La teoria del tutto |
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Un film di James Marsh.
Con Eddie Redmayne, Felicity Jones, Charlie Cox, Emily Watson.
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Titolo originale The Theory of Everything.
Biografico,
Ratings: Kids+13,
durata 123 min.
- Gran Bretagna 2014.
- Universal Pictures
uscita giovedì 15 gennaio 2015.
MYMONETRO
La teoria del tutto ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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poca....teoria e molta pratica
di DHANY CORAUCCIFeedback: |
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martedì 10 febbraio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Qui di teoria ce n'è poca e molti cervelli refrattari alla matematica o all'astrofisica, come è il caso del mio, sicuramente ne hanno gioito. Con mio sommo stupore, però, circa a metà del film ne ho sentito la mancanza, per quanto sapessi che mi sarebbe risultata inequivocabilmente incomprensibile. Ma dove non c'è la teoria, c'è la pratica e in questo film, è bene che lo sappiate, non si disquisisce dei massimi sistemi, del Tempo, degli Universi senza fine (e forse senza nemmeno un principio), dei buchi neri o del Big Bang (solo qualche accenno veloce e chiaramente astruso), perché si tratta di una storia sentimentale. Nulla di male, per carità, ma se proprio vogliamo analizzarla in termini pragmatici, il protagonista non è Stephen Hawking, a cui sarebbe dedicata, bensì la moglie. Infatti, in un trafiletto nei titoli di coda, piccolo piccolo, leggo che la sceneggiatura è stata tratta dal libro che ha scritto l'ex moglie di Hawking, Jane Wilde, Verso l'Infinito. Ripeto, nulla di male, per carità, però è bene che lo sappiate: tutto qui. Dunque è una storia d'amore e di sacrificio, di belle emozioni e di dolore. E' la storia di una donna che con coraggio, con sopportazione e con inesauribile devozione sceglie di stare vicino all'uomo che ama, mostrando, nella pratica, nella realtà quasi quotidiana cosa ha significato vivere accanto al genio condannato fin da giovanissimo all'immobilità da una malattia degenerativa. E' un film commovente, forse troppo. E' un film convenzionale, pur nella sua singolarità e si avvale di una regia irreprensibile che sa quando calcare la mano sulle scene più intense. Ed è un film essenzialmente d'amore, basato su una storia vera e drammatica, anche se per certi versi a lieto fine, allora mi domando: per quale motivo non mi è piaciuto? Altro che refrattaria alla matematica e alla logica, sono un esempio lampante di pura irrazionalità! Non c'è un motivo preciso, infatti, a giustificare la mia disaffezione, se non quella mancanza di teoria che lamentavo all'inizio, quella bella sensazione di perdersi negli spazi immensi di un cosmo che mai conoscerò e che qualcuno, come Hawking, ha cercato di spiegare con chiarezza e semplicità a tutti, anche a chi di astrofisica non ne capisce nulla, come me. In fondo, mi sarebbe piaciuto comprendere la teoria del tutto, pur se condensata in un'unica, semplice, esaustiva, imperscrutabile equazione come Hawking auspicava di rivelare.
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