L'ombra del potere - The Good Shepherd |
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Un film di Robert De Niro.
Con Matt Damon, Angelina Jolie, Alec Baldwin, Tammy Blanchard, Billy Crudup.
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Titolo originale The Good Shepherd.
Sentimentale,
durata 167 min.
- USA 2006.
- Medusa
uscita venerdì 20 aprile 2007.
MYMONETRO
L'ombra del potere - The Good Shepherd
valutazione media:
2,76
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Un film che non lascia lo spettatore passivo..di BozFeedback: 0 |
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mercoledì 2 maggio 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Se cercate un film d'azione, di movimento, di sparatorie, di forti passioni, di eroi, di suspance, di sfide all'ultimo sangue, corse, inseguimenti... Lasciate perdere, non andate ad infoltire il già troppo grande gruppo di chi resta in una sala solo per sbuffare e fare commenti alquanto inopportuni. .... Come descrivere il lavoro delle acque marine, che erodono le rocce fino a dare loro un volto preciso, lento e costante, lasciando cadere tutto il superfulo finché non resta solo la vera anima di quelle? La cosa che forse impressiona di più è la tecnica narrativa. Grazie a continui flash-back (che però di Flash hanno ben poco) che si innestano con fluidità nella storia e portano al -e spiegano il- punto in cui parte la pellicola, il carattere del personaggio emerge pian piano, rafforzandosi sempre più. Il senso di oppressione, un po' infantile, aumenta sottilmente, col passare del tempo, anzi, delle vicende. Perché infatti tutto deve fare i conti con la Storia, quella del mondo, che tutti noi conosciamo almeno per grandi linee. Si parte dalla seconda guerra mondiale per arrivare agli anni sessanta. Se avete intenzione di vedere questo film, potreste ripassare un minimo (davvero, solo per avere un'idea generale degli avvenimenti esterni) la storia americana di quegli anni. Il vostro senso di partecipazione alla vicenda aumenterà, di molto. La vicenda, presa in sé, non è estremamente complessa. Ma l'intreccio, i salti, lasciano dei piccoli vuoti da colmare. Un po' come "il bianco" di certe poesie. Allora lo spettatore è forzato a colmare queste lacune. E' un altro punto a favore di questo film: non ti lascia passivo, sei stimolato a capire, ragionare, chiederti "perché?". E mai come in questo caso, i silenzi in scena risultano così profondamente significativi. Ottime regia e sceneggiatura, che non calcano la mano sulla tragicità -privandogliene- del personaggio. Molto apprezzabile è la fotografia, suggestiva. Assolutamente da vedere. Ovviamente, se siete disposti a guardare quasi tre ore di film dove non ci siano sparatorie, effetti speciali, belli/e impossibili, amori patetico-tragico-passionali.... Ah.. alla fine ci si può interrogare sul significato dell'opera. A volte, semplicemente, per trovarlo basterebbe non provare a spingersi troppo al di là di quello che si è visto.
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