Di commedie realizzate per il solo scopo di portare gente al cinema ce ne sono fin troppe. Esce in contemporanea al film di Castellani, il nuovo lavoro di Massimo Venier, Aspirante vedovo, film mediocre ma che almeno si avvale di attori famosi e preparati.
Black Star ha solo buona volontà e tanto entusiasmo, ma purtroppo è un lavoro semiamatoriale, con interpreti assolutamente non all’altezza. Troppa confusione regna nella pellicola e troppi punti di vista non riescono ad incidere, ma riescono solo a generare un pasticcio di situazioni cui lo spettatore non riesce ad immedesimarsi. Il film tralascia volontariamente l’accuratezza tecnica, per la ricerca del ritmo e del fervore narrativo.
[+]
Di commedie realizzate per il solo scopo di portare gente al cinema ce ne sono fin troppe. Esce in contemporanea al film di Castellani, il nuovo lavoro di Massimo Venier, Aspirante vedovo, film mediocre ma che almeno si avvale di attori famosi e preparati.
Black Star ha solo buona volontà e tanto entusiasmo, ma purtroppo è un lavoro semiamatoriale, con interpreti assolutamente non all’altezza. Troppa confusione regna nella pellicola e troppi punti di vista non riescono ad incidere, ma riescono solo a generare un pasticcio di situazioni cui lo spettatore non riesce ad immedesimarsi. Il film tralascia volontariamente l’accuratezza tecnica, per la ricerca del ritmo e del fervore narrativo. Scelta discutibile poiché pecca in maniera vistosa in entrambe le caratteristiche. Tecnicamente è un film (come dice Marco Chiani) costruito ad uso di un pubblico non troppo esigente, con evidenti lacune ed errori di continuità.
Dal punto di vista narrativo ugualmente non imprime forza, perso nella discutibile e troppo ricercata ironia dei personaggi, che alla fine appaiono macchiette e fin troppo innocenti per sembrare veri.
[-]
|
|