andrea giostra
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martedì 10 giugno 2014
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la bella addormentata nel bosco rivisitata!
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Walt Disney continua a deliziarci e a sorprenderci con i suoi ultimi bellissimi fantasy, tanto da far sollevare uno spontaneo e scrosciante applauso dell’emozionato pubblico in sala al concludersi della scena finale che dà il via ai titolo di coda. Il mito, il soprannaturale, l’immaginazione, l’allegoria, la fantasia, la metafora, il simbolico e il surreale vengono magnificamente esaltati con Maleficent. Ma quello che più appassiona in questa fantastica narrazione, che rivisita liberamente “La bella addormentata nel bosco”, è l’amore che lentamente e imperioso prende il sopravvento sull’odio e sulla maledizione messi in atto da Malefica per il terribile tradimento subito dall’amato Stefano al quale da adolescente aveva salvato la vita.
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Walt Disney continua a deliziarci e a sorprenderci con i suoi ultimi bellissimi fantasy, tanto da far sollevare uno spontaneo e scrosciante applauso dell’emozionato pubblico in sala al concludersi della scena finale che dà il via ai titolo di coda. Il mito, il soprannaturale, l’immaginazione, l’allegoria, la fantasia, la metafora, il simbolico e il surreale vengono magnificamente esaltati con Maleficent. Ma quello che più appassiona in questa fantastica narrazione, che rivisita liberamente “La bella addormentata nel bosco”, è l’amore che lentamente e imperioso prende il sopravvento sull’odio e sulla maledizione messi in atto da Malefica per il terribile tradimento subito dall’amato Stefano al quale da adolescente aveva salvato la vita. Stefano che, come tutti gli uomini sedotti dal potere e dall’ambizione, per la sua sfrenata cupidigia e bramosia di potere tradisce impietoso l’amata Malefica. E’ vero che i peggiori cattivi, come Malefica nel fantasy, sono i buoni che hanno terribilmente sofferto per i tradimenti subiti dalle persone più amate. Ma alla fine è anche vero che l’amore puro trionfa sempre, come ci racconta brillantemente Disney destrutturandone, come già in Frozen, l’accezione favolistica del termine: “amore puro” che ancora una volta non è quello tra il temerario principe e la bellissima principessa.
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micio1985
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giovedì 29 maggio 2014
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bellissimo!
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Finalmente me ne vado dal cinema super soddisfatto, era da Django che non succedeva!
Bravissimo il regista a inventare una storia bella ed emozionante senza discostarsi quasi per nulla da quello che é il classico Disney al quale molti di noi siamo affezionati.Sono rimasto molto colpito in particolare da 3 cose: dalla trama, per nulla scontata, sempre avvincente e ricca di novitá interessanti; dalla bravura di Angelina Jolie che ancora una volta dimostra di non essere soltanto bella riuscendo ad entrare nelle vesti della strega alla pari di Johnny Deep in Jack Sparrow; e infine come ho gia detto sono rimasto felicemente sorpreso dall incredibile accostamento al classico della bella addormentata,nelle piu piccole cose come ad esempio la casa nel bosco a quelle piu spettacolari, come l ombra della fata malefica durante l entrata alla cerimonia.
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Finalmente me ne vado dal cinema super soddisfatto, era da Django che non succedeva!
Bravissimo il regista a inventare una storia bella ed emozionante senza discostarsi quasi per nulla da quello che é il classico Disney al quale molti di noi siamo affezionati.Sono rimasto molto colpito in particolare da 3 cose: dalla trama, per nulla scontata, sempre avvincente e ricca di novitá interessanti; dalla bravura di Angelina Jolie che ancora una volta dimostra di non essere soltanto bella riuscendo ad entrare nelle vesti della strega alla pari di Johnny Deep in Jack Sparrow; e infine come ho gia detto sono rimasto felicemente sorpreso dall incredibile accostamento al classico della bella addormentata,nelle piu piccole cose come ad esempio la casa nel bosco a quelle piu spettacolari, come l ombra della fata malefica durante l entrata alla cerimonia..sembrava quasi di rivedere il cartone! Secondo me questo é un vero Disney vecchio stile, nulla a che vedere con Alice in wonderland..molto profondo e commovente, promosso a pieni voti!!!
