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Girato con lodevole cura per i dettagli e i dialoghi, considerando che la location principale rimanga l'interno della casa dei protagonisti, "L'esperimento del dottor K." (dal titolo italiano un po' fuorviante), è un film che delinea il brivido di un mostruoso errore scientifico che va dipanandosi lentamente durante lo svolgimento della storia, senza in realtà eccedere in vere scene horror. Lo stile infatti è molto contenuto e di maniera, più attento al dramma umano che all'espediente orrorifico in sé; probabilmente non sarebbe entrato nella storia del cinema fantahorror se non fosse stato sia per la geniale idea del teletrasporto (che sarà ripresa pochi anni dopo nella serie cult Star Trek) sia per la sceneggiatura che nella parte finale mostra il risultato dell'esperimento, appeso a una ragnatela, che urla "Aiuto!" con una tremenda e sofferta vocina. Affascinante come sempre Vincent Price, ormai un'icona di questo genere, e appena sufficiente Al Hedison nella parte dello scienziato, sebbene l'intero film gravi sulle capacità recitative di Patricia Owens, in bilico tra follia e lucidità, cavandosela abbastanza egregiamente. Con un po' più di tensione e intrecci narrativi, "L'esperimento del dottor K." poteva risultare ancora più straordinario e avvincente, ma non c'è dubbio che il film possa annoverarsi tra i classici imperdibili del buon cinema di un tempo.
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