enzo70
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mercoledì 30 dicembre 2015
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si ride e poi un applauso per peppino di capri
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Il film di Natale 2015 di De Laurentis rappresenta un punto di svolta per i cinepanettoni. Un po’, ma molto poco, poliziesco, molto, ma molto assaje, anche perché ambientato a Napoli, comico, nella tradizione della commedia italiana basata sul gioco degli equivoci. Due chirurghi plastici, Lillo e Greg, vengono rapiti da un boss della camorra perché gli rifacciano i connotati. Lui, visto che si trova, vuole diventare come Leonardo Di Caprio, loro non capiscono bene e gli fanno il viso di Peppino Di Capri. Il risultato è una serie continua di gag basata, come detto, sugli equivoci.
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Il film di Natale 2015 di De Laurentis rappresenta un punto di svolta per i cinepanettoni. Un po’, ma molto poco, poliziesco, molto, ma molto assaje, anche perché ambientato a Napoli, comico, nella tradizione della commedia italiana basata sul gioco degli equivoci. Due chirurghi plastici, Lillo e Greg, vengono rapiti da un boss della camorra perché gli rifacciano i connotati. Lui, visto che si trova, vuole diventare come Leonardo Di Caprio, loro non capiscono bene e gli fanno il viso di Peppino Di Capri. Il risultato è una serie continua di gag basata, come detto, sugli equivoci. Il gioco di citazioni di altri film è perfetto, Gomorra viene vivisezionato e deriso alla grande, Ruffini sempre bravo nel ruolo del comprimario, ma, soprattutto, diamo merito ad un mito, Peppino Di Capri, che con la classe che da sempre ha contraddistinto le sue canzoni, esordisce a oltre 70 anni nel cinema. Si ride, si ride, e senza volgarità.
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nino pell.
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sabato 19 dicembre 2015
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spassoso, discreto, ma soprattutto riuscito
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Film che merita senza dubbio di essere visto in occasione del periodo festivo del Natale e di Capodanno. Il primo tempo, in particolare, è davvero spassoso in quanto in esso si evidenziano in maniera convincente alcune situazioni comiche che mi hanno trasmesso del sano buonumore. Merito del duo comico Lillo e Greg e direi anche e soprattutto dell'attore napoletano che interpreta il ruolo del boss grazie ad una serie di espressioni dialettali decise, dirette e molto umoristiche. La trama è ben giostrata dal regista e viene valorizzata, nel suo aspetto comico, da circa tutti gli attori. C'è da aggiungere ovviamente la presenza del famoso artista Peppino di Capri che qui si cimenta in un doppio ruolo, ossia quello del boss e di se stesso, che forse rappresenta il vero aspetto originale e solido di questa sana commedia all'italiana.
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Film che merita senza dubbio di essere visto in occasione del periodo festivo del Natale e di Capodanno. Il primo tempo, in particolare, è davvero spassoso in quanto in esso si evidenziano in maniera convincente alcune situazioni comiche che mi hanno trasmesso del sano buonumore. Merito del duo comico Lillo e Greg e direi anche e soprattutto dell'attore napoletano che interpreta il ruolo del boss grazie ad una serie di espressioni dialettali decise, dirette e molto umoristiche. La trama è ben giostrata dal regista e viene valorizzata, nel suo aspetto comico, da circa tutti gli attori. C'è da aggiungere ovviamente la presenza del famoso artista Peppino di Capri che qui si cimenta in un doppio ruolo, ossia quello del boss e di se stesso, che forse rappresenta il vero aspetto originale e solido di questa sana commedia all'italiana. Nel secondo tempo invece il ritmo accelera tra inseguimenti e combattimenti vari e forse l'aspetto particolarmente comico del primo tempo sembra diluirsi in uno stile meno denso nella sostanza, per dare spazio a mere situazioni caricaturali e dalle discrete pretese che, almeno personalmente, hanno fatto un tantino meno presa su di me. Film comunque godibile e che si lascia gustare come sano passatempo.
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[+] un cinepanettoncino!
(di expert)
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[+] discreto
(di nino pell.)
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mario nitti
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giovedì 24 dicembre 2015
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ridere fa bene
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Il boss è stato fotografato e, per sparire, decide di farsi cambiare i connotati da una coppia di chirurghi estetici. Mentre due sconclusionati poliziotti indagano l’operazione chirurgica ha un esito inatteso: l’equivoco nasce perchè le richieste del boss vengono fraintese così invece che uguale a Di Caprio esce dal bisturi con il volto uguale a Di Capri (Peppino).
Ogni tanto è salutare andare al cinema e spegnere il cervello. La commedia è assurda, i dialoghi grotteschi, ma l’intreccio è ben costruito, le varie storie si incastrano in modo fluido, il meccanismo narrativo scivola via allegramente e si ride volentieri: una cosa che fa sempre bene.
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Il boss è stato fotografato e, per sparire, decide di farsi cambiare i connotati da una coppia di chirurghi estetici. Mentre due sconclusionati poliziotti indagano l’operazione chirurgica ha un esito inatteso: l’equivoco nasce perchè le richieste del boss vengono fraintese così invece che uguale a Di Caprio esce dal bisturi con il volto uguale a Di Capri (Peppino).