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[+] ma chi è 'sto johnny deeeeep???
(di lucyandkitten)
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[+] uguale al classico disneyano??
(di leonardo.cesari)
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gabryhope95
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giovedì 29 maggio 2014
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una favola moderna baciata dalla fantasia
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Maleficent è il film che più attendevo di questa stagione,le aspettative erano alte e entrato in sala ero pieno di entusiasmo,garantisco che appena uscito io la mia ragazza eravamo sorridenti e felici:le nostre aspettative erano all'altezza del film.
Maleficent propone una diversa chiave di lettura de"la bella addormentata nel bosco",una storia in chiave fantasy dove la protagonista è proprio la potente fata Malefica interpretata da una magica Angelina Jolie.Attenzione peró:scordatevi lo stereotipo della strega cattiva,Malefica in questo film è una figura complessa e da una mentalità incredibilmente umana ed è proprio su questi due fattori che il film gioca.
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Maleficent è il film che più attendevo di questa stagione,le aspettative erano alte e entrato in sala ero pieno di entusiasmo,garantisco che appena uscito io la mia ragazza eravamo sorridenti e felici:le nostre aspettative erano all'altezza del film.
Maleficent propone una diversa chiave di lettura de"la bella addormentata nel bosco",una storia in chiave fantasy dove la protagonista è proprio la potente fata Malefica interpretata da una magica Angelina Jolie.Attenzione peró:scordatevi lo stereotipo della strega cattiva,Malefica in questo film è una figura complessa e da una mentalità incredibilmente umana ed è proprio su questi due fattori che il film gioca.Tradita dal suo amore Stefano,che cede alla gloria di diventare re e colma d'odio la potente fata scaglia un temibile sortilegio contro sua figlia,la principessa Aurora,ma Malefica lentamente si accorgerà che per quella bambina innocente(Elle Fanning) non si puó che provare amore.Un messaggio quindi molto attuale,il tema della vendetta ma poi la riscoperta dell'amore,l'uomo che rinuncia all'amore per inseguire la gloria e il falso amore di cui al giorno d'oggi il mondo è saturo.Dal punto di vista tecnico il film è semplicemente perfetto:grande e visionaria fotografia con immagini mozzafiato,regia ricercata sempre attenta all'esaltazione dei personaggi sullo schermo riflettendo il paesaggio con le loro emozioni,musiche azzeccate che accompagnano le splendide immagini del film e sapiente uso degli effetti speciali.
Il mondo delle fate vi aspetta,lasciatevi incantare da Malefica.Non ve ne pentirete.
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[thewolf]
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giovedì 29 maggio 2014
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non credete alla favola
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Il film si chiama Malefica non a caso. E non solo perchè il personaggio principale è, appunto, la strega "cattiva" de La bella Addormentata, ma perchè si tratta di una riscrittura del celebre cartone animato, che con esso ha in comune solo i tratti salienti, per poi sviluppare una storia totalemente nuova ed indipendente. Già la locandina si presenta infatti con la scritta "Non credere alle favole", proprio perchè ciò che ci è stato raccontato nel cartone e che abbiamo sempre considerato la verità, potrebbe non esserlo. Il personaggio che abbiamo sempre considerato cattivo, potrebbe non esserlo. Non esserlo fino in fondo.
