Lo scafandro e la farfalla |
|
|||||||||||||
Un film di Julian Schnabel.
Con Mathieu Amalric, Emmanuelle Seigner, Marie-Josée Croze, Anne Consigny, Patrick Chesnais.
continua»
Titolo originale Le scaphandre et le papillon.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 112 min.
- Francia 2007.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 15 febbraio 2008.
MYMONETRO
Lo scafandro e la farfalla
valutazione media:
3,79
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
resistere all'impensabiledi mattbirraFeedback: 0 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
lunedì 12 maggio 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Conservare quello che di umano resta in noi. Attaccarcivisi con ogni nostra residua forza.Quello che di umano resta in noi. L'eco nella mente di Jean-Do si prolunga in una domanda, "Cos'è che di umano resta ancora in me?", e la domanda resta sospesa nel vuoto, nell'impossibilità di attingere ad altro che alla vista e all'udito, alla memoria e all'immaginazione, ai minimi termini e ai minimi sensi, perchè si ha un corpo paralizzato e non si può fare altro che "prolungare" la vita, così come si prolunga l'eco di una domanda. Eppure è una storia vera. E proprio per questo, ancora più impensabile. Ancora più improponibile l'identificazione per lo spettatore. Sembra il sogno di un letterato bigotto e intorpidito che sogna, si proprio questo è il suo sogno: essere curato, coccolato e nutrito, avere chi legge i libri per te, e tu li fermo ad ascoltare, a fare solo lo sforzo di immaginare, come se immaginare non richiedesse alcun sforzo e non fosse il nostro corpo, la sua forza e la sua vigoria, la sua vita e la sua tensione, il suo dolore e la sua frustrazione a far nascere in noi il fiore irripetibile dell'immaginazione, la forza avvolgente del pensiero, l'apertura imperiosa della vita. E il pensiero corre subito al grande film di Amenàbar, al Mare dentro, all'incredulita in cui si incorre anche nei confronti del suo grande protagonista, ci sono addirittura due donne che si innamorano di lui, di uno storpio con una faccia serenissima, di un'ex palestrato e playboy che anche a metà, letteralmente a metà, non ha perso lo smalto, non ha finito di ammaliare. In questo caso allo sfortunatissimo protagonista/paralitico manca la risorsa finanche dell'espressione facciale, manca l'occhio languido di Ramon, che l'occhio riflesso sui vetri dell'ospedale, l'occhio che ci appare quando una scintilla viene a risvegliare Jean-Do e a dargli la forza, di nonostante tutto, continuare è un'occhio sbarrato e mobilissimo, un faro venato da tutte le emozioni, i sentimenti e i desideri di cui è capace un cervello in trappola. un'immagine di quelle che restano nella storia del cinema, come e più dell'occhio tagliato di Bunuel. E pur apprezzandro l'estrema lucidità con cui il protagonista sa compiangersi una domanda resta sospesa fra le pieghe di questo bellissimo, magistrale film. Cosa c'è di ancora umano in una vita del genere? La fine, l'esito breve, spietato e implacabile di questo, perfetto anche tecnicamente, film, viene a risponderci trascinandoci nelle immagini delle catastrofi naturali dove l'occhio, unico e ciclopico del piccolo uomo si tuffa per perdersi e non più tornare una volta che è finito il suo compito, una volta che un poderoso slancio di memoria e immaginazione, di visioni e di concertazioni ci ha donato quella che, ancora e nonostante tutto, resta l'esperienza straordinaria di un uomo a cui una donna,la madre dei suoi figli ha potuto dire "sei l'uomo più sorprendente che conosca" (o qualcosa del genere). Dopo, dopo la fatica e lo svisceramento, dopo un viaggio fantastico nell'abisso della solitudine di un cervello che non può più sopportare un corpo paralizzato, la sapienza di questo corpo, l'onestà di questo cervello lo riportano al nulla da cui proveniamo, al nulla, che come sapeva bene Jean-Do,da cui nessuna Lourdes ci può salvare, nessuna compassione ci può privare, nessun dolore all'infinito si può protrarre. Ma che l'immaginazione e la grande letteratura, il grande cinema, la grande arte possono immortalare.
[+] lascia un commento a mattbirra »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | mario scafidi 2° | la contessa scalza 3° | leonardo masieri 4° | gianfri 5° | great steven 6° | davidestanzione 7° | intra 8° | gabriellaprezioso 9° | mattbirra 10° | lore64 11° | sixoclock |
Premio Oscar (3) Nastri d'Argento (1) Golden Globes (5) Festival di Cannes (1) David di Donatello (1) Critics Choice Award (1) Critics Choice Award (3) AFI Awards (1) Articoli & News |
Link esterni
Sito ufficiale |