Blood Ties

Un super cast come se ne vedono sempre più raramente.
Occhio ai nomi: i superduri Owen, Crudup, James Caan, Schoenaerts e Emmerich tra gli uomini e (ATTENZIONE) le super belle/brave Saldana, Cotillard e Kunis tra le attrici. Da infarto!
Premesso questo, già avete le motivazioni per vedere questo crime movie.
Per il resto il film è scorrevole, anche se talvolta si perde un po' il ritmo, soprattutto nella direzione di un cast così ingombrante.
Di fatto è una versione minore di un potenzialmente grande cinema poliziesco, una versione che guarda con ammirazione i suoi modelli (Scorsese e Mann su tutti) senza purtroppo risultare alla loro altezza. [+]

Un super cast come se ne vedono sempre più raramente.
Occhio ai nomi: i superduri Owen, Crudup, James Caan, Schoenaerts e Emmerich tra gli uomini e (ATTENZIONE) le super belle/brave Saldana, Cotillard e Kunis tra le attrici. Da infarto!
Premesso questo, già avete le motivazioni per vedere questo crime movie.
Per il resto il film è scorrevole, anche se talvolta si perde un po' il ritmo, soprattutto nella direzione di un cast così ingombrante.
Di fatto è una versione minore di un potenzialmente grande cinema poliziesco, una versione che guarda con ammirazione i suoi modelli (Scorsese e Mann su tutti) senza purtroppo risultare alla loro altezza. 

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Al suo primo film americano,il regista adatta "Le liens du sang" del 2008,film inedito da noi dove Canet vi recitava.Guarda dritto a Scorsese per l'ambientazione nei primi anni'70,ma anche per la caratterizzazione dei personaggi,antieroici e testardamente legati al proprio destino,e all'utilizzo delle musiche.La durata è azzeccata,e la storia utilizza i clichè meglio del previsto.C'è qualche buona scena di violenza,e gli attori recitano con molta grinta:oltre a Owen e Crudup,una bravissima Marion Cotillard,che nell'originale dice anche qualche battuta in italiano.I difetti stanno nel fatto che si tratta un film basato su un genere proposto e riproposto,e quindi destinato a non andare oltre il semplice intrattenimento professionale. [+]

Al suo primo film americano,il regista adatta "Le liens du sang" del 2008,film inedito da noi dove Canet vi recitava.Guarda dritto a Scorsese per l'ambientazione nei primi anni'70,ma anche per la caratterizzazione dei personaggi,antieroici e testardamente legati al proprio destino,e all'utilizzo delle musiche.La durata è azzeccata,e la storia utilizza i clichè meglio del previsto.C'è qualche buona scena di violenza,e gli attori recitano con molta grinta:oltre a Owen e Crudup,una bravissima Marion Cotillard,che nell'originale dice anche qualche battuta in italiano.I difetti stanno nel fatto che si tratta un film basato su un genere proposto e riproposto,e quindi destinato a non andare oltre il semplice intrattenimento professionale.E il cast di contorno non è sfruttato appieno,a cominciare da Caan e la Taylor.Dignitoso. [-]

Storia classica, qualche folata di interesse una tantum, ma alla fine tutto si avvicina allo stereotipo e l'interesse si riappisola.personalmente non  mi ha entusiasmato, ma rispetto chi lo apprezza perchè più affine al genere.

Comunque la si pensi, "Blood Ties"di Guillaume Canet(2013)è film decisamente efficace; devo prescindere dal fatto che si tratti di un remake, non avendo visto l'originale, ma posso senz'altro affermare, certo dal mio punto di vista,  che il film è una felice contaminatio tra il thriller familiare(tipica situazione: papà già coinvolto nella criminalità, un figlio policeman, il fratello delinquente)made in USA e il"noir"francese: "precipitato"di tutto questo, sicuramente, l'alternanza tra i momenti violenti e le "pause"di riflessione e di consultazione intra-familiare, con l'irruzione nei momenti"topici"di canzoni famose, soprattutto degli anni "Seventies", ma anche"SIxties": così se"Sugar Baby Love", mitico hit di The "Rubettes"commenta una scena familiare, così invece"In ginocchio da te"di Morandi(sempre nel senso dell'esecutore)è invece usato(per contrasto, quasi "per contrappasso" per una violenta scena d'azione. [+]