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Il film si chiama Malefica non a caso. E non solo perchè il personaggio principale è, appunto, la strega "cattiva" de La bella Addormentata, ma perchè si tratta di una riscrittura del celebre cartone animato, che con esso ha in comune solo i tratti salienti, per poi sviluppare una storia totalemente nuova ed indipendente. Già la locandina si presenta infatti con la scritta "Non credere alle favole", proprio perchè ciò che ci è stato raccontato nel cartone e che abbiamo sempre considerato la verità, potrebbe non esserlo. Il personaggio che abbiamo sempre considerato cattivo, potrebbe non esserlo. Non esserlo fino in fondo. E i cosiddetti "buoni"? Chi lo sa? La volontà è proprio questa: mostrare l'altro lato della medaglia. I risultati sono convincenti, certo è che chi andrà a vedere il film con una sacra venerazione per il classico Disney aspettandosi una rispoduzione fedele rimarrà deluso. I personaggi ci sono tutti, ma sono diversi, in alcuni casi molto più tridimensionali e con sfaccettature più complesse. In primis, Malefica è sì la strega che, piena di odio e risentimento, scaglia una maledizione sulla piccola Aurora, ma in questo film lo spettro delle sue emozioni è più ampio. Re Stefano è un uomo senza scrupoli, che diventerà ossessionato dalla sua "nemesi". Le fatine, tre imbecilli. Insomma, tutto completamente diverso da quello che uno si puà aspettare. Abbracciandolo per quello che è, una storia completamente nuova, il fim è coinvolgente e a tratti sorprendentemente divertente. Angelina Jolie è probabilmente nata per questo ruolo, sempre incantevole e pericolosa allo stesso tempo. L'unica pecca è il doppiaggio: la performance della Jolie in lingua originale è molto più potente e di spessore. Film comunque consigliato, di grande intrattenimento ed enorme impatto visivo... a meno che siate degli irriducibili nostalgici della Disney!
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therao
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martedì 15 settembre 2015
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"deficient"
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Mettiamo in chiaro una cosa: se prendo una storia e la racconto dal punto di vista del cattivo cercando di capire le sue ragioni ne sto offrendo una lettura alternativa. Se prendo una storia e la stravolgo in modo da far riuscire simpatico quello che nella storia originale era il cattivo NON ne sto offrendo una lettura alternativa. Ed è purtroppo questo quello che succede in “Maleficent”, film in cui il regista fa carte false pur di trasformare la strega de “La bella addormentata nel bosco” in un personaggio simpatico e amabile, anche a costo di aggiungere improbabili retroscena che giustifichino le sue cattive azioni e di trasformare tutti gli altri personaggi in irritanti ritardati per far fare a lei bella figura.
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Mettiamo in chiaro una cosa: se prendo una storia e la racconto dal punto di vista del cattivo cercando di capire le sue ragioni ne sto offrendo una lettura alternativa. Se prendo una storia e la stravolgo in modo da far riuscire simpatico quello che nella storia originale era il cattivo NON ne sto offrendo una lettura alternativa. Ed è purtroppo questo quello che succede in “Maleficent”, film in cui il regista fa carte false pur di trasformare la strega de “La bella addormentata nel bosco” in un personaggio simpatico e amabile, anche a costo di aggiungere improbabili retroscena che giustifichino le sue cattive azioni e di trasformare tutti gli altri personaggi in irritanti ritardati per far fare a lei bella figura.
A riscattare un personaggio con questo sistema sono buoni tutti. A ‘sto punto diciamo anche che il bullo di “Ritorno al futuro” perseguitava Martin perché lui gli aveva stuprato la sorella, che Hitler ha invaso la Polonia per salvare il suo nipotino malato e che mr. Orange torturava uno sbirro solo per legittima difesa. E magari alla fine facciamoli anche pentire delle loro malefatte così da garantire un happy ending al nostro pubblico il quale, si sa, ci tiene tanto a farsi bello facendo finta di vedere film che hanno per protagonisti eroi negativi ma se glie li fai vedere sul serio si impressiona troppo.
Se volete riscattare davvero un personaggio considerato cattivo dai più offrendo una chiave di lettura alternativa della sua storia dovete lavorare sul materiale che avete non potete inventarvene un altro di sana pianta. Consiglio a tutti gli ignoranti cinematografici che hanno amato "Maleficent" una visione di “Jesus Christ Superstar”, film che offre una particolarissima (e aggiungerei genuina, al contrario del film che sto recensendo) lettura del personaggio di Giuda non stravolgendo la sua storia ma interrogandosi sulle ragioni del suo agire.
