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Ultimo aggiornamento venerdì 9 ottobre 2015
Il viaggio di James Dean insieme al fotografo Dennis Stock fu un vero e proprio viaggio nel successo che stava per consacrare la star ribelle. In Italia al Box Office Life ha incassato 63,1 mila euro .
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Dennis Stock è un fotografo dell'agenzia Magnum che sogna la copertina su "Life" mentre sopravvive paparazzando divi dentro salotti esclusivi. Diviso tra New York e Los Angeles, un figlio e un'ex moglie che gli rinfaccia la latitanza, Dennis è invitato al party di Nicholas Ray, dove incontra James Dean, reduce dal successo di Gioventù bruciata e segnato dalle riprese de La valle dell'Eden. Il volto desolato a un passo dal mito, colpisce Dennis che propone immediatamente a "Life" un servizio sul giovane attore e a Dean di farsi accompagnare dentro la vita. Il rapporto è travagliato ma un viaggio in Indiana, nella fattoria dello zio Marcus e nei luoghi in cui Jimmy è nato, concilia i malintesi e appronta una bella amicizia, immortalata in un'unica fotografia. Costretto da Jack Warner, dispotico produttore della Warner Bros, a rientrare a New York in occasione della premiere de La valle dell'Eden, Jimmy e Dennis si separano. Di quel breve intervallo che fu la loro relazione, rimangono le fotografie intime ed eterne pubblicate sulle pagine di "Life".
Il lavoro di Anton Corbijn, fotografo e regista olandese, è segnato dalla sua ossessione per la 'cultura giovanile', la ribellione e il suo lento sfumare. Di questo parla Life, cogliendo di quella cultura la potenzialità creativa e insieme il disadattamento, la devianza.
Ispirato a una storia vera, l'incontro di due uomini nell'America degli anni Cinquanta, Life segue l'intuizione di Dennis Stock incarnata da James Dean, che il fotografo avverte all'istante come formidabile modello della sua epoca, del suo universo sociale e generazionale. E con l'amicizia nascente tra Dennis Stock e Jimmy Dean, Corbijn ricrea il set, il sentimento e il punto di ripresa dei celebri scatti di "Life": l'incedere di Dean sul marciapiede di Times Square, i gesti quotidiani nella fattoria dell'Indiana, lo sguardo concentrato su una poltrona dell'Actors Studio.
Opera metalinguistica, mentre svolge la relazione amicale, Life rivela la stessa fascinazione che Stock nutre per Dean e per quella misteriosa qualità che è la fotogenia. A ragione di questo, Corbijn non sceglie Robert Pattinson per interpretare il ruolo di un Dean fumatore e scostante, per quello è perfetto Dane DeHaan, insopportabilmente irriverente, flemmatico, narciso e 'posato'. Dissimulato dalla luce dei flash e relegato alla funzione anonima dell'osservatore, l'ex poster-boy di Twilight, la cui estetica è definita dai tagli asimmetrici e dai colpi di gel, ribadisce la sua fissità immortale e resta al buio, nel buio. Ossessionato dal suo soggetto, il fotografo di Pattinson abborda Dean, lo assedia e ne è interamente abitato. Poi, proprio come un vampiro, ottenuti gli scatti e la vita dentro quegli scatti, l'interesse svanisce e Stock passa ad altro, congedando dalla sua finestra l'attore in fuga da tutto quello che aveva fortemente desiderato e poi bruciato dentro una Porsche 550. Sensibile (alla luce), tangibile e aderente al suo personaggio e alla prosa della sua vita, DeHaan smuove la superficie della 'pellicola' e lascia una traccia indelebile, cogliendo finanche nella voce la 'verità eterna' dei film di Dean, il pudore sentimentale dell'uomo, la purezza morale e inestinguibile di un adolescente tagliato fuori dalla società.
Come aveva fatto in La spia - A Most Wanted Man, preavvertendo la perdita di Philip Seymour Hoffman, Corbijn afferra la luce postuma del divo e del processo di costruzione divistica, lavorando dentro una camera oscura e su un corpo sempre a fuoco, sempre in campo. Il corpo di un gigante fragile che legge le poesie di James Whitcomb Riley e interpreta lo spirito dell'innocenza americana.
