Non entrate in quella casa

Quattro bambini causano accidentalmente la morte di una loro coetanea. Sei anni dopo il fatto un killer mascherato da un passamontagna nero inizia ad ammazzare i responsabili, ormai adolescenti. Ovviamente fra l'assassino e la piccola vittima c'è un legame, ed è il più scontato che lo sceneggiatore (William Grey) potesse inventarsi. Quando un giallo dura sì e no un'ora e venti non si può inserire il primo omicidio al 59° minuto comprimendo i successivi delitti nel poco tempo restante! La prima a risentirne è la suspense, che è la 'benzina' dei film del genere: per 3/4 del film, infatti, non succede praticamente nulla (lo spettatore deve sorbirsi stoicamente gli interminabili dialoghi dei liceali intenti nella preparazione del deprimente ballo di fine anno), mentre nel restante 1/4 gli agguati del killer, malgrado qualche discreta ambientazione notturna negli ambienti scolastici vuoti, sono piatti quando non ridicoli (i versi dell'assassino durante i suoi attacchi sono involontariamente comici). Finale, evidentemente, molto prevedibile. E' strano peraltro che circoli come VM 18 e sia definito 'slasher': di sangue e di armi da taglio non ce ne è quasi l'ombra. Attualmente difficile ma non impossibile da reperire in DVD.