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parpignol
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lunedì 3 novembre 2014
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messaggi malefici
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Io sono rimasto sgomento quando ho visto questo film della Walt Disney; il messaggio che apparentemente vorrebbe far passare è forse dell'amore vero come amore proveniente anche da genitori adottivi invece che da indegni genitori naturali (e di casi così se ne vedono tanti in giro nella vita reale, senza dubbio), ma purtroppo alcuni elementi lo smentiscono:
1) La regina madre di Aurora non sembra affatto indegna né aver commesso azioni di indegnità... è semplicemente una madre a cui viene tolta la figlia, per colpa di Malefica, e che non riesce a vedere nemmeno prima di morire. Tutto ciò è di una tristezza straziante.
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Io sono rimasto sgomento quando ho visto questo film della Walt Disney; il messaggio che apparentemente vorrebbe far passare è forse dell'amore vero come amore proveniente anche da genitori adottivi invece che da indegni genitori naturali (e di casi così se ne vedono tanti in giro nella vita reale, senza dubbio), ma purtroppo alcuni elementi lo smentiscono:
1) La regina madre di Aurora non sembra affatto indegna né aver commesso azioni di indegnità... è semplicemente una madre a cui viene tolta la figlia, per colpa di Malefica, e che non riesce a vedere nemmeno prima di morire. Tutto ciò è di una tristezza straziante.
2) Il padre, re Stefano, è un padre che per amore della figlia arriva a far distruggere tutti gli arcolai del regno, e si costringe a vivere lontano da lei, credendola di poterla tenere nascosta a Malefica.
Non mi sembrano, francamente, dei genitori indegni... specie la madre, il cui amore sono sicuro NON PUO' essere surrogato da quello di Malefica (che tra l'altro all'inizio la odiava).
Ma poi... che amore è quello di Malefica?!? Ricapitolando: Malefica ha strappato Aurora alla madre e allontanata dal padre, la ha maledetta irreversibilmente e infine la rende orfana anche del padre stesso... quando magari bastava, che so, imprigionarlo finché non rinsavisse! Infine Malefica non può incarnare la figura del genitore adottivo perché, oltre a quanto già elencato, ha una grossa ambiguità di fondo (attrazione per Aurora?) che in una fiaba classica come questa, stona molto. Voglio dire: Malefica è stata tradita dall'amore per un uomo e quindi da allora ha il dente avvelenato contro tutti i maschi (vedasi come tratta il suo servo), non si innamora più ma... improvvisamente... si "affeziona" ad Aurora, per via della sua dolcezza, grazia e bellezza. Molto sospetto. Ad un certo punto del film, Aurora stessa dice una frase sconcertante, esprimendo il suo desiderio di trasferirsi nella Brughiera per vivere il resto della sua vita con Malefica e prendersi cura l'una dell'altra. Eh no eh. No, questo NO. Walt Disney NON puoi STORPIARE il più classico dei desideri di una protagonista di una fiaba classica, che è quello di trovare il principe azzurro, sostituendolo col desiderio di ritirarsi a vita privata con la strega cattiva per vivere una vita da zitelle!!! Andiamo, è ridicolo, e puzza di messaggio subliminale poco edificante, ancor più se condito con la misera figura che fa quello che avrebbe dovuto essere il principe salvatore di Aurora, misera figura che va ancora una volta a danno del genere maschile.
Tornando alle figure genitoriali, dicevo, la morte di Re Stefano è l'acme della tristezza. Perché farlo morire? Perché non redimerlo nel nome della ritrovata Aurora? Che bel messaggio di pace e amore sarebbe stato detronizzarlo ma farlo tornare un uomo buono dal solo desiderio di viversi l'amata figliola! Ma forse Walt Disney vuol fare la modernista... che vale sognare l'amore del principe o della principessa, se tutti possono amare tutti con "vero amore" a prescindere da sesso (F & F), razza (umana e fata), condizione sociale (principessa e... boh?), età (Aurora avrebbe 15 anni)?
No, le fiabe non si storcono. Vorrei che in un mondo che va a rotoli, almeno quelle restino a tramandare gli antichi valori e i sogni d'amore che c'erano un tempo.
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beatrix kiddo
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lunedì 23 novembre 2015
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chi ha incastrato malefica?
