Questo film ha un impatto visivo impressionante.
È davvero tutto quel che di buono se ne può dire (anche se si potrebbe comunque criticare una fotografia assolutamente appiattita su toni troppo monotoni che soprattutto su di una pellicola così lunga, finiscono per stancare l'occhio), per il resto non fa che inanellare un difetto dopo l'altro.
Partiamo da un presupposto: è normale dover ricontestualizzare i personaggi nel passaggio da un medium all'altro, e trasportare senza "traduzione" Batman e Superman dal fumetto al cinema sarebbe stato fallimentare. Ma i due protagonisti del film condividono con i rispettivi personaggi dei fumetti solo il passato, il costume e un vago colore; il miglior detective del pianeta e il miglior cervello della galassia sono poco più che due scimmioni ipertrofici (anche a un livello grottesco in effetti) persi nelle trame di un complotto scontato fin dai primi minuti. Luthor è poco più che un geniale pazzo, folle al punto tale che c'è da chiedersi come abbia potuto arrivare così in alto prima di cadere, mosso solo da una sorta di desiderio di deicidio che viene spiegato, affrontato, analizzato e risolto con una sola frase in tutto il film. La citazione di altri eroi e la presenza di Wonder Woman sono elementi assolutamente esterni al film, palesemente inseriti in funzione del futuro prodotto sulla Justice League. Una perdita di tempo, anche piuttosto mal fatta.
La recitazione è avvilente. Cavill semplicemente non è un attore, ma una faccia di gomma laddove Superman neanche richiederebbe chissà che doti interpretative, ma un carisma invidiabile. E lui ne è comletamente privo. Affleck è vagamente in parte, ma se avete notato qualche vignetta sui social network che ridicolizza la sua incapacità di cambiare espressione durante il film sappiate che è esattamente così. Eisenberg decisamente una spanna sopra gli altri, ma in un ruolo talmente sopra le righe da non meritare davvero encomi. Le estremizzazioni devono avere un senso nell'economia della storia, o finiscono per essere gratuite.
Più in generale, il difetto macroscopico del film è non riuscire a cogliere la differenza tra il mettere dei personaggi davanti a dei dilemmi morali e il dar loro spessore: mancando completamente il secondo elemento, il primo diventa semplicemente una trama da seguire, spesso e volentieri andando avanti per espedienti anche piuttosto forzati perché le cose si incastrino.
Fare un prodotto eccellente restando negli standard dei film di genere supereroistico era difficile, vero, ma per una volta fare un girare un film così brutto era persino più complicato, eppure ci sono riusciti. Almeno su questo, chapeau.
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