Il ritorno del monnezza

IN effewtti "Il ritorno del Monnezza"(2005, Carlo Vanzina)è un omaggio non richiesto a Bruno Corbucci e "ar Monnezza"(tra l'altro Tomas Milain ai tempi dell'uscita del film era ancora vivo ma non fu richiesto neppure per una partecipazione-apparizione, cosa della quale si era giustamente lamentato), in cui l'abuso di volgarità e la denuncia un po'gridata del malcostume  diffuso di politici, palazzinari, spacciatori di droga,  mafiosi, ispettori di polizia conniventi(co-sceneggiatore Claudio Amendola insieme ai Vanzina-Brothers e Amendola è notoriamente di idee di sinistra, per cui non"pteva transigere")risulta un po'scontato e vecchio, dove anche ciò che sembra interessante è copia(il ritmo c'era già nei film originari targati Milian Monnezza e Giraldi commissario, dunque le copie lasciano un po'il tempo che trovano). [+]

IN effewtti "Il ritorno del Monnezza"(2005, Carlo Vanzina)è un omaggio non richiesto a Bruno Corbucci e "ar Monnezza"(tra l'altro Tomas Milain ai tempi dell'uscita del film era ancora vivo ma non fu richiesto neppure per una partecipazione-apparizione, cosa della quale si era giustamente lamentato), in cui l'abuso di volgarità e la denuncia un po'gridata del malcostume  diffuso di politici, palazzinari, spacciatori di droga,  mafiosi, ispettori di polizia conniventi(co-sceneggiatore Claudio Amendola insieme ai Vanzina-Brothers e Amendola è notoriamente di idee di sinistra, per cui non"pteva transigere")risulta un po'scontato e vecchio, dove anche ciò che sembra interessante è copia(il ritmo c'era già nei film originari targati Milian Monnezza e Giraldi commissario, dunque le copie lasciano un po'il tempo che trovano). Meno scontato e più"nuovo"è il tentativo di inserire qualcosa di simpatico in questo un po' rimescolato "Robin Hood de noi artri", per es.con il ricordo funerario del ladro "morto nell'ademipmento del dovere"da parte di un redivivo(allora)Enzo Salvi quando recita": Er Pinturicchio der piede de porco", definnendo il ladro ed esibendo una maglietta con la scritta(testuale)"Versace n'artro litro", simpatico sberleffo alla moda dei supervip in salsa very romaensca... Discreto AMendola, il citato Salvi, di routine Kaspar Capparoni, che dopo il suo"Commissario Rex"non aveva più avuto grande fortuna, belle Elisabetta  Rocchetti e Gabriella Labate.   Ma dal film e dal coté politique di Amendola junior potevamo aspettarci di più, specie quale omaggio postumo a questa indebita fusione del Monnezza e del commissario Giraldi....    El  Gato [-]

"Il ritorno del Monnezza"di Carlo Vanzina(2005), scritto con Enrico Vanzina e con il protagonista Claudio Amendola(che vagamente si individua nella scrittura, con momenti di sinistra, per cui tutti i ricchi sono cattivi e corrotti, un qualcosa di abbastanza alieno dagli altri film dei Vanzina), è francamente insopportabile, a tratti, per la scarsa sceneggiatura che vuol ricalcare l'orginale di Bruno Corbucci, che registicamente "dà la birra"a Vanzina come ritmo e connessione-sconnessione delle varie parti(episodi non potremmo dire, a rigor di logica), per i dialoghi in un romanesco decisamente più forzato di quello dell'originale (Milian doppiato da Ferruccio, il papà di Claudio), con Claudio Amendola, che non ha la presenza scenica di Milian, ma sembra un rifacimento poco riuscito dell'originale(non a caso Milan si era lamentato e aveva fatto benissimo a farlo), con Enzo Salvi, con qualche altra presenza(unica piacevole quella di Elisabetta Rocchetti, brava), compreso un Kaspar Capparoni che, Rex a parte, nello spettacolo non sembra aver fatto moltissimo o comunque non sembra essersi affermato. [+]

"Il ritorno del Monnezza"di Carlo Vanzina(2005), scritto con Enrico Vanzina e con il protagonista Claudio Amendola(che vagamente si individua nella scrittura, con momenti di sinistra, per cui tutti i ricchi sono cattivi e corrotti, un qualcosa di abbastanza alieno dagli altri film dei Vanzina), è francamente insopportabile, a tratti, per la scarsa sceneggiatura che vuol ricalcare l'orginale di Bruno Corbucci, che registicamente "dà la birra"a Vanzina come ritmo e connessione-sconnessione delle varie parti(episodi non potremmo dire, a rigor di logica), per i dialoghi in un romanesco decisamente più forzato di quello dell'originale (Milian doppiato da Ferruccio, il papà di Claudio), con Claudio Amendola, che non ha la presenza scenica di Milian, ma sembra un rifacimento poco riuscito dell'originale(non a caso Milan si era lamentato e aveva fatto benissimo a farlo), con Enzo Salvi, con qualche altra presenza(unica piacevole quella di Elisabetta Rocchetti, brava), compreso un Kaspar Capparoni che, Rex a parte, nello spettacolo non sembra aver fatto moltissimo o comunque non sembra essersi affermato...  Da dimenticare o quasi, rimpiangendo(almeno da parte di chi amava quel genere comico-giallo à la romanesca)Milian  e Bombolo.  Il tutto a un certo punto avrebbe potutto conoscere uno"scatto", un'impennata, invece assolutamwente nulla, calma piatta, viene da dire, perché nell'ora e mezza del film tutto è casuale, slegato e improvvisato e neppure singole sequenze sono in qualche modo"memorabili".    El  Gato [-]