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Partendo dal presupposto che "Maleficent" si presenti come una rivisitazione della famosa fiaba de "La bella addormentata nel bosco", del personaggio strabiliante di Malefica, concentrato di puro male, ci è rimasto ben poco o quasi niente. Nulla da dire sull'interpretazione che la Jolie offre al pubblico, ancora una volta maestosa in tutta la sua bellezza e in tutta la sua bravura sebbene il personaggio venga completamente snaturato. Dall'inizio del film è possibile seguire la crescita di Malefica, dalla sua infanzia felice, passando per l'adolescenza alle prese con i primi sentimenti umani per poi giungere al tema del tradimento e del cambiamento da personaggio buono a "cattivo"; tuttavia, proprio nel momento in cui si attende con ansia la comparsa sullo schermo del cattivo, a mio parere, più riuscito del mondo delle fiabe, ci si ritrova a fare i conti con una Malefica che malefica più di tanto non lo è.
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Partendo dal presupposto che "Maleficent" si presenti come una rivisitazione della famosa fiaba de "La bella addormentata nel bosco", del personaggio strabiliante di Malefica, concentrato di puro male, ci è rimasto ben poco o quasi niente. Nulla da dire sull'interpretazione che la Jolie offre al pubblico, ancora una volta maestosa in tutta la sua bellezza e in tutta la sua bravura sebbene il personaggio venga completamente snaturato. Dall'inizio del film è possibile seguire la crescita di Malefica, dalla sua infanzia felice, passando per l'adolescenza alle prese con i primi sentimenti umani per poi giungere al tema del tradimento e del cambiamento da personaggio buono a "cattivo"; tuttavia, proprio nel momento in cui si attende con ansia la comparsa sullo schermo del cattivo, a mio parere, più riuscito del mondo delle fiabe, ci si ritrova a fare i conti con una Malefica che malefica più di tanto non lo è. Un vero peccato anche per la sceneggiatura a tema, un po' macabra ma ben fatta, quasi fuoriuscita da un film di Tim Burton che si ritrova a fare da sfondo ad un viavai di personaggi snaturati: le fatine totalmente fastidiose, poco intelligenti e poco interessate alla cura della bambina a loro affidatagli, un re Stefano che diventa il vero antaagonista della fiaba e un principe azzurro che fa la sua comparsa per pochi minuti e si rivela non essere "il vero amore" di Aurora.
In poche parole, la fiaba di per sé potrebbe apparire piacevole solo se per un attimo si faccia finta che la storia de "La bella addormentata nel bosco" non sia mai stata scritta.
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veritasxxx
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lunedì 2 giugno 2014
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sleeping beauty reloaded
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Se volete capire come va il mondo dovete vedere i film della Disney. Dal momento che sono sempre indirizzati verso un pubblico vasto ed eterogeneo, rappresentano la quintessenza di quello che è socialmente accettabile e sono spesso responsabili della formazione culturale dei nostri giovani rampolli accompagnati dai loro genitori in sala, i quali in caso di dubbi sul perchè e il percome della storia saranno pronti a fornire rassicuranti chiarimenti alle loro creature. Da un punto di vista puramente sociologico gli insegnamenti di questo film sono a dir poco preoccupanti: gli uomini sono esseri egoisti, ambiziosi e tendenzialmente violenti quando le cose non vanno come pianificato.
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Se volete capire come va il mondo dovete vedere i film della Disney. Dal momento che sono sempre indirizzati verso un pubblico vasto ed eterogeneo, rappresentano la quintessenza di quello che è socialmente accettabile e sono spesso responsabili della formazione culturale dei nostri giovani rampolli accompagnati dai loro genitori in sala, i quali in caso di dubbi sul perchè e il percome della storia saranno pronti a fornire rassicuranti chiarimenti alle loro creature. Da un punto di vista puramente sociologico gli insegnamenti di questo film sono a dir poco preoccupanti: gli uomini sono esseri egoisti, ambiziosi e tendenzialmente violenti quando le cose non vanno come pianificato. Le donne invece sono creature pure e meravigliose e possono essere vendicatrici se vengono strappate loro le ali (metaforicamente e non), ma in fondo restano buone e pronte ad offrire amore incondizionato alle loro figliastre. E se poi hanno la faccia di Angelina Jolie e gli zigomi della Ferilli, come non rimanerne incantati? Quindi, se quando tornate a casa trovate vostra madre con un'acconciatura che ricorda le corna di un muflone e seduta su un trono comprato in offerta da poltrone sofà, non è perché papà non fa davvero lo straordinario quando torna tardi il mercoledì sera, ma perché vi vuole tanto bene. Il film è complessivamente ben realizzato tecnicamente e pieno di colpi di scena e di stravolgimenti della storia originale della bella addormentata. Ma se non siete già separate (come è probabile), vostra figlia potrebbe cominciare a guardare con sospetto vostro marito dopo la visione, quindi...in campana. Poi chi glielo va a dire allo psicologo infantile che la bimba ha il sonno agitato da quella volta che l'avete portata al cinema?
