributi non ha necessità di caviale, tartufo bianco o aragosta per preparare un pranzo con i fiocchi; allo stesso modo, un (due) regista in stato di grazia non ha bisogno di trame complicate per realizzare un’opera d’arte; “Cesare deve morire” ne è la prova incontestabile. La trama è infatti di una semplicità quasi elementare: parla di un gruppo di detenuti che deve rappresentare teatralmente l’opera di Shakespeare. Vi lascio immaginare pure quella che possa essere la scenografia (quattro pareti e poco più) oppure i costumi di un gruppo di carcerati (talmente essenziali che forse riuscirei a farli anche io). Ma allora forse qualcuno si chiederà se e cosa mai ci possa essere in questa opera; risposta semplice semplice: potenza, forza espressiva (aumentata dall’uso del vecchio e caro “bianco e nero”), visionarietà, umanità, sensibilità, condivisione, partecipazione, ispirazione, recitazione, intensità, fiducia, creatività, scommesse, passato, presente, futuro, (oserei dire passati, presenti, futuri), rimorsi, riscatto, ispirazione, arte, vita, creatività, indipendenza, coraggio (follia?). Non è facile raccontare con le parole i sentimenti e le emozioni che nascono durante la visione di questa meraviglia; molto più semplice e gratificante andare al cinema. Da non scordare un concetto, emblematico ma non esaustivo, espresso da uno degli attori: “Il carcere è diventato una prigione da quando ho conosciuto l’arte”.
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