Di giustificabile,per la visione del film,c'è solo il ricordo di Tomas Milian e Bombolo.
Purtroppo il resto fa acqua da tutte le parti: sceneggiatura pessima,fascino del protagonista inesistente,simpatia dei personaggi proposti sottozero.
Nei primi dieci minuti avevo sperato in qualcosa di meglio poi il film ha preso la strada della delusione assoluta.
Ci sono degli eventi veramente tristi come la fuga dal carcere e l'apertura di una cassaforte che anche bambini di dieci anni avrebbero strutturato in maniera più complessa.
Ma come si fa a proporre roba simile sopratutto a chi,come me,apprezzava il mito trash del Monnezza??
La suoneria del telefonino con la voce di Bombolo è forse uno dei rari momenti di simpatia. [+]

Di giustificabile,per la visione del film,c'è solo il ricordo di Tomas Milian e Bombolo.
Purtroppo il resto fa acqua da tutte le parti: sceneggiatura pessima,fascino del protagonista inesistente,simpatia dei personaggi proposti sottozero.
Nei primi dieci minuti avevo sperato in qualcosa di meglio poi il film ha preso la strada della delusione assoluta.
Ci sono degli eventi veramente tristi come la fuga dal carcere e l'apertura di una cassaforte che anche bambini di dieci anni avrebbero strutturato in maniera più complessa.
Ma come si fa a proporre roba simile sopratutto a chi,come me,apprezzava il mito trash del Monnezza??
La suoneria del telefonino con la voce di Bombolo è forse uno dei rari momenti di simpatia.
Apprezzo Amendola ma questa roba è largamente insufficiente.
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Bravo Amendola che ci ricorda Tomas Milian

Quanto ci si puo' aspettare da questo genere, c'e' in giro di peggio.

..e divertente!!!

Di quelli con milian ne ho visti solo due,ma anche questo non è malaccio.Amendola non è un disastro,e chi se la cava meglio secondo me è Salvi,come se fosse il grande Bombolo.I vecchi sono però un alta cosa.Voto:8

Schifo

certo non un capolavoro ma se ne sono visti di peggiori ben paggiori certo amendoal è troppo in carne per fare il monnezza però oremiamo il tentativo

Con ardire pecoreccio e rozza sfrontatezza, Vanzina, pesca a piene mani nel torbido del «recuperismo» revisionista del trash, tradendo e svilendo quei pochi lati di sana purezza che il vecchio "Monnezza" riusciva a possedere. Ne vien fuori un elogio del turpiloquio e un abbrutimento della romanità, gretto e privo di idee, scanzonato ma ipocrita, razzista (alla fine la maggior parte dei criminali sono stranieri), ma buonista (Er monnezza in fondo aiuta e simpatizza sia con i marocchini abusivi, sia con i filippini scrocconi, ma il messaggio che questi ultimi vivono d'imbroglietti rimane), e naturalmente qualunquista fino allo stremo (i cattivi sono tutti politicanti, parrucconi e alto borghesi, mentre le persone semplici sono tutte pure di cuore: ma pensa tu!). [+]

Con ardire pecoreccio e rozza sfrontatezza, Vanzina, pesca a piene mani nel torbido del «recuperismo» revisionista del trash, tradendo e svilendo quei pochi lati di sana purezza che il vecchio "Monnezza" riusciva a possedere. Ne vien fuori un elogio del turpiloquio e un abbrutimento della romanità, gretto e privo di idee, scanzonato ma ipocrita, razzista (alla fine la maggior parte dei criminali sono stranieri), ma buonista (Er monnezza in fondo aiuta e simpatizza sia con i marocchini abusivi, sia con i filippini scrocconi, ma il messaggio che questi ultimi vivono d'imbroglietti rimane), e naturalmente qualunquista fino allo stremo (i cattivi sono tutti politicanti, parrucconi e alto borghesi, mentre le persone semplici sono tutte pure di cuore: ma pensa tu!). Vanzina e Amendola hanno un target di pubblico ben preciso e fanno di tutto per accattivarselo, ma il risultato è quanto mai patetico. Bisogna dirlo, però, qualche volta (la suoneria, la battuta sul "Corriere dello Sport"e qualche "mei cojoni"), in fondo rara, si ride, anche se si tratta di risate di frustrazione. Incredibilmente di cattivo gusto il finale con la voce di Amendola padre. * [-]