Il quinto e ultimo capitolo della saga diretto da Wilson (anche protagonista) non delude, ma non entusiasma. Ricorsività e fedeltà all'immaginario non mancano, sbalordimento e innovazione sì
di Davide Maria Zazzini La Rivista del Cinematografo
Sono passati dieci anni, ma non c'è ancora pace per la famiglia Lambert. La porta lasciata aperta dalla sensitiva Elisa non si è ancora richiusa. Dalton, intanto, non è più un bambino, ma un adolescente dalla lunga chioma e dallo sguardo enigmatico. Ora si è allontanato da mamma Renai e dal fratello adolescente per andare al college: è diventato un disegnatore e pittore prodigioso, visionario, ma anche pericoloso. Il rapporto, intanto, con papà Josh è ancora ai minimi termini, ma una connessione ubiqua e atemporale li tiene legati, connessi nell'inconscio, spaventosamente interdipendenti, sospesi tra la realtà e il sogno che si riversa, ora e sempre, nella realtà. [...]
di Davide Maria Zazzini, articolo completo (3485 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 5 luglio 2023