pippopandev88
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lunedì 28 dicembre 2015
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inguardabile
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Inguardabile, è il miglior commento che posso esprimere su questo "Film", di una volgarità che non fà neanche sorridere, già trita e ritrita, al limite dell'irritante. Se portassi i miei figli chiederei il rimborso del biglietto. Un "Film" che nonostante il titolo richiami il Natale, non ha nulla a che vedere con i valori dello stesso.
Tutta la storia costruita su un padre che vuole svendere sua figlia al (falso) riccone di turno (interpretato da Massimo Ghini) per ripianare i debiti famigliari, assurdo.. L'intreccio Argentero-Spada è penoso, seppur gli attori recitino bene. Il monologo dell'attore Dario Bandiera, catanese "drogato" dalla tecnologia, mette alla luce un problema relazionale tra i giovani oggi, ma non ha nessun intreccio con le altre storie.
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Inguardabile, è il miglior commento che posso esprimere su questo "Film", di una volgarità che non fà neanche sorridere, già trita e ritrita, al limite dell'irritante. Se portassi i miei figli chiederei il rimborso del biglietto. Un "Film" che nonostante il titolo richiami il Natale, non ha nulla a che vedere con i valori dello stesso.
Tutta la storia costruita su un padre che vuole svendere sua figlia al (falso) riccone di turno (interpretato da Massimo Ghini) per ripianare i debiti famigliari, assurdo.. L'intreccio Argentero-Spada è penoso, seppur gli attori recitino bene. Il monologo dell'attore Dario Bandiera, catanese "drogato" dalla tecnologia, mette alla luce un problema relazionale tra i giovani oggi, ma non ha nessun intreccio con le altre storie. Tra l'altro, tale monologo non ha un epilogo, rimane tutto senza una fine.
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shagrath
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lunedì 21 dicembre 2015
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tirato via
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La trama si articola attorno a tre episodi indipendenti e piuttosto diversi anche nella forma: De Sica è un ex-ricco decaduto che cerca di far sposare sua figlia a un uomo che si presenta come benestante, ma che non lo è per nulla. Questo episodio è quello centrale, il più curato e il più ricco di equivoci, sotterfugi di bassa lega e siprietti volgari, in perfetto stile cinepanettone. Poi abbiamo l'episodio dell'amore sbocciato all'improvviso che tenta di essere qualcosa di più di un rapporto carnale, senza riuscirci. Qui si strappa inizialmente qualche risata, anche grazie a un montaggio delle scene divertente, per finire però a situazioni scontate e troppo prevediìbili.
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La trama si articola attorno a tre episodi indipendenti e piuttosto diversi anche nella forma: De Sica è un ex-ricco decaduto che cerca di far sposare sua figlia a un uomo che si presenta come benestante, ma che non lo è per nulla. Questo episodio è quello centrale, il più curato e il più ricco di equivoci, sotterfugi di bassa lega e siprietti volgari, in perfetto stile cinepanettone. Poi abbiamo l'episodio dell'amore sbocciato all'improvviso che tenta di essere qualcosa di più di un rapporto carnale, senza riuscirci. Qui si strappa inizialmente qualche risata, anche grazie a un montaggio delle scene divertente, per finire però a situazioni scontate e troppo prevediìbili. Il terzo episodio si incentra sullo stereotipo del bamboccione cyberdipendente. L'idea inizialmente sembra potersi sviluppare bene, ma viene sfruttata malissimo e la storia si spiaggia in una serie di gag noiosissime su un isola deserta dove "manca il campo". Tra l'altro la vicenda di tale personaggio non si conclude, ma viene semplicemnte lasciata aperta senza spiegarci che fine farà il pover'uomo rimasto col cellulare scarico. Sembra un errore di sceneggiatura grave, persino per un film demenziale.
