La provincia come nido dal quale è impossibile fuggire. La provincia che ti tarpa le ali e non ti permette di spiccare il volo. Ma anche la provincia che celebra i suoi riti, forse obsoleti, ma sicuramente sinceri. E' qui che Marco Bellocchio (ri)torna consapevole dell'impossibilità, nonostante tutto, di staccarsi dal cordone ombellicale, dell'impossibilità oggi, e forse più di ieri, di realizzar(e)(si). L'impossibilità di "uccidere la propria famiglia", proprio come faceva il protagonista coi "pugni in tascha". Ma il film è anche uno specchio dell'Italia contemporanea che non riesce (o non vuole) saltare il "fiume"("...e poi c'è il fiume" come ricorda uno dei protagonisti) che divide la realtà dai sogni.
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La provincia come nido dal quale è impossibile fuggire. La provincia che ti tarpa le ali e non ti permette di spiccare il volo. Ma anche la provincia che celebra i suoi riti, forse obsoleti, ma sicuramente sinceri. E' qui che Marco Bellocchio (ri)torna consapevole dell'impossibilità, nonostante tutto, di staccarsi dal cordone ombellicale, dell'impossibilità oggi, e forse più di ieri, di realizzar(e)(si). L'impossibilità di "uccidere la propria famiglia", proprio come faceva il protagonista coi "pugni in tascha". Ma il film è anche uno specchio dell'Italia contemporanea che non riesce (o non vuole) saltare il "fiume"("...e poi c'è il fiume" come ricorda uno dei protagonisti) che divide la realtà dai sogni...
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