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valetag
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domenica 19 aprile 2015
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maleficent, trionfo del buonismo
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Finalmente sono riuscita a ritagliare del tempo libero per godermi Maleficent, il classico che la Disney ha riportato sul grande schermo con una rivisitazione piu moderna.
Malefica non è più l'incarnazione del male nel mondo, è semplicemente una fata gentile e adorata della Brughiera che a causa della sua ingenuità e della sua innocenza d'animo, rimane così ferita dall'amore da trasformarsi nel demonio che tutti noi conosciamo.
Sarà che in questo periodo mi trovo particolarmente cinica, ma sono convinta che se avessero proseguito mantenendo un certo livello di malvagità in Malefica, il film sarebbe stato di tutt'altro spessore.
Chiaro, questa versione sarebbe andata a cozzare con l'idea originale, ovvero mostrare un altro tipo di amore: intento nobile, ma di fatto uno scivolone verso il cliché femminista.
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Finalmente sono riuscita a ritagliare del tempo libero per godermi Maleficent, il classico che la Disney ha riportato sul grande schermo con una rivisitazione piu moderna.
Malefica non è più l'incarnazione del male nel mondo, è semplicemente una fata gentile e adorata della Brughiera che a causa della sua ingenuità e della sua innocenza d'animo, rimane così ferita dall'amore da trasformarsi nel demonio che tutti noi conosciamo.
Sarà che in questo periodo mi trovo particolarmente cinica, ma sono convinta che se avessero proseguito mantenendo un certo livello di malvagità in Malefica, il film sarebbe stato di tutt'altro spessore.
Chiaro, questa versione sarebbe andata a cozzare con l'idea originale, ovvero mostrare un altro tipo di amore: intento nobile, ma di fatto uno scivolone verso il cliché femminista. L'errore sta nel non aver proposto nemmeno una figura maschile equilibrata: si salva solo Fosco, ma in quanto corvo, non può far statistica.
Cio che è certo è che la sceneggiatura di Linda Woolverton
ha palesemente intaccato la possibile riuscita del film. Buchi nella narrazione, pochezza dei dialoghi e una caratterizzazione dei personaggi pressoché imbarazzante, con il principe Filippo che sembra un ebete, le tre fatine stupide fino al midollo, Re Stefano raccontato con una confusione tale che Sharlto Copley ancora si sta chiedendo perché diavolo ha accettato il ruolo,e Aurora, interpretata da Elle Fanning, che è addormentata anche senza maleficio.
Per fortuna c'e' Angelina Jolie, a cui il regista deve rendere grazie per quel poco di considerazione che questo film merita. È chiarissimo quanto la Jolie si sia applicata studiando il ruolo di questa finta cattiva, si vede quanto lei di fatto abbia creduto nel progetto, ed è straordinaria anche se la Woolverton l'ha ridotta a fare mmh per metà delle battute. Credo che a tutti siano venuti i brividi nella scena in cui Malefica lancia la sua maledizione avvolta dal fumo verde, inquietante e terribilmente affascinante allo stesso tempo, degna dell'originale disneyano.