Ogni tanto è salutare andare al cinema e spegnere il cervello. La commedia è assurda, i dialoghi grotteschi, ma l’intreccio è ben costruito, le varie storie si incastrano in modo fluido, il meccanismo narrativo scivola via allegramente e si ride volentieri: una cosa che fa sempre bene.
Solo tre stelle perchè il film è proprio leggerino.
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[+] spegnere il cervello!
(di bizantino73)
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nick16
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domenica 17 aprile 2016
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chaaaaaaaaampagne
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Innanzitutto stiamo parlando di un cine-panettone, quindi sicuramente di un prodotto che punta a fare ridere e si dovrebbe andare al cinema consci di ciò; da alcuni commenti mi chiedo cosa pensassero di andare a vedere chi gli ha scritti (accade sempre più spesso che tutti i generi vengano criticati con gli stessi parametri).
Detto questo, il film è godibilissimo e si differenzia molto dai classici clichès, risultando decisamente migliore rispetto agli ultimi prodotti del genere, una comicità che fa ridere ma senza volgarità. Ottima l'interpretazione di Peppino di Capri che si trova a dover gestire un doppio ruolo per quasi tutto il film e ci riesce egregiamente.
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Innanzitutto stiamo parlando di un cine-panettone, quindi sicuramente di un prodotto che punta a fare ridere e si dovrebbe andare al cinema consci di ciò; da alcuni commenti mi chiedo cosa pensassero di andare a vedere chi gli ha scritti (accade sempre più spesso che tutti i generi vengano criticati con gli stessi parametri).
Detto questo, il film è godibilissimo e si differenzia molto dai classici clichès, risultando decisamente migliore rispetto agli ultimi prodotti del genere, una comicità che fa ridere ma senza volgarità. Ottima l'interpretazione di Peppino di Capri che si trova a dover gestire un doppio ruolo per quasi tutto il film e ci riesce egregiamente. Il film è basato su doppi sensi, ma che vengono tutti smentiti con il proseguire del film; la Bevilacqua (che avevamo potuto aprrezzare in Nero Wolf ) forse meritava più spazio, o meglio un film più serio. Per gli altri attori tutti bravi, anche perchè con tutti questi personaggi il film da il tempo di aprezzare una gag e lasciare a riposo gli attori coinvolti almeno per una paio di scene, mettendocene un'altra davanti agli occhi; in questo modo i personaggi non stancano e ognuno ha il tempo giusto per il proprio tipo di comicità.
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onufrio
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mercoledì 1 giugno 2016
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il boss di capri(o)
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Piacevole cinepanettone che in qualche modo si distanzia dalle classiche e storiche commedie natalizie giocando un pò con la criminalità e le forze dell'ordine sfruttando un cast di comici divertenti, e con un sorprendente Peppino Di Capri ed una bellissima e provocante Giulia Bevilacqua. Ovvio che non possano mancare i classici stereotipi della commedia italiana, l'ormai sfruttatissima ed usurata commedia degli equivoci, ma nel complesso la commedia merita un parere positivo.
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aristoteles
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domenica 26 giugno 2016
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cameriere...champagne!!!
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A tratti abbastanza frizzante anche se le bollicine potevano essere molte di più.
Ogni personaggio prodotto fa la sua discreta parte,finalmente non eccessivi Lillo e Greg (che in molte altre occasioni ho trovato ripetitivi) e bravo anche Mandelli che reputo un ottimo attore sopratutto quando non lavora con il "solito" compagno di avventure.
Complimenti anche a Giulia Bevilacqua brava e "tosta" oltre ogni più rosea aspettativa ed al mitico Peppino Di Capri "One Man Show".
Ma ripeto è il Cast intero che produce una performance più che discreta.
La sceneggiatura non è originalissima,perchè di scambi di ruolo ,con relativi equivoci,ne abbiamo visionati a bizzeffe,tuttavia i continui colpi di scena riescono a nascondere l'effetto del "già visto".
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A tratti abbastanza frizzante anche se le bollicine potevano essere molte di più.
Ogni personaggio prodotto fa la sua discreta parte,finalmente non eccessivi Lillo e Greg (che in molte altre occasioni ho trovato ripetitivi) e bravo anche Mandelli che reputo un ottimo attore sopratutto quando non lavora con il "solito" compagno di avventure.
Complimenti anche a Giulia Bevilacqua brava e "tosta" oltre ogni più rosea aspettativa ed al mitico Peppino Di Capri "One Man Show".
Ma ripeto è il Cast intero che produce una performance più che discreta.
La sceneggiatura non è originalissima,perchè di scambi di ruolo ,con relativi equivoci,ne abbiamo visionati a bizzeffe,tuttavia i continui colpi di scena riescono a nascondere l'effetto del "già visto".
I Momenti di simpatia non mancano,ma non mancano neanche i momenti in cui la surreale storia offerta viene a noia e non funziona.
