L'uomo che uccise Hitler e poi il bigfoot

Nessuno sembra aver compreso che il protagonista è morto, disperso in guerra, infatti la sua bara è vuota! Uccidere Hitler e salvare il mondo sono solo i suoi sogni irrealizzati (chi non vorrebbe essere un eroe), frutto del rimpianto di aver perso l'unica vera occasione che la vita reale gli aveva offerto, dichiararsi alla donna che amava. Nella scatola, probabilmente, ci sono le poche cose reali della sua vita, alle quali rimane attaccato, come l'anello che non ha mai consegnato. Forse nessuno ha notato che in una delle scene finali il cane sembra attraversarlo, perché già da molto tempo è solo un'ombra appesa ai suoi rimpianti. Il film in gran parte si sviluppa in una dimensione soprannaturale, non realistica, e il tema è la malinconia delle le occasioni mancate. Mentre il regista sembra sussurrarci all'orecchio "carpe diem".