Con l' esordio alla regia, Robert Stromberg non poteva fare a meno che trascinare con se tracce del suo passato da supervisore degli effetti speciali, anche se questa moda della CGI, che personalmente ritengo noiosissima e con il vizio di togliere spazio al racconto solo per mostrare quanto i geni della grafica siano (e di fatti, sono) virtuosi, fa rimpiangere i bei tempi in cui set venivano ricostruiti per trasportare lo spettatore in mondi magici, donando quel senso di nostalgia per luoghi e tempi mai esistiti ( e questo vale un po per tutti quelli che in questi anni stanno lavorando con il Fantasy, Peter Jackson - che adoro - in primis).
Sono inoltre evidenti le spiacevoli incursioni di altri film nella pellicola: da Avatar al Signore degli Anelli, da Harry Potter a Schindler's List.
Ovviamente Maleficent non ha solo aspetti negativi: ha riportato in auge quella magia medievale e fiabesca che da troppo tempo mancava dal grande schermo. Tuttavia, i costumi favolosi ( mi ero scordata dei cappelli a punta con il tulle!!) e i buoni propositi non bastano a rendere questo film un buon film.
Maleficent non ha le carte in regola nemmeno per lucidare le scarpe a "la bella addormentata nel bosco", ma rimarrà negli annali alla voce "come usare malissimo 200 milioni di dollari di budget" e "come realizzare una campagna pubblicitaria illusoria per sopperire le perdite".
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fabriziog
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giovedì 29 maggio 2014
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tra tradizione e modernità
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Dopo la rivisitazione cinematografica in versione non comics di Biancaneve, Hansel e Gretel, Cappuccetto rosso, La Bella e la Bestia e Cenerentola, ecco affacciarsi nelle sale italiane “Maleficent” di Robert Stromberg, ossia la favola rivista e corretta de La bella addormentata nel bosco.
Gli elementi della storia tracciata dai fratelli Grimm (Rosaspina) e animata sul grande schermo da Walt Disney nel 1959 vi sono tutti, solo che vengono mischiati, invertiti, mutati, confusi fra di loro, dando vita ad un film bello da vedersi - anche per gli affascinanti effetti speciali e incantevoli, suggestive e sognanti immagini fiabesche e fatate - seppur distante dalla narrazione tradizionale che abbiamo imparato a conoscere quando eravamo bambini.
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Dopo la rivisitazione cinematografica in versione non comics di Biancaneve, Hansel e Gretel, Cappuccetto rosso, La Bella e la Bestia e Cenerentola, ecco affacciarsi nelle sale italiane “Maleficent” di Robert Stromberg, ossia la favola rivista e corretta de La bella addormentata nel bosco.
Gli elementi della storia tracciata dai fratelli Grimm (Rosaspina) e animata sul grande schermo da Walt Disney nel 1959 vi sono tutti, solo che vengono mischiati, invertiti, mutati, confusi fra di loro, dando vita ad un film bello da vedersi - anche per gli affascinanti effetti speciali e incantevoli, suggestive e sognanti immagini fiabesche e fatate - seppur distante dalla narrazione tradizionale che abbiamo imparato a conoscere quando eravamo bambini.
Invero, non si può dire che Malefica (perfettamente interpretata dall’algida bellezza di Angelina Jolie che indossa un costume- almeno quello - perfettamente rispondente alle canoniche rappresentazioni) incarni il detto nomen, omen e capirete il perché gustandovi il film. Malefica è la vera protagonista e la fabula è sviluppata secondo il suo punto di vista, la sua visuale, la sua ottica.
Il regista è pregno di cultura tolkieniana e fantasy, come appare con forza nella costruzione delle creature della Brughiera e nella raffigurazione dell’impazzito re Stefano, padre di Aurora. La potenza del “bacio del vero amore” (solo quello materno secondo la visione degli Autori dell’opera), che libererà la fanciulla dal lungo sonno simile alla morte, ricorda parecchio Come d’Incanto di Kevin Lima.
In realtà, anche se a sprazzi, Stromberg è rispettoso dell’illustre precedente a disegni animati disneyniano, riproducendo esattamente la scena della comparsa di Malefica a corte durante i festeggiamenti per la nascita della piccola principessa, contro la quale viene scagliato il terribile sortilegio.
Peccato che sia uscito in questa stagione e non nel periodo natalizio, più confacente a questa tipologia di pellicole, anche per ragioni di botteghino.
Fabrizio Giulimondi
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