Il passato

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Un film di Asghar Farhadi. Con Bérénice Bejo, Tahar Rahim, Ali Mosaffa, Pauline Burlet, Elyes Aguis.
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Titolo originale Le passé. Drammatico, durata 130 min. - Francia, Italia 2013. - Bim Distribuzione uscita giovedì 21 novembre 2013. MYMONETRO Il passato * * * 1/2 - valutazione media: 3,74 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
ennas martedì 26 novembre 2013
il passato e la colpa Valutazione 4 stelle su cinque
84%
No
16%

E’ un aeroporto francese il luogo di partenza del film “Il passato” del regista iraniano Asghar Farhadi è lì infatti dove Ahmad, uno dei protagonisti, vi incontra l’ex moglie Marie: è arrivato da Teheran per formalizzare il loro divorzio, insieme si avviano verso la casa dove lei vive tuttora. La regia ci illumina pian piano i caratteri dei protagonisti e ci presenta la loro storia con un andamento circolare. un anno prima Ahmad ,ha disertato un precedente appuntamento per questa ratifica del divorzio e stavolta Marie non gli ha prenotato di nuovo una stanza d’albergo ma lo conduce a casa. Marie esprime ad Ahmad la sua ansia per la propria figlia maggiore, è inquieta, non parla e passa molto tempo fuori di casa. [+]

[+] il passato che non passa mai... (di antonio montefalcone)
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linus2k domenica 24 novembre 2013
il thriller dell'anima Valutazione 5 stelle su cinque
87%
No
13%

Attendevo con trepidazione "Il passato", la nuova avventura cinematografica dell'iraniano Asghar Farhadi, premio Oscar per il film "Una separazione".
Nei suoi due film precedenti mi aveva conquistato il suo sguardo asciutto, profondo e arguto e la perfetta conoscenza dei tempi cinematografici.
"Il passato", primo film girato fuori dai confini persiani, con un cast internazionale con una meravigliosa Bérénice Béjo (candidata all'Oscar come miglior attrice non protagonista per "The Artist"), mi conferma in pieno le ottime sensazioni delle precedenti opere.
Tutto nel film funziona alla grande: regia, fotografia, sceneggiatura, attori e la sensazione è davvero di assistere ad una prova di Grande Cinema come raramente si può vedere nelle sale ultimamente. [+]

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pepito1948 giovedì 28 novembre 2013
il passato, non pietra ma matassa Valutazione 3 stelle su cinque
59%
No
41%

Sgombriamo il campo da un pregiudizio. L’ultima opera di Fahradi non è la continuazione di La separazione, come qualcuno sostiene. Primo, perché Il passato è un film franco-italiano ed è girato a Parigi, quindi lontano dall’Iran. Secondo, perché la ricorrenza del tema (fine di una coppia) è solo apparente, in quanto le due storie hanno sviluppi e contesti (anche cronologici) diversi. Terzo, nell’ultimo film mancano del tutto i riferimenti culturali del Paese natale del regista (fatta salva la comune provenienza dei due personaggi principali), laddove il film precedente abbonda di collegamenti, anche esteriori, con quella realtà. [+]

[+] concordo e non-concordo (di zoom e controzoom)
[+] davvero? (di francesco2)
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maurizio meres sabato 30 novembre 2013
grande cinema Valutazione 4 stelle su cinque
68%
No
32%

Film di notevole intensità dove l'intreccio della vita dei vari personaggi è basato su di un grande malinteso nessuno e' soddisfatto della propria scelta di vita .Stupenda interpretazione degli attori dove ogni sguardo diventa attraverso delle splendite riprese una completezza alla recitazione ,doppiaggio superlativo,la bella Parigi non si vede ma si sente in tutta la sua libertà di fare e di pensare . Film completo da vedere assolutamente .

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kimkiduk mercoledì 4 dicembre 2013
qualcosa manca Valutazione 3 stelle su cinque
80%
No
20%

Dopo la separazione Farhadi rimane ancorato al tema della famiglia e della sua disgregazione. Questa volta cambia location e dall'Iran vola in Francia. Film costruito bene, ma qualcosa stona, manca o forse anche eccelle nel troppo. Stona il bambino che vive nel dubbio di dove poter e dover vivere. Preso tra fratelli acquisiti di vari genitori e l'improvvisa presenza di un uomo che torna nella casa e che non aveva mai conosciuto. Problemi forse ormai comuni a tanti, ma può un bambino di 7/8 anni (credo) parlare di eutanasia? Perfetta la rappresentazione della frenesia isterica e metereopatica della mamma, contesa tra ricordi, dolori, gioie, angosce, dubbi, nuovo matrimonio e nuova gravidanza. [+]