Tenero , intimo. malinconico . Due giovani uomini, un attore, la cui breve carriera sta deflagrando ed un fotografo che sta cercando l'occasione della vita , si incontrano , si perdono , si ritrovano per costruire un servizio fotografico per LIfe che farà epoca . New York sotto la neve è bellissima . Broadway scintillante di luci ed anche sotto la pioggia ma [...] Vai alla recensione »
Dopo "Control",il regista torna a raccontare la personalità tomentata di un altro ribelle famoso,il giovane dannato per eccellenza James Dean,in occasione dei 60 anni trascorsi dalla sua tragica e prematura scomparsa.Viene mostrata l'amicizia tra questi e il fotografo Dennis Stock,che immortalò l'attore prima che diventasse un'idolo e catturò alcuni degli [...] Vai alla recensione »
Ritratto di James Dean visto dal lato meno conosciuto e stereotipato nell’ultimo anno della sua vita, il 1955, epilogo della carriera di attore-meteora e di una vita altrettanto breve e intensa. Questo film intimista che vuole rivelarne la personalità in tutte le sue sfaccettature, da quella ribelle e naif a quella fragile e malinconica, spiega e dimostra perché James divenne Dean, cioè in virtù di [...] Vai alla recensione »
Il film è tratto dalla storia vera del rapporto che si instaura tra James Dean e il suo fotografo Dennis Stock, conosciutisi tra le riprese di “La Valle dell’Eden” e di “Gioventù Bruciata”. Il fotografo propone alla sua agenzia Magnum un servizio fotografico off set su questo giovane emergente che potrebbe rappresentare il simbolo dell’anti-divo e, [...] Vai alla recensione »
"Life" racconta la conoscenza ed il viaggio che negli anni '50 il fotografo Dennis Stock dell'agenzia Magnum fece ed intraprese insieme all'astro nascente James Dean. Avendo egli intuito che l'attore sarebbe divenuto un mito nella storia del cinema sebbene, appunto, fosse ancora agli esordi ed avesse girato solamente "Gioventù Bruciata" e stesse per uscire [...] Vai alla recensione »
Da come se ne parlava sembrava più un biopic su James Dean (cioè un film incentrato sulle parti salienti della sua vita) piuttosto di un film in cui raccontava solo l'ultimo anno di vita dell'ex-divo e, in particolare, della sua amicizia (travagliata) col fotografo Dennis Stock. In ogni caso, il film non è male, si comprende il carattere ribelle della star e questo suo [...] Vai alla recensione »
Più che la nascita del mito di James Dean la sua caricatura.
Film di rara bruttezza due ore di lentezza senza slancio
Scavare nel profondo di un'Anima fragile e ribelle alle regole del sistema,senza conoscerne a fondo le dinamiche umane,è impresa ardua.Sceneggiatura che zoppica,ma strascichi di varia umanità si notano....Manca della vera forza,ovvero,della passione per la verità.
Secondo me è stato davvero un bellissimo film: ha ripercorso gli ultimi tempi della vita di James Dean riuscendo a curare anche nei piccoli dettagli quella che è stata la sua vita privata e artistica. In questo senso, va riconosciuto il talento di Dane DeHaan che ha saputo dare vita ad un personaggio così complesso com'è stato Dean, riuscendo a cogliere anche il suo particolare carattere, il suo essere [...] Vai alla recensione »
Elegia per un'epoca perduta. Due uomini, quasi due ragazzi. Due Americhe anzi tre, Los Angeles, New York, poi le terre selvagge dell'Indiana. Due destini che per un momento si sfiorano dando vita a qualcosa che entrerà nella leggenda. Per molti anni a venire. Uno è un fotografo, un fabbricante di immagini, un giovane di sicuro talento che per ora si adatta a fare la spola tra New York e Hollywood [...] Vai alla recensione »
Operazione rischiosa un film biografico che rispolvera il mito di James Dean. Nel 1955, pochi mesi prima dell'incidente fatale, il giovane divo riceve la visita del coetaeneo Dennis Stock, emergente paparazzo del jet set. La promessa di un servizio sulla prestigiosa rivista Life è l'inizio di una bella amicizia. Piuttosto somigliante a Dean lo sconosciuto Dane Dehaan, sorprendentemente bravo Robert [...] Vai alla recensione »
Quando si conobbero, nel 1955, erano due giovani pressoché sconosciuti, scontrosi, vulnerabili e ansiosi di sfondare. Simpatizzarono: l'attore James Dean invitò il fotografo Dennis Stock a un'anteprima di La valle dell'Eden; e Stock - colto il potenziale divistico di quel ragazzo miope e bassino - ebbe l'idea di realizzare su di lui una sorta di biografia visiva in controtendenza a Hollywood.
Sessant'anni fa si chiudeva tragicamente la vita di un 24enne irrequieto per aprirsi quella di un mito. James Dean, insieme a Marilyn Monroe, è l'unica icona tradotta da Hollywood all'eternità a non aver bisogno di didascalie. Tre soli film interpretati nell'emblematico 1955 per assurgere a leggenda assoluta. L'anniversario si è offerto su un piatto d'argento al fotografo/regista olandese Corbiin per [...] Vai alla recensione »
Il ritratto di James Dean sotto la pioggia di Times Square, insaccato nel cappottone, uscì a tutta pagina su Life del 7 marzo '55. Il fotografo Dennis Stock, tre anni più del 24enne Jimmy, non ottenne la copertina ma le pagine dalla 125 alla 128 piene di scatti realizzati nella fattoria di famiglia dove Jimmy aveva trascinato Dennis. Il titolo era "Moody New Star", la nuova star malinconica.