Intelligente pertanto la scelta di non andare oltre i novanta minuti.
Sufficienza più che meritata.
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flyanto
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lunedì 11 gennaio 2016
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cosa comporta cambiare il volto ad un capo camorra
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Nel corso del periodo natalizio, nelle sale cinematografiche escono puntualmente i cinepanettoni, films comici, di un piuttosto basso contenuto, che si basano tutti su gag e battute ironiche per lo più grossolane. "Natale con il Boss", l'ultima opera del duo comico composto da Lillo e Greg, si avvicina molto al suddetto genere, vanificando però i loro precedenti lavori che artisticamente risultavano senza alcun dubbio maggiormente riusciti.
La trama ruota tutta intorno ad un boss della Camorra il quale, poichè ricercato e riconosciuto dalla polizia, decide di cambiarsi chirurgicamente il volto in modo tale da non essere più da questa catturato e continuare a vivere tranquillamente la propria esistenza.
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Nel corso del periodo natalizio, nelle sale cinematografiche escono puntualmente i cinepanettoni, films comici, di un piuttosto basso contenuto, che si basano tutti su gag e battute ironiche per lo più grossolane. "Natale con il Boss", l'ultima opera del duo comico composto da Lillo e Greg, si avvicina molto al suddetto genere, vanificando però i loro precedenti lavori che artisticamente risultavano senza alcun dubbio maggiormente riusciti.
La trama ruota tutta intorno ad un boss della Camorra il quale, poichè ricercato e riconosciuto dalla polizia, decide di cambiarsi chirurgicamente il volto in modo tale da non essere più da questa catturato e continuare a vivere tranquillamente la propria esistenza. Egli così ricorre ai chirurghi plastici (interpretati da Lillo e Greg) e da questo momento avrà inizio una serie di avvenimenti che coinvolgeranno ed implicheranno il duo dei medici con il pericoloso mondo della mafia....
In questa pellicola ciò che risulta maggiormente evidente è l' inconsistenza della trama che, partendo da un buono spunto, si evolve (anzi, non si evolve affatto) in una serie di episodi privi di senso e piuttosto "pasticciati", tali da sembrare addirittura ricercati ad ogni costo al fine di allungare in qualche modo il film di per sè, ripeto, banale e senza contenuti. In conclusione, "Natale con il Boss" risulta, a mio parere, un vero flop per, ribadisco, un duo comico come quello di Lillo e Greg che precedentemente ha ideato commedie divertenti, sia pure leggere, e sicuramente di maggior successo. Un vero peccato, ma probabilmente le esigenze del box office a volte condizionano fortemente l'ispirazione e fanno deviare anche i migliori intenti.
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camillo
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domenica 27 dicembre 2015
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banale e noioso
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La storia narra di questo boss napoletano costretto a cambiare faccia per sfuggire alla polizia. Fa rapire due chirurghi e li costringe a fargli la plastica, ma il boss non viene trasformato in Leonardo Di Caprio, bensì in Peppino Di Capri. Inevitabilmente partirà la caccia ai due medici, che tenteranno di salvare la pelle tra mille disavventure. De Biasi crea un film probabilmente molto meno volgare, rispetto ai cinepanettoni di Vanzina e Parenti, ma il problema è lo stesso: il film non fa affatto ridere. Non avremo una sola situazione divertente durante tutta la pellicola, a parte qualche momento in cui Lillo e Greg, bravissimi attori, riusciranno a mostrare tutto il loro talento.
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La storia narra di questo boss napoletano costretto a cambiare faccia per sfuggire alla polizia. Fa rapire due chirurghi e li costringe a fargli la plastica, ma il boss non viene trasformato in Leonardo Di Caprio, bensì in Peppino Di Capri. Inevitabilmente partirà la caccia ai due medici, che tenteranno di salvare la pelle tra mille disavventure. De Biasi crea un film probabilmente molto meno volgare, rispetto ai cinepanettoni di Vanzina e Parenti, ma il problema è lo stesso: il film non fa affatto ridere. Non avremo una sola situazione divertente durante tutta la pellicola, a parte qualche momento in cui Lillo e Greg, bravissimi attori, riusciranno a mostrare tutto il loro talento. Tali scene appunto saranno solo simpatiche, ma mai divertenti. Peppino Di Capri fa una buona interpretazione, mentre Ruffini e Mandelli, nei panni di due poliziotti, si dimostrano più bravi del solito, ma comunque mediocri. Giulia Bevilacqua verrà invece utilizzata principalmente per mostrare il suo corpo (un classico, praticamente).
Regia semplice, con una trama che prende strane ed incomprensibili pieghe (ad un certo punto il boss sarà felice di essere Peppino Di Capri, poiché vorrà essere amato dal pubblico), scritta anche dagli stessi Lillo e Greg. Scene scritte totalmente a caso, come quella in cui i due poliziotti, per mimetizzarsi a Scampia, vanno in giro in mutande, armati di fucile.
Classico cinepanettone privo di volgarità (cosa da apprezzare), ma noioso fino all'inverosimile. Sconsigliatissimo.
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