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mercury30
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giovedì 7 gennaio 2016
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volgare, infantile e pieno di gag già viste
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Ieri sera ho avuto la sfortuna di vedere l'ennesimo Cinepanettone e tuttora mi pento di aver sprecato 90 minuti preziosi della mia vita. Il film è diviso in tre storie diverse che non hanno alcun collegamento tra di loro. Iniziamo dalla peggiore ovvero quella con Luca Argentero ed Ilaria Spada in viaggio con i rispettivi partner che scoprono di avere una grandissima intesa sessuale ma un carattere e gusti completamente diversi. Tutta la loro parte ci mostra che non hanno alcun gusto in comune(vegetariano/carnivora, silenzioso/casinista, fumatore/salutista) e per questa ragione litigano ma dopo essersi guardati negli occhi, decidono di accoppiarsi come cani in calore e FINE. La loro parte è solamente questa, non fa fare neanche una mezza risata ed in molte scene viene voglia di mettersi le mani nei capelli.
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Ieri sera ho avuto la sfortuna di vedere l'ennesimo Cinepanettone e tuttora mi pento di aver sprecato 90 minuti preziosi della mia vita. Il film è diviso in tre storie diverse che non hanno alcun collegamento tra di loro. Iniziamo dalla peggiore ovvero quella con Luca Argentero ed Ilaria Spada in viaggio con i rispettivi partner che scoprono di avere una grandissima intesa sessuale ma un carattere e gusti completamente diversi. Tutta la loro parte ci mostra che non hanno alcun gusto in comune(vegetariano/carnivora, silenzioso/casinista, fumatore/salutista) e per questa ragione litigano ma dopo essersi guardati negli occhi, decidono di accoppiarsi come cani in calore e FINE. La loro parte è solamente questa, non fa fare neanche una mezza risata ed in molte scene viene voglia di mettersi le mani nei capelli.
Dario Bandiera è un uomo fissato con la tecnologia ed in particolare gli Smartphone. Usa il suo I Phone per fare qualsiasi cosa e non se ne separa mai fino al punto che anche avendo davanti una bella ragazza, decide di chattare con lei anzichè parlarci ed anche il sesso lo fa via videochat. Inizialmente fa ridere perchè mostra la dipendenza di molte persone dalla tecnologia ed in particolare dagli smartphone che molte volte tendono a sostituire il contatto umano ma lo fa in modo troppo ripetitivo e soprattutto troppo a lungo. L'intento è buono ma la riuscita lo è stata decisamente meno.
Christian De Sica e Massimo Ghini sono due ex ricconi ora pieni di debiti che decidono di combinare un matrimonio d'interesse con la figlia del primo, non sapendo l'uno dei problemi economici dell'altro. Per i due attori questa è l'ennesima collaborazione e devo ammettere che c'è molta alchimia ma le loro gag sono troppo ripetitive, volgari ma soprattutto infantili. E' brutto assistere alle solite battute volgarissime, fraintendimenti sessuali e battute sulla pipì a meno che non si hanno 7/8 anni. Zalone è riuscito a farci divertire e riflettere mentre De Sica e Company hanno fallito su tutta la linea proponendoci un film volgare, dalla trama insensata che potrebbe aver scritto un bambino ma soprattutto poco divertente.
EVITATELO!
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onufrio
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mercoledì 30 maggio 2018
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benvenuti ai caraibi
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La classica commedia natalizia, il cinepanettone italiano che approda ai Caraibi alternando tre storie che vedono come protagonisti in una De Sica e Ghini alle prese con grossi problemi finanziari che cercano ognuno a modo proprio di sistemare la situazione; Luca Argentero ed Ilaria Spada che interpretano due personaggi fra di loro caratterialmente diversi ma attratti fisicamente l'uno dall'altro; ed infine Dario Bandiera che ricopre i panni di un maniaco tecnologico, fissato con le app dei telefonini. Il copione sembra sempre lo stesso, anche le battute e le scenette non si differenziano più di tanto, classici stereotipi per un film che fa sorridere e nulla più.
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