Comunque la si pensi, "Blood Ties"di Guillaume Canet(2013)è film decisamente efficace; devo prescindere dal fatto che si tratti di un remake, non avendo visto l'originale, ma posso senz'altro affermare, certo dal mio punto di vista,  che il film è una felice contaminatio tra il thriller familiare(tipica situazione: papà già coinvolto nella criminalità, un figlio policeman, il fratello delinquente)made in USA e il"noir"francese: "precipitato"di tutto questo, sicuramente, l'alternanza tra i momenti violenti e le "pause"di riflessione e di consultazione intra-familiare, con l'irruzione nei momenti"topici"di canzoni famose, soprattutto degli anni "Seventies", ma anche"SIxties": così se"Sugar Baby Love", mitico hit di The "Rubettes"commenta una scena familiare, così invece"In ginocchio da te"di Morandi(sempre nel senso dell'esecutore)è invece usato(per contrasto, quasi "per contrappasso" per una violenta scena d'azione. In generale, possiamo dire che gli hits(c'è anche"Over and Over" hanno/ fanno qui la funzione di"intermittencens du coeur"proustiane, ossia di evenemenzialità sopraggiunte all'improvviso, di"regali", pur se molto amari(lo è il film tout court), nello stile del noir, appunto, dove anche la riflessione sul tempo(convenzione-proiezione-per altri"realtà")viene considerato in questa chiave.  La stessa alternanza bianco e nero-colori si inserisce, in realtà, in questa logica.  Gli/le interpreti, da Clive Oven a Billy Cudrup(il contrasto essenzializzato)a James Caan, nel suo comunque toccante"cameo"che è più di questo, Zoe Saldana, Marion Cotillard e le/gli altre(gli altri)contribuiscono a rendere questo film tutto salvo che banale, anche se-mi ripeto-mi manca completamente la possibilità di una verifica con l'originale.    El  Gato [-]

Ho rivisto il film dopo diverso tempo e devo dire di averlo apprezzato di più ad un secondo sguardo.
La storia si basa sostenzialmete sul rapporto due fratelli che hanno scelto strade diverse,molti anni prima degli eventi narrati,Chris è il cattivone di turno,Frank il buono.
Nonostante non ci siano grandissime sorprese,nel senso che non assisterete a repentini cambi di personalità o ad una sceneggiatura particolarmente sorprendente,ho gradito molto il finale che ovviamente non anticipo a chi  non ha ancora visionato la pellicola.
Nel mezzo ci sono molteplici e ben congeniate  scene di azione,storie d'amore  tormentate ed un forte senso di realtà nuda e cruda che colpisce sopratutto Chris dopo anni di galera. [+]

Ho rivisto il film dopo diverso tempo e devo dire di averlo apprezzato di più ad un secondo sguardo.
La storia si basa sostenzialmete sul rapporto due fratelli che hanno scelto strade diverse,molti anni prima degli eventi narrati,Chris è il cattivone di turno,Frank il buono.
Nonostante non ci siano grandissime sorprese,nel senso che non assisterete a repentini cambi di personalità o ad una sceneggiatura particolarmente sorprendente,ho gradito molto il finale che ovviamente non anticipo a chi  non ha ancora visionato la pellicola.
Nel mezzo ci sono molteplici e ben congeniate  scene di azione,storie d'amore  tormentate ed un forte senso di realtà nuda e cruda che colpisce sopratutto Chris dopo anni di galera.
Ottime le  ambientazioni e  i costumi e più che soddisfacenti le prove dell'intero Cast ,mogli,amanti,sorelle e padre compreso.
Non brillerà in originalità ma credo che complessivamente Canet abbia sfornato un buon prodotto,sopratutto per chi,come non ha visto il film del 2008 e non può soffrire pertanto di un forte senso di  DèJà Vu. [-]

Grandi attori e attrici per un film che lascia un po di amaro in bocca.
Il punto fondamentale, ed in questo concordo con la recensione del film,è che tutto sa di "già visto".
Molta carne a cuocere,con due fratelli(uno onesto e poliziotto,l'altro disonesto e criminale) a cui capita di tutto(troppe storie d'amore e intrallazzi),e molto fumo,nel senso che si intuisce con facilità come si svolgeranno gli eventi.
Anche il finale non mi ha sorpreso.
Tuttavia non si sono annoiato, anche perché, mi ripeto,il cast è di un livello molto alto.
Si poteva fare di più,ma se vi capita, come è successo a me,di vederlo in TV,è un prodotto sufficientemente valido. [+]

Grandi attori e attrici per un film che lascia un po di amaro in bocca.
Il punto fondamentale, ed in questo concordo con la recensione del film,è che tutto sa di "già visto".
Molta carne a cuocere,con due fratelli(uno onesto e poliziotto,l'altro disonesto e criminale) a cui capita di tutto(troppe storie d'amore e intrallazzi),e molto fumo,nel senso che si intuisce con facilità come si svolgeranno gli eventi.
Anche il finale non mi ha sorpreso.
Tuttavia non si sono annoiato, anche perché, mi ripeto,il cast è di un livello molto alto.
Si poteva fare di più,ma se vi capita, come è successo a me,di vederlo in TV,è un prodotto sufficientemente valido.
6+ [-]

Semplicemente fantastico!! Un capolavoro!! La visione è fortemente consigliata!!

