Il passato |
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Un film di Asghar Farhadi.
Con Bérénice Bejo, Tahar Rahim, Ali Mosaffa, Pauline Burlet, Elyes Aguis.
continua»
Titolo originale Le passé.
Drammatico,
durata 130 min.
- Francia, Italia 2013.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 21 novembre 2013.
MYMONETRO
Il passato
valutazione media:
3,74
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Come le azioni influiscano in modo determinantedi FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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martedì 26 novembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film in cui si racconta di una donna che si rincontra in Francia con l'ex marito iraniano, ormai ritornato nel suo paese di origine, al fine di firmare le carte definitive per il loro divorzio. La donna, che ha due figlie da una precedente relazione a questo suo passato matrimonio con un uomo ora in Belgio, nel frattempo si è rifatta una vita legandosi nuovamente ad un uomo marocchino con un bambino e la moglie in coma in ospedale. Quando l'ormai ex-marito soggiorna brevemente nell' abitazione dell'ex-moglie come ospite, non può fare a meno di constatare e soprattutto di venire coinvolto nella grande confusione di sentimenti e rapporti per lo più ostili, almeno sino a quel momento, che vigono nella casa Le figlie, soprattutto la maggiore, si rivelano ancora affettuosamente molto legate all'ex-marito della madre, il bambino del nuovo compagno, invece, con una sorta di rabbia e rancore nei confronti di tutti per la lontananza forzata dalla propria madre che deve subire, si dimostra in un primo momento ostile ed in un secondo conquistato. Insomma, una moltitudine di incomprensioni, rancori, ripicche e rinfacciamenti che sicuramente minano fortemente la serenità della futura nuova famiglia, peraltro in fase di ingrandirsi per la futura nascita del bimbo che la protagonista aspetta dal nuovo compagno. E da qui,attraverso le vicende presenti e soprattutto passate la storia si dipana portando alla luce le azioni ed i reali episodi accaduti all'interno di quella famiglia allargata. Questa pellicola costituisce la terza opera (almeno a noi giunta) cinematografica del regista iraniano Asghar Farhadi dopo l'egregio "About Elly" ed il giustamente premiato conl'Oscar "Una separazione". Ed anche qui, come in quest'ultimo, ma con un'ambientazione diversa (nel precedente la trama si svolgeva in Iran e qui invece in Francia) e con una inizialmente più complicata struttura familiare, il regista rappresenta nuovamente la tematica del divorzio e di quello che comporta su tutti i familiari, figli in primis. Infatti, egli pone sempre l'accento sul disagio e sulla sofferenza e su eventuali squilibri che i bambini od adolescenti devono subire e soffrire a seguito delle discordie dei propri genitori e del loro conseguente divorzio. Farhadi non condanna i genitori le cui motivazioni della propria separazione sembra comprendere e comunque profondamente analizzare attraverso i minuziosi e ben costruiti dialoghi, ma ovviamente non può fare a meno di non porre loro tutta la gravosa responsabilità del disagio e del malessere provocati alla propria prole. Ed ancora una volta egli si dimostra non solo acuto osservatore delle dinamiche sentimentali di coppia ma soprattutto profondo psicologo nel sapere cogliere l'essenza degli animi, della natura, delle personalità e delle debolezze degli individui, in particolare, appunto, di un uomo e di una donna che non andando più d'accordo decidono di lasciarsi definitivamente. E per tutte le situazioni, i suoi protagonisti dovranno fare i conti, come tutti gli esseri umani del resto, con le proprie azioni e comportamenti passati che costituiscono ciò che determina il presente e la sua responsabilità. Insomma, "Il Passato" costituisce un' ulteriore conferma della maestria di Farhadi, contribuendo a candidare la sua opera nuovamente all'Oscar come miglior film straniero nel 2014 ed un encomio deve essere sicuramente indirizzato anche ai tutti gli eccellenti protagonisti della pellicola. Bérénice Bejo in primis che si conferma l' ottima attrice già conclamata in "The Artist", Tahar Rahim, già notevolmente apprezzato ne "Il Profeta", nella parte del nuovo compagno, ed Ali Mosaffa in quello dell'ex-marito. Da non sottovalutare nemmeno deve essere la giovane Pauline Burlet nel ruolo della disagiata e tormentata figlia maggiore Lucie. Insomma, se non un capolavoro (per i più esigenti), quasi. E comunque, da non perdere assolutamente.
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