Dune |
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Un film di Denis Villeneuve.
Con Timothée Chalamet, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Josh Brolin.
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Titolo originale Dune.
Avventura,
Ratings: Kids+13,
durata 155 min.
- USA 2021.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 16 settembre 2021.
MYMONETRO
Dune
valutazione media:
3,57
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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In viaggio su "Dune" un pianeta ricco di effetti speciali
di Emiliano Morreale La Repubblica
Uno dei film più attesi della stagione autunnale, parata di divi e nuova versione di una celebre saga fantascientifica. Ad adattare il romanzo di Frank Herbert ci aveva provato negli anni 70 il folle regista messicano Alejandro Jodorowsky; poi ci riuscì David Lynch, con un film massacrato dal produttore De Laurentiis e risultato un fallimento di pubblico.
La nuova versione è opera di uno dei registi più quotati del momento, il canadese Denis Villeneuve ( Sicario, Blade Runner 2046), ed è annunciata come "Parte prima", anche se sui destini della seconda c' è qualche dubbio (pare fra l' altro che il regista si sia indispettito perché il film uscirà in sala e un mese dopo su piattaforma). Certo sarebbe strano, perché Dune ha, specie nella seconda parte, proprio il passo di un lunghissimo preambolo, in cui vengono spiegati personaggi e destini che dovrebbero trovare compimento in seguito.
Il duca Leto (Oscar Isaac), del casato degli Atreides, viene mandato sul pianeta Arrakis detto Dune, inospitale ma essenziale per la spezia che vi si produce, dall' Imperatore. Vittima di una congiura ordita dall' imperatore stesso in combutta col casato degli Harkonnen, il Duca muore ma riescono a mettersi in salvo la sua concubina (Rebecca Ferguson), appartenente a una genia in possesso di poteri occulti, e il figlio Paul (Timothée Chalamet), che alcuni segni identificano come il leggendario Eletto che secondo le profezie cambierà le sorti dell' universo. In ruoli secondari compaiono Stellan Skarsgaard, Javier Bardem, Josh Brolin, Charlotte Rampling (solo in una scena) e Zendaya, venticinquenne idolo dei teenager celebre soprattutto per i suoi ruoli nella saga Spider-Man e nella serie Euphoria. Anche lei però si vede pochino, preannunciando una sua presenza maggiore nell' eventuale seguito. La struttura da "parte 1" in effetti pesa su tutto il film, che ha un passo lento e pesante, con poca azione e molti dialoghi esplicativi.
Villeneuve ci tiene a esser preso sul serio, e questa serietà diventa soprattutto uniformità di toni grigio- ocra, musica estenuante e tronfia (di Hans Zimmer), seriosità dei personaggi, accenno a significati allegorici riposti - anche politici, a un certo punto, con riferimenti a petrolio, profitto e deserto. La lentezza però è anche un modo per esibire un po' di spettacolarità.
Visto che la suspense e l' avventura latitano, ci si consola contemplando la ricchezza dei set, dei costumi, delle comparse, degli effetti speciali. Ma il vecchio film di Lynch, per quanto balordo e sfortunato, aveva più di un grano di follia visionaria, mentre qui l' armamentario visivo è spento e risaputo.
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