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tomdoniphon lunedì 12 maggio 2014
l'indagine sulle scelte umane Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Farahdi è un regista che solo all'apparenza dirige storie semplici e banali. In questo stupendo film, egli in realtà prosegue (dopo l'altrettanto toccante "la separazione") la propria indagine sulle ragioni che muovono le singole scelte umane; e lo fa con il suo inimitabile stile, mediante il quale, ad ogni singola scena, si scopre qualcosa di nuovo. Il film, in particolare, narra la vicenda di Ahmad che dall'Iran torna a Parigi per l'epletamento delle formalità per il divorzio da Marie, che anni prima aveva lasciato; Marie che, a propria volta, vive con le sue due figlie e con un nuovo compagno,Samir, (oltre che con il figlio di quest'ultimo). [+]

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danylt venerdì 22 novembre 2013
passato e presente...pesi e scelte Valutazione 4 stelle su cinque
60%
No
40%

 L’iraniano Ahmad torna in francia dalla moglie Maria per completare le formalità per il loro divorzio. Quando Ahmad su richiesta della moglie rimarrà nella casa di quest’ultima per i giorni del soggiorno, scoprirà che Maria oltre ad avere una relazione con un uomo sposato e con un figlio, vive un rapporto conflittuale con la figlia Lucie avuto dal primo marito. Per cercare di capire e risanare in qualche modo queste spaccature Ahmad si troverà dentro un "passato" con dei segreti. 

Con uno stile classico e apparentemente leggero il film di Asghar Farhadi ti trasporta con il passare dei minuti nei vicoli chiaro scuri della storia, che piano piano vengono svelati e portati alla luce. [+]

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silvia errante giovedì 16 gennaio 2014
stilisticamente bello, ma opprimente Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Molti dicono che Farhadi ha fotografato esattamente la realtà della nostra società senza voler esprimere giudizi e offrendo i diversi punti di vista dei diversi personaggi. Ma è davvero così? Si può fotografare un bel paesaggio con accanto una discarica ed escludere dalla foto la discarica? L'inquadratura che scegliamo non è già un modo di interpretare e quindi, anche, di giudicare la realtà? Ecco, secondo me Farhadi ha mostrato soltanto la discarica,la rovina della famiglia, delle relazioni umane, la sofferenza dei bambini e degli adulti, la lacerazione degli affetti, l'impossibilità a stabilirne altri duraturi, l'incomunicabilità. Tutte queste cose sono vere, ma non è vero che non esista una speranza, una via di uscita se non, verrebbe fatto di pensare sebbene non sia detto esplicitamente, nel ritorno all'ordine della famiglia tradizionale, ammesso che ciò sia ancora possibile nella società occidentale. [+]

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filippo catani domenica 8 dicembre 2013
la forza preopotente del passato Valutazione 5 stelle su cinque
57%
No
43%

Una donna riesce a rivedere l'ex marito iraniano dopo quattro anni per fargli firmare il divorzio. La donna infatti ha intrecciato una nuova relazione ma tutti i protagonisti dovranno fare i conti con il loro passato. Tante carne al fuoco per l'ottimo film del regista Farhadi che ci aveva già tutti stregati con Una separazione. Ecco si può dire che anche questa pellicola riflette su questo tema riuscendo a ricostruire la complessa psiche dei personaggi protagonisti che sono tutti segnati da una o più separazioni. Da una parte c'è una donna che ha già avuto due figlie con il primo marito poi si è risposata e ora è rimasta nuovamente incinta. Troviamo poi il suo attuale compagno dilaniato dai sensi di colpa e dall'amore che ancora prova per la moglie in coma per aver tentato il suicidio. [+]

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luis23 sabato 24 maggio 2014
il passato : la storia Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Ho avuto il piacere di aver visto "Una Separazione" di Farhadi. Un grande film , una perla ! 
Questo film è un'alra perla che si aggiunge a questo fantastico gioiello che è l'opera di questo regista. La grandezza di questo autore , artista, consiste a mio umilissimo parere nel portare a livello epidermico l'essenza dell'animo umano , delle anime di cui lui tratta. 
Questo ennesimo suo grande film tratta della "storia". Il luogo ove "la storia" nasce è, appunto,  il passato. Noi tutti partecipiamo a questa vita ognuno col proprio contributo. Il nostro contributo si forma e si arricchisce di piccoli "pezzi" di storia normale, quotidiana di ognuno di noi che interagisce con la vita quotidiana di "altri" ognuno di noi. [+]

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