New York, 1974. Chris (Clive Owen) e Frank Pierzynski (Billy Crudrup) sono due fratelli divisi dalle vite che hanno scelto: l'uno è un avanzo di galera (letteralmente) e l'altro un onesto poliziotto dalla faccia pulita e dalla morale di ferro. L'unico motivo per cui non si azzannano è la volontà di non ferire il padre anziano e malato (James Caan). Quando Chris finisce di scontare i suoi nove anni di prigione, Frank decide comunque di ammorbidire la propria posizione e di aiutarlo. Sarà sufficiente ad addomesticare la belva? O sarà invece il domatore a inselvatichirsi? Remake - non necessario - di 'Les liens du sang' (2008), pellicola nella quale il regista Canet recitava da protagonista. Il contrasto tra fratelli è un tema classico, qui trattato altrettanto classicamente: la coppia Crudrup-Owen ricorda quella Michael-Sonny de 'Il Padrino', e non solo per la partecipazione di Caan. [+]

New York, 1974. Chris (Clive Owen) e Frank Pierzynski (Billy Crudrup) sono due fratelli divisi dalle vite che hanno scelto: l'uno è un avanzo di galera (letteralmente) e l'altro un onesto poliziotto dalla faccia pulita e dalla morale di ferro. L'unico motivo per cui non si azzannano è la volontà di non ferire il padre anziano e malato (James Caan). Quando Chris finisce di scontare i suoi nove anni di prigione, Frank decide comunque di ammorbidire la propria posizione e di aiutarlo. Sarà sufficiente ad addomesticare la belva? O sarà invece il domatore a inselvatichirsi? Remake - non necessario - di 'Les liens du sang' (2008), pellicola nella quale il regista Canet recitava da protagonista. Il contrasto tra fratelli è un tema classico, qui trattato altrettanto classicamente: la coppia Crudrup-Owen ricorda quella Michael-Sonny de 'Il Padrino', e non solo per la partecipazione di Caan. L'inseguimento finale è una palese citazione da 'Carlito's Way'. Per il resto, 'Blood ties' si regge soprattutto sulle buone prove attoriali e non su una trama che - a dispetto dei temi trattati - non presenta mai un picco di tensione. Non brutto, ma senza infamia né lode. [-]

Film americano ambientato nei vecchi anni 70, bello fratelli diversi, polizzioto, malavitoso..bello da vedere!!

Bel noir nello stile americano anni '70, remake di un film francese trasportato da Lione a New York. La storia è quella di due fratelli, uno criminale e l'altro poliziotto, che si scontrano continuamente in famiglia ma hanno poi tra loro legami molto più profondi. Ottime interpretazioni di Billy Crudup e soprattutto Clive Owen, densa la sceneggiatura cui ha collaborato James Gray - e in effetti potrebbe essere un film suo! Evidenti, invece, i limiti di regia di Canet, che però solo in un paio di occasioni cade nelle atrocità che ci aveva rifilato nei suoi film precedenti (un paio di sequenze sostenute solo dalla colonna musicale, come nell'orrendo "Piccole bugie tra amici"...), mentre per il resto serve più che dignitosamente la validissima sceneggiatura. [+]

Bel noir nello stile americano anni '70, remake di un film francese trasportato da Lione a New York. La storia è quella di due fratelli, uno criminale e l'altro poliziotto, che si scontrano continuamente in famiglia ma hanno poi tra loro legami molto più profondi. Ottime interpretazioni di Billy Crudup e soprattutto Clive Owen, densa la sceneggiatura cui ha collaborato James Gray - e in effetti potrebbe essere un film suo! Evidenti, invece, i limiti di regia di Canet, che però solo in un paio di occasioni cade nelle atrocità che ci aveva rifilato nei suoi film precedenti (un paio di sequenze sostenute solo dalla colonna musicale, come nell'orrendo "Piccole bugie tra amici"...), mentre per il resto serve più che dignitosamente la validissima sceneggiatura. [-]