Blood Ties

Comunque la si pensi, "Blood Ties"di Guillaume Canet(2013)è film decisamente efficace; devo prescindere dal fatto che si tratti di un remake, non avendo visto l'originale, ma posso senz'altro affermare, certo dal mio punto di vista,  che il film è una felice contaminatio tra il thriller familiare(tipica situazione: papà già coinvolto nella criminalità, un figlio policeman, il fratello delinquente)made in USA e il"noir"francese: "precipitato"di tutto questo, sicuramente, l'alternanza tra i momenti violenti e le "pause"di riflessione e di consultazione intra-familiare, con l'irruzione nei momenti"topici"di canzoni famose, soprattutto degli anni "Seventies", ma anche"SIxties": così se"Sugar Baby Love", mitico hit di The "Rubettes"commenta una scena familiare, così invece"In ginocchio da te"di Morandi(sempre nel senso dell'esecutore)è invece usato(per contrasto, quasi "per contrappasso" per una violenta scena d'azione. In generale, possiamo dire che gli hits(c'è anche"Over and Over" hanno/ fanno qui la funzione di"intermittencens du coeur"proustiane, ossia di evenemenzialità sopraggiunte all'improvviso, di"regali", pur se molto amari(lo è il film tout court), nello stile del noir, appunto, dove anche la riflessione sul tempo(convenzione-proiezione-per altri"realtà")viene considerato in questa chiave.  La stessa alternanza bianco e nero-colori si inserisce, in realtà, in questa logica.  Gli/le interpreti, da Clive Oven a Billy Cudrup(il contrasto essenzializzato)a James Caan, nel suo comunque toccante"cameo"che è più di questo, Zoe Saldana, Marion Cotillard e le/gli altre(gli altri)contribuiscono a rendere questo film tutto salvo che banale, anche se-mi ripeto-mi manca completamente la possibilità di una verifica con l'originale.    El  Gato