Lockdown all'italiana

Non l'ho visto,ma dó il voto più basso sulla fiducia!!
Ritengo dovrebbe essere passibile di arresto, chiunque veda un film con Ezio Greggio.

I Fratelli Vanzina sono bravi a raccontare i tanti vizi e le poche virtù degli italiani; lo fanno in modo semplice, senza pretese, con film che si apprezzano per quello che sono, delle piccole commedie all’italiana. E l’idea di raccontare la storia di due coppie in crisi costrette a vivere il lockdown insieme all’indomani della scoperta di reciproci tradimenti è buona. Ma per il resto, davvero poco, troppo poco, recitazioni sbiadite, pochi spunti e sempre banali, manca il ritmo, manca l’idea, non si ride nemmeno. Qualche filippica di Ezio Greggio, anzi, peggiora il risultato, tutto può tranne che fare la morale un film così. Il risultato è un film davvero inguardabile

Nel mezzo del primo lockdown ufficiale due coppie cariche di ostilità si ritrovano costrette a convivere nelle loro dimore contro il loro volere. La prima coppia è formata da un infedele avvocato e dalla sua consorte snob che decide di gettare fango sul marito in seguito alla lettura di un dialogo malizioso con un'altra donna  , mentre la seconda coppia è formata da un tassista romano e da una Sexy Toscana che ha tradito il suo compagno , e per questo egli assume una condotta maldisposta nei suoi confronti. 

La commedia vanziniana , pur essendo ispirata alla pellicola del regista Roman Polansky " Carnage " , è sicuramente inferiore ad essa , non solo  per la mancata professionalità dei quattro attori (  causata principalmente dalla ridicolaggine dei personaggi che interpretano ) ma anche per un altro motivo : il film dura 94 minuti ed è una noia pazzesca , infatti non fa ridere ma non fa nemmeno piangere , essa riesce soltanto a scocciare chiunque lo veda ( o chiunque abbia la forza necessaria per vederla ) dal principio alla conclusione. [+]

Nel mezzo del primo lockdown ufficiale due coppie cariche di ostilità si ritrovano costrette a convivere nelle loro dimore contro il loro volere. La prima coppia è formata da un infedele avvocato e dalla sua consorte snob che decide di gettare fango sul marito in seguito alla lettura di un dialogo malizioso con un'altra donna  , mentre la seconda coppia è formata da un tassista romano e da una Sexy Toscana che ha tradito il suo compagno , e per questo egli assume una condotta maldisposta nei suoi confronti. 

La commedia vanziniana , pur essendo ispirata alla pellicola del regista Roman Polansky " Carnage " , è sicuramente inferiore ad essa , non solo  per la mancata professionalità dei quattro attori (  causata principalmente dalla ridicolaggine dei personaggi che interpretano ) ma anche per un altro motivo : il film dura 94 minuti ed è una noia pazzesca , infatti non fa ridere ma non fa nemmeno piangere , essa riesce soltanto a scocciare chiunque lo veda ( o chiunque abbia la forza necessaria per vederla ) dal principio alla conclusione. Interloquendo dei quattro personaggi è lecito definirli ridicoli per questi motivi : il personaggio di Ezio Greggio è un ricco italiano che tradisce la moglie con una donna più giovane,  il personaggio di Paola Minaccioni viene identificata come una snob perché si tratta dell' italiana di sangue blu sposata con un uomo ricco , mentre il personaggio di Ricky Memphis corrisponde ad un mediocre stereotipo del romano " umile" con una parlata da burino di Tor Bella Monaca , fissato con la squadra di calcio gialla rossa , ed infine il personaggio di Martina Stella corrisponde alla " bionda non molto brillante,  ma con un fisico giunonico " che viene costantemente esposto come la Gioconda nel museo parigino del Louvre . [-]

Inverecondo zibaldone, è stato pure detto. Non ho l'ardire e ancor meno ragioni di dissentire. "Specchio del tempo", però, che in quanto tale, ed esemplare,  non  può essere ignorato o liquidato con sufficienza.
Avrei voluto trattarlo con un commento del tipo:  "Una eccezionale circostanza drammatica mette a nudo... e mi sarei fermato. Il pensiero  sarebbe volato non tanto alle sempre gradite procacità curvilinee quanto, ahimè, ai ginocchietti spigolosi del pur simpatico Ezio Greggio (Giovanni, l'avvocato). Le sue brachette, azzurro cielo. Grigiofumo di Londra, invece, l'intimo di quel giovialone malinconico di Rocky Memphis (qui, il tassinaro. [+]

A mio modesto parere si tratta di un film davvero brutto, e per questo deve essere visto; la funzione dei film brutti è quella di sostenere la struttura del cinema, come i mattoni con le case. Il film brutto si presta anche a interpretazioni e a dibattiti: chi è il peggiore attore del film? Di questo brutto film?
La recitazione è sempre fuori registro, pare che ogni interprete esegua un monologo (anche nei dialoghi), Greggio fa il verso a se stesso del Drive in degli anni 80, fino allo sdoppiamento vero e proprio nel monologo alle due signore sul terrazzo della villa romana, veniamo alle attrici: la Minaccioni non crede neppure un attimo a quello che dice, con intonazioni da avanspettacolo (ricorda il Bagaglino di qualche decennio orsono), Martina Stella viene rimproverata da Ricky Memphis di essere toscana ma di non avere sfondato come Pieraccioni (altro esempio di mediocrità cinematografica unica), battuta memorabile per stupidità, lei da rivedere con un copione e un regista. [+]

A mio modesto parere si tratta di un film davvero brutto, e per questo deve essere visto; la funzione dei film brutti è quella di sostenere la struttura del cinema, come i mattoni con le case. Il film brutto si presta anche a interpretazioni e a dibattiti: chi è il peggiore attore del film? Di questo brutto film?
La recitazione è sempre fuori registro, pare che ogni interprete esegua un monologo (anche nei dialoghi), Greggio fa il verso a se stesso del Drive in degli anni 80, fino allo sdoppiamento vero e proprio nel monologo alle due signore sul terrazzo della villa romana, veniamo alle attrici: la Minaccioni non crede neppure un attimo a quello che dice, con intonazioni da avanspettacolo (ricorda il Bagaglino di qualche decennio orsono), Martina Stella viene rimproverata da Ricky Memphis di essere toscana ma di non avere sfondato come Pieraccioni (altro esempio di mediocrità cinematografica unica), battuta memorabile per stupidità, lei da rivedere con un copione e un regista.

Il suono delle ambulanze che incombe per tutto il film fa dubitare lo spettatore se sia un effetto sonoro o provenga dalla realtà, con un divertente e godibile equivoco (per chi non soffre di ansia).

Il regista ha cercato di fare un minestrone con verdure stantie e ammuffite, cercando di ricreare la atmosfera dei film degli anni 80 di successo, aggiungendo frammenti di realtà indigesta e terribilmente attuale, creando qualcosa che rimarrà negli annales, tra i film non riusciti, da vedere. [-]

È un insulto al cinema e al mondo.